La radice di loto (Nelumbo nucifera Gaertn) è un rizoma acquatico utilizzato come ingrediente base in molti paesi asiatici. La pianta, famosa per il fiore, è coltivata in Cina, Giappone e India. La bellezza della fioritura gli ha conferito finalità ornamentale, ma la radice è usata a scopo medicinale.
La radice è anche chiamata renkon ed è stata oggetto di venerazione da parte di varie culture. In Cina, suo paese d’origine, è usata per ricavare forza ed energia vitale.
In gastronomia, le sue caratteristiche organolettiche ne consentono l’utilizzo in diversi piatti: zuppe, insalate, panini e anche primi piatti. Volete saperne di più su questa interessante radice?
Cos’è la radice di loto?
La radice di loto è il rizoma del fiore acquatico Nelumbo nucifera. Viene coltivato in Cina, Indonesia e Giappone, dove è considerato pianta sacra e alimento leggendario.
Come pianta è molto bella da vedere. Ha forma allungata e raggiunge i 15 centimetri. I rizomi sono uniti l’uno all’altro in una catena di radici rigide. Al taglio presenta nella parte centrale una serie di cavità che disegnano un motivo delicato.
Attualmente, la scienza lo studia per i suoi ampi benefici e le proprietà nutrizionali. Vediamo quali.
Composizione nutrizionale
Secondo Xu Wang, la radice di loto è ricca di amido, fibre, proteine, vitamine e minerali. Inoltre, contiene flavonoidi, alcaloidi e altre sostanze bioattive legate alla buona salute.
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I principali nutrienti contenuti in 100 grammi di radice di loto a crudo sono i seguenti:
- Proteine: 2,34 grammi.
- Grassi: 0,14 grammi.
- Carboidrati totali: 8,81 grammi.
- Fibre: 0,80 grammi.
- Calorie: 46.
- Vitamina C: 15 milligrammi.
- Potassio: 2,4 grammi.
- Calcio: 150 milligrammi.
- Ferro: 13,50 milligrammi.
- Fosforo: 804 milligrammi.
- Zinco: 5,08 milligrammi.
L’apporto calorico di questa radice la rende indicata nelle diete ipocaloriche. Una porzione a crudo da 100 grammi fornisce, infatti, solo 46 calorie, che derivano dal contenuto moderato di amido e dalle sue proteine.
La velocità di assorbimento del suo contenuto di carboidrati è invece 33, mentre l’indice glicemico è pari 3, il che la rende una radice a basso indice glicemico.
La radice di loto si distingue anche per i suoi sali minerali tra cui potassio, ferro, fosforo e zinco.
Ricerche recenti hanno evidenziato che il metodo migliore per preservare i minerali e la vitamina C nella radice di loto è la cottura a vapore. La frittura e l’ebollizione riducono significativamente il contenuto di entrambi i nutrienti.
Benefici della radice di loto
La radice di loto offre una buona quantità di potenti antiossidanti come flavonoidi, alcaloidi e altre sostanze bioattive che ne permettono l’utilizzo in cucina.
Fonte di antiossidanti
Un articolo pubblicato sulla rivista Molecules spiega che su 36 verdure selezionate, la radice di loto ha mostrato la più alta attività antiossidante. I fenolici più abbondanti sono acido gallico, catechina, epicatechina, acido clorogenico, catecolo e gallocatechina.
Le parti che ne contengono in elevata concentrazione sono la scorza e i nodi della radice (entrambi consigliati per il consumo e come nutraceutici). La presenza di questi composti è in grado di ridurre lo stress ossidativo cellulare e fermare il progresso di alcune malattie croniche.
Effetto astringente e diuretico
Un estratto acquoso di radice di loto ha dimostrato un effetto diuretico e proprietà astringenti nel trattamento dell’obesità. In esperimenti sugli animali si è osservato che la perdita di acqua ottenuta con la radice ha comportato una significativa diminuzione dell’aumento di peso corporeo.
