Emorragia vitreale: sintomi, cause e trattamento

L'emorragia del vitreo è una condizione che richiede particolare attenzione. In molti casi non richiede un trattamento e si risolve senza problemi.

Emorragia vitreale: sintomi, cause e trattamento

L’emorragia vitreale è una perdita di sangue che si verifica nell’umor vitreo, un’area liquida e gelatinosa situata tra la superficie interna della retina e la parte posteriore del cristallino. Ciò provoca improvvise anomalie della visione.

Si stima che si verifichi in 7 persone su 10.000. È nota anche come emovitreo e può avere diversi livelli di gravità. A volte non richiede alcun trattamento, in alcuni casi richiede un intervento chirurgico.

L’emorragia vitreale a volte causa solo una visione offuscata. Può però comportare anche la comparsa di macchie che fluttuano nel campo visivo. Nei casi più gravi, si può arrivare alla perdita improvvisa e completa della vista.

Che cos’è l’emorragia vitreale?

L’emorragia vitreale è la presenza di sangue in una cavità dell’occhio riempita di umor vitreo. L’umor vitreo è un fluido composto per il 99% da acqua più piccole quantità di collagene, acido ialuronico, glucosio, sodio, potassio, cloro e proteine.

L’umor vitreo occupa due terzi del volume totale dell’occhio. È trasparente e di aspetto gelatinoso.

In presenza di sangue, perde la sua trasparenza, rendendo difficile la penetrazione della luce. Ne consegue una riduzione della vista.

L’emorragia vitreale può essere di due tipi:

  • Intravitreale: quando l’emorragia si verifica all’interno della cavità vitreale, nello spazio in cui si trova l’umor vitreo. Il disturbo in sé è questo.
  • Retrovitreale o sub-ialoidea: quando si verifica nello spazio tra l’umor vitreo e la retina. Di solito viene collocata in una categoria diversa dall’emorragia vitreale.

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Sintomi

Il sintomo caratteristico dell’emorragia vitreale è la perdita indolore dell’acutezza visiva in un solo occhio, che si verifica all’improvviso e si sviluppa in pochi minuti. A seconda dell’intensità dell’emorragia, la perdita della vista normale sarà parziale o totale.

Saltuariamente, le persone colpite sperimentano fotopsie, cioè lampi di luce o bagliori. Questi sono noti anche come fosfeni oculari.

Possono anche verificarsi delle miodesopsie, piccole forme scure che fluttuano nel campo visivo. Spesso vengono chiamati floaters.

Nei casi più gravi, l’emorragia vitreale può portare al glaucoma. Ciò è dovuto al fatto che il sangue blocca una via di drenaggio naturale nell’occhio, chiamata rete trabecolare.

Pérdida de la visión por hemorragia vítrea.
La perdita improvvisa della vista in un solo occhio è un classico di questo quadro clinico.

Cause dell’emorragia vitreale

L’emorragia vitreale ha molte cause. La più comune è la retinopatia diabetica, una malattia dell’occhio causata dal diabete.

Questa patologia causa la crescita di vasi sanguigni anomali nella retina. Si rompono facilmente e trasportano il sangue nella cavità vitrea.

La retinopatia diabetica proliferativa (che promuove la crescita di nuovi vasi sanguigni anomali) è la causa di circa il 50% dei casi di emorragia vitreale. Le 5 cause successive di questa condizione sono le seguenti:

  • Distacco della retina.
  • Distacco del vitreo posteriore.
  • Ostruzione della vena retinica centrale.
  • Retinopatia ipertensiva.
  • Retinoschisi congenita.

Il 95% dei casi spontanei è dovuto a queste cause. Il restante 5% può essere causato da un’infiammazione (uveite) o da un tumore oculare. L’emorragia vitreale può anche essere causata da un trauma o da un intervento chirurgico sull’occhio.

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Diagnosi

In linea di massima, l’emorragia vitreale viene diagnosticata mediante un colloquio clinico e un esame oftalmologico approfondito. Si tiene conto del fondo e dell’acuità visiva.

Se l’emorragia è molto estesa, può essere prescritta un’ecografia oculare per escludere o confermare il distacco della retina. È opportuno effettuare anche un controllo della pressione oculare per verificare la presenza di un glaucoma.

In alcuni casi, viene eseguita una radiografia o una TAC. Sono comuni anche gli esami del sangue e l’esame dell’altro occhio.

Trattamento dell’emorragia vitreale

Il trattamento dell’emorragia vitreale dipende dalla causa. Inizialmente si adotta di solito un approccio di attesa, cioè non si fa altro che tenere la persona sotto osservazione.

Molti di questi casi si risolvono spontaneamente da 2 a 3 mesi dopo l’episodio.

Si possono raccomandare misure come:

  • Dormire con la testa sollevata. Ciò contribuisce a ridurre l’accumulo di sangue nell’occhio.
  • Evitare di sollevare oggetti pesanti o svolgere attività faticose.
  • Evitare l’aspirina e gli anticoagulanti.
  • Sottoporsi a un’ecografia di controllo ogni 4 settimane.

Se l’emorragia non si riassorbe spontaneamente o c’è un coinvolgimento della retina, è necessario un intervento chirurgico. vitrectomia. Durante questa procedura, tutto l’umor vitreo viene rimosso dall’occhio e sostituito con una soluzione di acqua salata.

Se l’emorragia è molto forte, ma non c’è coinvolgimento della retina, si può ricorrere alla crioterapia o al trattamento laser. Queste procedure aiutano a fermare l’emorragia o a rimuovere il sangue. Un metodo laser chiamato fotocoagulazione panretinica previene il sanguinamento e la riproliferazione nei casi di retinopatia diabetica.

chirurgia laser per emorragia vitrea
La chirurgia non è sempre indicata in questa patologia. A volte è sufficiente un controllo regolare.

Si può prevenire?

L’emorragia vitrea non è sempre prevenibile, ma esistono alcune accortezze che aiutano a ridurre il rischio. Per esempio, visite regolari dall’oculista, controllo del livello di zucchero nel sangue se si soffre di diabete e protezione degli occhi durante le attività che possono metterli a rischio.

Se si presentano i sintomi di un’emorragia vitreale, la cosa migliore da fare è andare dal medico il prima possibile. Se è già stata diagnosticata questa patologia, è necessario rimanere vigili su eventuali cambiamenti e sottoporsi a controlli regolari.

Bibliografia

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