Rimuovere il tartaro dentale con rimedi naturali

I trattamenti naturali per rimuovere il tartaro hanno lo scopo di pulire i denti e, allo stesso tempo, a sbiancarli. In questo articolo vi parliamo degli ingredienti contenuti e di molti altri aspetti.

Rimuovere il tartaro dentale con rimedi naturali

Per rimuovere il tartaro dentale è indispensabile l’intervento del dentista per una pulizia professionale. Tuttavia, secondo la credenza popolare, esistono alcuni rimedi naturali che potrebbero rivelarsi utili per migliorare l’igiene del cavo orale.

Uno dei problemi di salute orale più comuni è l’accumulo di tartaro sui denti. È un problema dalle conseguenze negative per i denti e le gengive, dato che aumenta il rischio di infezioni.

La sua presenza fa sì che i denti appaiano sporchi anche se li laviamo normalmente. In più, a mano a mano che aumenta, si producono conseguenze come l’alitosi e la carie.

L’intervento del professionista può impedire che si producano complicazioni più gravi nel lungo termine. Ma c’è anche chi crede sia possibile adottare soluzioni naturali come i rimedi per rimuovere il tartaro dentale di cui parleremo a breve.

Cos’è il tartaro

Tartaro sulla parete interna dei denti

Il tartaro è una sostanza giallastra composta da batteri, residui di cibo e sali minerali che, a poco a poco, si depositano sulla superficie dei denti.

È uno strato duro dalla consistenza ruvida che, deteriorando lo smalto dentale, facilita la formazione di macchie quando si mangiano determinati alimenti.

La sua comparsa rovina l’aspetto dei denti, inoltre crea un ambiente propizio alla proliferazione dei germi che causano infezioni a denti e gengive. È spesso legato allo sviluppo di:

  • Carie.
  • Gengivite.
  • Alitosi.
  • Caduta dei denti.
  • Patologie parodontali.

Sintomi del tartaro dentale

Tutti sviluppiamo la placca sulla superficie dei denti, dato che i batteri proliferano continuamente all’interno della bocca, soprattutto in presenza di residui di cibo. Tale strato di placca, se non eliminato, produce depositi solidi denominati tartaro.

I sintomi principali sono la presenza di macchie ruvide di colore giallo o marrone che si manifestano per lo più tra la parte frontale inferiore dei denti e la linea delle gengive. Spesso è accompagnato da problemi di alitosi e infiammazioni.

Consigliamo la lettura di: 5 rimedi efficaci in caso di gengivite

Trattamenti naturali per rimuovere il tartaro dentale

Per rimuovere efficacemente il tartaro dentale, è indispensabile migliorare le proprie abitudini di igiene orale e rivolgersi a un dentista per una pulizia (e se necessario un trattamento specifico) perlomeno una volta ogni 6 mesi.

Esistono alcuni rimedi naturali che potrebbero essere d’aiuto nella rimozione del tartaro accumulatosi sui, ma è bene sapere che bisogna utilizzarli con precauzione per evitare danni.

Non utilizzate mai rimedi a base di bicarbonato di sodio per più di una volta alla settimana, in quanto potrebbero deteriorare lo smalto dei denti e indebolirli.

1. Bicarbonato di sodio e olio di cocco

Rimuovere il tartaro dentale con il bicarbonato
L’olio di cocco in pasta può essere utile come complemento per pulire i denti e rimuovere il tartaro.

Si ritiene che la miscela di bicarbonato di sodio e olio di cocco possa aiutare a rimuovere l’eccesso di tartaro e sporcizia dai denti e sbiancarli leggermente.

Ingredienti

  • ½ cucchiaio di bicarbonato di sodio (2 g).
  • 1 cucchiaio di olio di cocco (15 g).
  • Opzionale: 3 gocce di olio essenziale di menta.

Preparazione

  • Mescolate gli ingredienti in un recipiente fino a ottenere una pasta omogenea.
  • Collocate una porzione di prodotto sullo spazzolino da denti e usatelo come se si trattasse di un dentifricio.
  • Sciacquate con abbondante acqua.

Nota: c’è chi sostituisce il bicarbonato di sodio con la crema all’olio di cocco per ottenere risultati migliori.

2. Rimuovere il tartaro dentale con il lievito di birra

Sebbene non esistano evidenze scientifiche a conferma, si ritiene che i composti del lievito di birra evitino la proliferazione dei batteri sui denti. Mischiato con un po’ di sale, aiuta ad ammorbidire i residui che formano il tartaro.

Ingredienti

  • Acqua (q.b.).
  • ½ cucchiaio di sale (2 g).
  • 1 cucchiaio di lievito di birra (15 g).

Preparazione

  • Mescolate tutti gli ingredienti in un recipiente fino a ottenere una cremosa.
  • Strofinate il rimedio sui denti con l’aiuto di uno spazzolino, per rimuovere il tartaro senza maltrattare le gengive.
  • Risciacquate con abbondante acqua.
  • Infine, potete fare un ulteriore risciacquo con il vostro collutorio abituale.

Leggete anche: 10 benefici del lievito di birra

3. Rimuovere il tartaro dentale con il carbone attivo

Rimuovere il tartaro dentale con il carbone attivo
Il carbone attivo va sempre utilizzato con precauzione, seguendo le indicazioni dell’odontoiatra.

Il carbone attivo è un prodotto diventato di moda negli ultimi anni, dato che viene ritenuto in grado di sbiancare i denti in modo naturale.

Motivo per cui è ormai facile reperirlo nelle parafarmacie, in diverse forme e come ingrediente in diversi prodotti, come i dentifrici.

Tuttavia è stato dimostrato che il suo uso quotidiano può causare danni, dato che analogamente al bicarbonato, può deteriorare lo smalto dentale e indebolire i denti.

C’è chi prepara un dentifricio fatto in casa con un pizzico di questa sostanza per eliminare il tartaro e sbiancare i denti, usandolo occasionalmente, e c’è chi ne aggiunge un po’ al collutorio. In entrambi i casi, bisogna usare molta precauzione.

Nota: prima di utilizzare qualsiasi rimedio al carbone attivo, si consiglia di consultare il proprio dentista per evitare inconvenienti.

È sempre necessario rivolgersi al dentista per rimuovere il tartaro dentale?

Sebbene in molti affermino che questi rimedi aiutino a rimuovere il tartaro, è sempre meglio rivolgersi a un dentista per una pulizia profonda almeno due volte all’anno (una volta ogni sei mesi) e mantenere così il cavo orale libero da tartaro, carie e simili.

Inoltre, non dimenticate di mantenere delle abitudini di igiene orale ottimali e chiedete consiglio al vostro dentista sulle migliori opzioni di trattamento. I rimedi naturali vanno intesi come complementi occasionali.

Bibliografia

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