Poche persone sanno che esistono oltre trecento tipi di miele. Uno dei meno conosciuti è forse il miele di grano saraceno che si distingue per il colore scuro e il sapore e profumo simili alla melassa.
Prodotto dalle api a partire dal polline raccolto dal grano saraceno (da cui il nome), è un miele noto da molti secoli. Già i Greci, gli Egizi, i Maya e i Babilonesi ne apprezzavano le proprietà nutrizionali e curative.
Contiene antiossidanti, vitamine e sali minerali. Gli si riconosce la capacità di favorire la cicatrizzazione, calmare la tosse e combattere alcune infezioni. Vediamo più nel dettaglio i valori nutrizionali di questo prodotto e come inserirlo nella dieta quotidiana.
Che cos’è il grano saraceno?
Malgrado il nome possa essere fuorviante, il grano saraceno non è parente del grano comune; non è nemmeno un cereale. Il Fagopyrum esculentum è una pianta che appartiene alla famiglia delle Poligonacee. I suoi frutti hanno forma triangolare e colore scuro.
La sua coltivazione è diffusa in gran parte del mondo, ma si concentra in Europa, Russia, Stati Uniti e Asia. Uno dei suoi punti di forza è che non contiene glutine, ma può essere cucinato come un cereale.
Sono tanti i piatti tipici a base di questo ingrediente. È il caso dei pizzoccheri della Valtellina, i soba noodles giapponesi, la gallete bretonee (crêpe salata tipica della Bretagna) e i blinis dell’Europa orientale o i kasha russi.
Valori nutrizionali del miele di grano saraceno
Il miele di grano saraceno presenta valori nutrizionali piuttosto diversi dalle altre varietà di miele più note, come il millefiori, di rosmarino o di eucalipto.
Il colore può variare leggermente a seconda del periodo e luogo di raccolta del polline. Presenta toni che vanno dal giallo ramato al nero, ma il più comune è di colore rosso-ambra.
Predomina il sapore dolce, seppur diverso da quello della maggior parte delle varietà di miele. Ha un retrogusto amarognolo che raspa un po’ il palato. Il profumo ricorda il malto o la melassa.
In genere ha una consistenza viscosa, poco liquida. Tende, di fatto, a cristallizzare in fretta, caratteristica che rende la sua consistenza densa, quasi cremosa.
Benefici e usi del miele di grano saraceno
I carboidrati rappresentano i nutrienti principali del miele, che tuttavia contiene anche vitamine, sali minerali, acidi organici, flavonoidi, polifenoli e composti volatili. Vediamo quali benefici offre alla nostra salute.
Favorisce la guarigione di cicatrici e ustioni
Il miele è un noto rimedio topico per le ferite. Non va applicato sulle ferite aperte, ma è utile in caso di ulcere, piaghe o graffi. È particolarmente apprezzata la sua capacità di bloccare lo sviluppo dei batteri.
Attività antiossidante
Questa proprietà viene attribuita al suo contenuto di fenolo. Studi attuali mostrano che il grano saraceno porta a un aumento di antiossidanti nel sangue, ma si ignora il ruolo esatto svolto da queste sostanze all’interno del corpo umano. Al momento sappiamo che combattono l’invecchiamento precoce e le malattie a esso associate.
Protegge il microbiota intestinale
I risultati di una ricerca pubblicata sulla rivista Evidence Based Complement Alternative Medecine indicano che il miele di grano saraceno può giovare alla salute dell’intestino. Più precisamente, risulta essere un buon nutrimento per i bifidobatteri gram positivi che vivono all’interno del colon. Oltre a ciò, limita la proliferazione dei batteri patogeni.
Recenti studi scientifici sottolineano l’importanza del microbiota intestinale per la salute generale, non solo intestinale. Buone condizioni di questa colonia batterica si traducono in una migliore attività cerebrale, immunitaria e stato nutrizionale.
Proprietà antimicrobiche e antivirali
Grazie all’alto contenuto di zucchero, il miele può avere un effetto positivo contro alcuni agenti patogeni comuni negli ambienti ospedalieri. Alcune ricerche scientifiche hanno analizzato l’azione del miele di grano saraceno nei confronti di patogeni quali:
- Clostridium difficile.
- Staphylococcus aureus.
- Due tipi di Pseudomonas aeruginosa.
- Enterococcus faecalis.
- Klebsiella pneumoniae.
Gli studi si sono concentrati sugli effetti del miele del Wisconsin e si è giunti alla conclusione che questo alimento può essere inserito tra le risorse terapeutiche contro i patogeni resistenti, sebbene siano necessarie ulteriori prove.
Migliora i sintomi del raffreddore
Il miele di grano saraceno, come il miele comune, sembra essere un coadiuvante nel trattamento dei sintomi del raffreddore comune. Aiuta a calmare la tosse e migliora la qualità del sonno nei bambini.
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Consigli per l’impiego in cucina
Il modo più semplice per utilizzare il miele di grano saraceno è aggiungerlo a tisane e infusi. Si può assumere da solo, diluito in acqua calda, oppure insieme a erbe e spezie diverse.
Meglio non superare la dose consigliata: un cucchiaino per tazza nel caso degli adulti e mezzo cucchiaino per i bambini. È importante ricordare che il suo consumo è sconsigliato ai bambini sotto l’anno di età per il rischio legato al botulino.
È un buon dolcificante in grado di sostituire lo zucchero da tavola. Potete aggiungerne un cucchiaino in piatti dolci come:
- Porridge d’avena.
- Yogurt alla frutta.
- Ricotta con frutta secca.
- Arancia e cannella.
La capacità del miele di attrarre l’acqua conferisce a torte, biscotti e altri dolci maggiore umidità; oltre a dare un sapore speciale e gradevole al palato. Agisce con il lievito chimico e rende gli impasti più morbidi.
Spalmato sul pane è una buona opzione per la colazione o la merenda. Ma viene impiegato anche nelle ricette salate a cui si vuole dare un tocco dolce:
- Vinaigrette con senape, aceto di vino rosso o maionese.
- Marinate di pesce, carne o tofu.
- Noci e semi caramellati.
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Miele di grano saraceno: un’alternativa sana
Il miele di grano saraceno ha colore, consistenza e gusto diversi rispetto ad altre varietà. È un prodotto salutare che può essere inserito nella dieta purché in quantità moderate.
In cucina può essere impiegato nelle ricette dolci e salate. Ottimo anche per preparare infusi, da solo o mescolato ad altre erbe. Infine, applicato su ferite e ustioni superficiali, favorisce la guarigione e previene le infezioni. È sufficiente spalmare uno strato sottile sull’area interessata e coprire con una garza sterile. Che ne dite di provarlo?
Bibliografia
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