Soffrire di emicrania: cause, sintomi e trattamento

Prima dell'emicrania, il paziente può presentare un sintomo conosciuto come aura.
Soffrire di emicrania: cause, sintomi e trattamento
Alejandro Duarte

Revisionato e approvato da il biotecnologo Alejandro Duarte.

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre, 2022

Soffrire di emicrania è più comune di quanto si pensi, in forma isolata o cronica. Questo disturbo neurologico influisce negativamente sulla qualità di vita, dato che impedisce di svolgere le normali attività quotidiane.

Per questo motivo, soffrire di emicrania può provocare sconforto e, addirittura, depressione e isolamento. Oggi scopriremo le cause di questo disturbo, come viene diagnosticato e quale trattamento seguire.

Che cos’è l’emicrania?

L’emicrania è un disturbo di tipo neurologico, caratterizzato da un forte mal di testa. Molte persone che accusano questi dolori li associano a momenti di tensione, stress o ansia, ma in realtà soffrono di emicrania.

Soffrire di emicrania come una tempesta sulla testa

L’emicrania si presenta come un dolore localizzato su uno o entrambi i lati della testa. Soffrire di emicrania blocca totalmente la persona, che non può svolgere nessuna attività a causa del forte dolore. Questo disturbo colpisce gran parte della popolazione: circa il 18% delle donne adulte e il 6% degli uomini.

L’emicrania classica inizia con un disturbo della vista. Compaiono del lampi di luce in un lato del campo visivo. Si possono vedere anche linee a zig-zag o luci colorate. Questi effetti ottici, in genere, durano dai 10 ai 30 minuti.

Cause per cui si può soffrire di emicrania

Fra le persone che soffrono di emicrania, si possono riconoscere diversi schemi e forme di dolore. Anche nello stesso paziente, la localizzazione del fulcro del dolore può variare in diversi momenti della vita.

Per questo, è particolarmente importante scoprire le cause che innescano la comparsa dell’emicrania. Grazie a ciò, se ne potrà ridurre la frequenza e, talvolta, anche l’intensità. Le cause scatenanti dell’emicrania sono:

  • Fumo e consumo di alcol.
  • Stress.
  • Disturbi del sonno.
  • Esposizione a forti odori.
  • Bruschi cambiamenti climatici.
  • Consumo di alcuni alimenti (glutammato sodico, dolcificanti artificiali, soia, latticini, caffeina, cioccolato, agrumi, banane, avocado, ecc.)
  • Sovraesposizione a una luce intensa.
  • Alcuni farmaci.

I sintomi di chi soffre di emicrania

I sintomi di chi soffre di questa patologia sono caratteristici e riconoscibili:

  • Il sintomo principale è una cefalea con dolore intenso, che si estende a tutta la superficie della testa, il collo e i muscoli facciali. Il dolore può durare dalle 4 alle 72 ore
  • Alterazione gastrica: nausea e vomito.
  • Fotofobia e fonofobia: sono comuni gli episodi di ipersensibilità alla luce e ai suoni.
  • Pallore.
  • Stanchezza.
  • Palpitazioni.
  • Sintomi visivi: possono comparire lampi, flash, linee a zig-zag, immagini sfocate, parziale perdita della vista o dolore agli occhi.
  • Alterazioni psicologiche: crisi di nervi, ansia, insonnia, depressione, nervosismo e aggressività.

Soffrire di emicrania impedisce alla persona di realizzare qualsiasi tipo di attività e causa disturbi invalidanti. Altri sintomi meno comuni che possono comparire sono:

  • Vertigini.
  • Prurito e formicolio.
  • Spasmi involontari del corpo.
  • Difficoltà a parlare.

Soffrire di emicrania: la diagnosi è importante

Soffrire di emicrania: la diagnosi

La diagnosi dell’emicrania dipende dai sintomi che presenta il paziente. Per questo motivo, si realizza un’anamnesi completa, in cui il paziente dovrà descrivere in modo particolarmente dettagliato i dolori che accusa durante gli attacchi di cefalea.

In genere, la diagnosi viene fatta dal medico di base, e non è pratica comune rivolgersi al neurologo per una diagnosi di emicrania. I casi in cui si sospetta una cefalea secondaria o un’altra patologia soggiacente, verranno analizzati con una diagnosi per immagini. Gli esami indicati in questi casi sono una risonanza magnetica e una TAC.

Trattamento dell’emicrania

La scelta del farmaco utilizzato dipenderà dalla causa dell’emicrania. Vediamo le alternative:

  • Analgesici e antinfiammatori come l’ibuprofene, l’aspirina, il paracetamolo, ecc. Fanno effetto solo su emicranie di tipo lieve o moderato.
  • Antiemetici: si usano per calmare vomito e nausea.
  • Antipertensivi: indicati per le emicranie provocate da ipertensione arteriosa.
  • Antidepressivi: per le emicranie e cefalee causate da depressione o da sbalzi di pressione.

Soffrire di emicrania: un approccio naturale

Le terapie naturali per trattare l’emicrania si basano sempre sull’alimentazione. È fondamentale aumentare il consumo di alimenti naturali ed eliminare dalla dieta tutti i prodotti processati (lieviti, snack, cibi precotti, ecc.). Inoltre, è particolarmente importante scartare la presenza di alcune intolleranze alimentari, come al lattosio o al glutine.

Queste terapie prendono in considerazione la salute generale del paziente per trattare qualsiasi tipo di patologia. Il sistema ormonale, il funzionamento del fegato, dei reni e dell’intestino, le emozioni, ecc. Si possono ottenere risultati molto positivi per quanto riguarda l’emicrania grazie a tecniche quali l’agopuntura, la magnetoterapia, la cromoterapia, ecc.


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