Malattia dei waffle blu: dovremmo preoccuparci?

La malattia dei Waffle blu ha generato molta paura, soprattutto nei giovani. Purtroppo ha anche causato la perdita di attenzione nei confronti di altre importanti malattie sessualmente trasmissibili.

Malattia dei waffle blu: dovremmo preoccuparci?

Internet è una fonte di informazioni veloce, accessibile e anche affidabile, purché si sappia dove cercare. Spesso, infatti, circolano informazioni false o poco attendibili. Uno degli argomenti più controversi degli ultimi anni è stata la cosiddetta malattia dei waffle blu. Di cosa si tratta?

Le malattie sessualmente trasmissibili (MST) colpiscono milioni di persone e rappresentano un vero pericolo in tutto il mondo. Secondo alcuni studi gli uomini hanno maggiori probabilità di soffrirne, tuttavia le donne sviluppano più sintomi.

La malattia dei waffle blu è reale?

L’unica certezza sulla malattia dei waffle blu o blue waffle è che si tratta di una patologia fittizia, cioè non esiste. Le informazioni su questo presunto disturbo hanno cominciato a circolare nel 2010, quando divenne virale l’immagine di una vagina accompagnata da descrizioni della malattia e meme.

Il nome della malattia si riferisce alla colorazione blu che assumerebbero i genitali femminili. Il Blue Waffle, secondo le notizie circolanti, consisteva in una malattia sessualmente trasmissibile che colpiva solo le donne, causando lesioni vaginali, bruciore, prurito e cattivo odore. Nell’immagine che accompagna i testi, si poteva osservare una vagina infiammata con pigmentazione blu.

Tutti i presunti sintomi della malattia sono, in realtà, la combinazione di manifestazioni di altre patologie, come la vulvovaginite o la candidosi. Entrambe le malattie sono molto comuni nelle donne e potrebbero non essere correlate all’attività sessuale.

L’obiettivo della pseudonotizia, come sempre era o è quello di scherzare, con il risultato di creare confusione tra gli adolescenti. Il terrore era così grande che alcune associazioni chiesero informazioni a enti governativi. La malattia dei waffle blu ha anche favorito la denigrazione delle donne sessualmente attive.

Senza dubbio è uno scherzo che è sfuggito al controllo in pochissimo tempo e ha suscitato dubbi e paure nei più giovani. In ogni caso, è sempre bene ricavare le informazioni da siti affidabili, che consentono di prevenire la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili.

Adolescenti.
Gli adolescenti sono stati il bersaglio principale di questa pseudonotizia.

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Alcune delle malattie sessualmente trasmissibili più comuni

Sebbene la malattia dei Blue Waffle non sia reale, esistono diverse malattie sessualmente trasmissibili in grado di generare sintomi molto simili a quelli descritti. È importante farsi visitare dal medico in presenza dei seguenti sintomi.

Clamidia

La clamidia è una malattia sessualmente trasmissibile abbastanza diffusa e causata da un batterio chiamato Chlamydia trachomatis ed è più comune nelle donne giovani e sessualmente attive.

I sintomi sono molto vari e potrebbero esserci anche casi asintomatici. I principali sintomi sono perdite vaginali anormali e maleodoranti, sensazione di bruciore durante la minzione e dolore durante i rapporti sessuali.

È una malattia che si cura con l’uso di antibiotici, tuttavia, l’attenzione medica tempestiva è essenziale per evitare complicazioni.

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Gonorrea

La gonorrea è un’altra MST causata da batteri; l’agente eziologico è il Neisseria gonorrhoeae. Questa infezione è molto comune nei giovani e tende a causare sintomi molto simili a quelli descritti nella malattia dei Waffle blu.

I batteri possono infettare la vagina, il pene, la bocca e l’ano. Nell’infezione vaginale i sintomi sono inizialmente lievi, tuttavia, tende a causare cambiamenti nel ciclo, minzione dolorosa e aumento delle secrezioni vaginali.

La gonorrea può causare molteplici complicazioni nelle donne, come la malattia infiammatoria pelvica, ma può essere efficacemente trattata con una terapia antibiotica.

Herpes genitale

L’herpes genitale è causata dal virus dell’herpes simplex di tipo 2. La principale via di trasmissione è il rapporto sessuale di qualsiasi tipo con una persona infetta, poiché l’agente virale si trova nelle secrezioni genitali. L’infezione è molto comune e, secondo le statistiche, colpisce una persona su dieci.

L’herpes genitale è caratterizzato dalla presenza di ulcere pruriginose sul pene, sulla vagina, sull’ano o sulle cosce. Tuttavia, può anche essere doloroso, soprattutto quando le ulcere sono all’interno della vagina e non sono evidenti.

Sfortunatamente, il virus resta nel corpo della persona infetta per il resto della sua vita.

Virus del papilloma umano (HPV)

L’infezione da HPV è una malattia sessualmente trasmissibile causata da diversi tipi di papillomavirus umano. La principale manifestazione clinica di questa infezione è la presenza di creste nella zona interessata, che si tratti della bocca, dei genitali o dell’ano. Le donne che sviluppano questo tipo di infezione devono mantenere un adeguato controllo medico, poiché aumenta la probabilità di sviluppare il cancro cervicale.

Il Pap test permette la diagnosi precoce delle infezioni da HPV.

Controllare sempre le informazioni disponibili su Internet

Il caso del Blue Waffle, sorto alcuni anni fa ha evidenziato l’importanza di verificare qualsiasi informazione ricavata da Internet. Sono molti i  malintenzionati, il cui unico obiettivo è pubblicare dati falsi per creare confusione e paura.

Il modo migliore per verificare questo tipo di informazioni è cercare un articolo scientifico a conferma. Esistono motori di ricerca specializzati, come Google Scholar, con milioni di articoli su vari argomenti in tutte le lingue.

D’altra parte, le malattie sessualmente trasmissibili restano un pericolo latente, quindi è importante non sottovalutare ciò che rappresentano. In questo senso, è sempre importante praticare sesso sicuro utilizzando correttamente il preservativo.

Bibliografia

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