Antimicotico
Un gruppo di esperti ha valutato il rizoma di loto per il trattamento di Candida albicans, Aspergillus niger, A. fumigatus e Trichophytum mentagopyhtes. Si è riscontrato che è in grado di prevenire la crescita di questi funghi e lieviti, risultando addirittura più efficace dei farmaci classici.
Effetto antidiabetico e regolatore glicemico
L’effetto stimolante sulla secrezione di insulina da parte della nuciferina è stato rilevato in un articolo pubblicato su Journal of Ethnopharmacology. Questa sostanza si trova in alte concentrazioni nella radice di loto e agisce sulle cellule beta del pancreas. Quindi, si ritiene abbia effetto antidiabetico.
Secondo altri studi, i rizomi di loto contengono alcaloidi, tannini, glicosidi, flavonoidi, saponine e steroidi che inibiscono l’alfa amilasi pancreatica. Questo enzima è responsabile della scomposizione della molecola di amido negli alimenti in zuccheri.
L’effetto inibitorio dei fitochimici offre una strategia efficace per abbassare i livelli elevati di glucosio nel sangue dopo i pasti.
Proprietà antitrombotiche
Zhou e altri ricercatori hanno scoperto che la neferina, una sostanza che si trova nella radice di loto, previene la formazione di trombi. Il meccanismo prevede l’inibizione dell’attivazione, dell’adesione e dell’aggregazione piastrinica.
Epatoprotettivo
In un test di laboratorio è stato determinato l’effetto protettivo sul fegato da parte di un estratto di acqua calda di radice di loto integrato con taurina. I risultati hanno rivelato che la somministrazione dell’estratto ha aumentato significativamente l’attività degli enzimi antiossidanti epatici, proteggendo così il fegato dei ratti obesi.
Benefici per la salute del cuore
Uno dei nutrienti più importanti nella radice di loto è il potassio. Mezza tazza di radice bollita può coprire il 10% del fabbisogno per gli adulti. Il potassio aiuta a regolare la pressione sanguigna. Insieme alla vitamina C può prevenire le malattie cardiache.
Può aiutare a trattare la rinite
Sstudi effettuati sui topi mostrano che la polvere di radice di loto ridurrebbe i sintomi della rinite. I topi sensibilizzati hanno mostrato più effetti antinfiammatori in risposta agli allergeni.
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Preparazione della radice di loto
Come ogni altro ortaggio, la radice di loto è un ingrediente versatile: possiamo bollirlo, consumarlo crudo, nelle zuppe o friggerlo.
La prima cosa da fare è sbucciarla con un coltello o un pelapatate. Quindi, la taglieremo a fettine sottili e la metteremo in acqua con una spruzzata di succo di limone o aceto.
L’alto contenuto di flavonoidi attiva la polifenolossidasi della pianta, che insieme all’ossigeno provoca una reazione enzimatica di imbrunimento, cambiando il colore della radice. È la stessa cosa che succede con l’avocado o le patate.
Un’altra opzione è sbiancarla, mettendola in acqua bollente con una spruzzata di aceto. Viene passata al setaccio e fatta raffreddare prima di essere utilizzata nelle insalate.
Il suo sapore delicato le permette di armonizzarsi con diverse spezie e salse. Inoltre l’aspetto e la consistenza croccante la rendono molto appetitosa.
Se state pensando ad una zuppa, allora dovete stare attenti ad aggiungerla quasi a fine cottura. Se la si lascia a lungo nel brodo, l’amido gelifica e diventa appiccicoso.
La radice di loto è consigliata per una dieta sana?
Nonostante i risultati promettenti negli esperimenti con animali da laboratorio, sono necessari ulteriori studi sull’uomo. Ciò consentirà conclusioni accurate sui dosaggi e sugli effetti del prodotto.
Tuttavia, ciò che è confermato è il suo contenuto di antiossidanti. Arricchite la vostra dieta con la radice di loto in totale sicurezza!
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