Lo svapatore, o sigaretta elettronica, è un dispositivo ideato per sostituire e imitare il fumo della sigaretta. Rilascia una minore quantità di sostanze tossiche rispetto alla classica sigaretta perché non contiene tabacco e non funziona attraverso il principio della combustione.
I composti che servono per vaporizzare la nicotina e gli aromi a bassa temperatura, tuttavia, originano sostanze nocive, ed è bene saperlo.
Come funziona lo svapatore?
Gli svapatori, o e-cig, son dispositivi dalla forma simile a una sigaretta. Constano di tre elementi fondamentali:
- Batteria.
- Atomizzatore.
- Cartuccia.
Le cartucce contengono una soluzione liquida a base di sostanze di vario tipo chiamate vaping liquid. Possono essere ricaricabili o sostituibili, ma esistono anche sigarette elettroniche usa e getta.
Cosa contengono i liquidi per svapatore?
I principali componenti del liquido per lo svaporatore sono:
- Glicole propilenico: di solito intorno al 70%.
- Glicerina vegetale: circa il 20%.
- Nicotina: si può trovare in diverse proporzioni, comprese tra 0 mg e 54 mg/ml.
- Sapori e aromi.
Sia la glicerina sia il glicole propilenico non sono considerati tossici se assunti per via orale. Questi liquidi possono però contenere sostanze chimiche che aumentano la tossicità, ad esempio:
- Alcol.
- Essenza di tabacco.
- Acido citrico.
- Valerato di butile.
- Butirrato di geranile.
- Acetato di isopentile.
- Benzile benzoato.
Analisi realizzate su diversi liquidi per e-cig hanno dato risultati diversi a seconda della marca. Si è visto, tuttavia, che più ingredienti contengono, maggiore è la loro tossicità.
Sono state inoltre trovate tracce di sostanze cancerogene tipiche della sigaretta classica come nitrosammine, metalli, composti fenolici e organici volatili. I livelli di nichel, inoltre, sono più alti rispetto alla sigaretta.
La maggiore tossicità proviene dai composti aromatizzanti come la vaniglia o la cinnamaldeide. In breve, più il liquido è aromatico, più risulta tossico.
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In che modo l’e-cig influisce sulla nostra salute?
Uno degli svantaggi dello svapatore è che i suoi effetti a lungo termine non sono noti. Si conoscono però gli effetti a lungo termine della sigaretta convenzionale. Questi comprendono:
- Cancro.
- Cardiopatie ischemiche.
- Malattia ostruttiva cronica o BPCO.
- Bronchite cronica.
- Enfisema.
Le sigarette elettroniche alterano la funzionalità dei polmoni, sebbene alcuni dei loro effetti (come la broncocostrizione) siano inferiori a quelli prodotti dalla sigaretta classica.
Glicole propilenico e glicerolo
Il glicole propilenico presente nei liquidi per sigarette elettroniche si degrada ad alte temperature. Vengono così rilasciate sostanze potenzialmente cancerogene, come l’ossido di propilene.
D’altra parte, il glicerolo produce acroleina, sebbene in misura minore rispetto alla classica sigaretta. Secondo l’AIRC, “sia il glicole propilenico sia la glicerina, se riscaldati, possono produrre formaldeide o acetaldeide che, a dosi più elevate di quelle assunte con la singola e-cig, sono considerate cancerogene”.
Nicotina
Oltre a creare dipendenza, la nicotina può agire negativamente su:
- Sviluppo cerebrale negli adolescenti.
- Memoria.
- Concentrazione.
- Apprendimento.
- Autocontrollo.
- Umore.
- Aumento della frequenza cardiaca e dei livelli di cotinina nel sangue.
Lo svapatore dà dipendenza?
Lo svapatore senza nicotina non crea dipendenza fisica. Bisogna però tenere presente che la dipendenza ha una componente fisica, di breve durata, e una psicologica, più duratura nel tempo.
Il rischio di non poter fare a meno della e-cig dipende dall’uso che se ne fa. Può essere usata in sostituzione della sigaretta e per ridurne il consumo o semplicemente in modo ludico da chi non è fumatore.
Se il fine è la sostituzione della sigaretta, può restare la dipendenza psicologica. Questo perché lo svapatore non incoraggia ad abbandonare il vizio del fumo, in virtù della sua somiglianza con la sigaretta.
La sigaretta elettronica, quindi, per quanto aiuti a ridurre l’astinenza fisica, non favorisce l’abbandono del fumo. Sono infatti molte le persone che cronicizzano l’uso dello svaporatore o che l’abbinano alla sigaretta tradizionale; questo rende peraltro difficile l’accesso alla terapia farmacologica convenzionale.
L’uso dello svapatore non ha, in generale, una buona influenza a livello sociale poiché può favorire il consumo di tabacco tra i giovani e normalizzare il fumo come abitudine.
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L’importanza di abbandonare il vizio del fumo
Al momento gli studi suggeriscono che la sigaretta elettronica potrebbe essere meno dannosa di quella classica. Resta pur sempre il fatto che la nicotina, in qualunque forma, crea una forte dipendenza e che le sostanze presenti nel vapore sono potenzialmente cancerogene.
Meglio, quindi, chiedere aiuto al medico e valutare l’idea di smettere di fumare. Per questo sarà importante anche cercare un aiuto psicologico, da coniugare alla terapia medica. Abbandonare il vizio del fumo è difficile, ma non impossibile.
Bibliografia
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