
La sporotricosi è un’infezione di lunga durata, o cronica, della pelle causata da un fungo saprofita chiamato Sporothrix schenckii. L’infezione…
Bere acqua è il miglior rimedio per combattere la ritenzione idrica. Bevete tra i 2 e i 3 litri al giorno e iniziate la giornata con una tisana drenante
La ritenzione idrica, conosciuta anche come idropisia, colpisce milioni di donne; non è una malattia, ma piuttosto un sintomo.
Per questo motivo, se soffrite di questa condizione è meglio risalire alla causa. In alcuni casi può essere segno di affaticamento dei reni, dell’apparato digerente o del cuore.
È la conseguenza dell’accumulo dei liquidi nei tessuti del corpo. Si produce a causa di uno squilibrio tra le forze che regolano il passaggio dei liquidi da una zona a un’altra.
Se il passaggio d’acqua dallo spazio intravascolare a quello interstiziale è abbondante, si produce la ritenzione idrica.
L’organismo, attraverso un complesso sistema ormonale, controlla continuamente i livelli dei liquidi affinché si mantengano costanti. Per questo motivo, se si beve più acqua del previsto, non accade nulla, perché viene eliminata sotto forma di urina o dalle ghiandole sudoripare.
Il problema si presenta quando, per una serie di motivi, il corpo è incapace di eliminare tutto il liquido necessario per mantenere questo equilibrio.
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Possiamo parlare di due tipi di ritenzione idrica, a seconda delle cause:
Almeno il 50% delle donne, ad un certo punto, soffre di ritenzione idrica, soprattutto al nono mese di gravidanza. Questa si manifesta con un leggero gonfiore di caviglie e piedi, a causa degli sbalzi ormonali che si sviluppano durante il periodo di gestazione.
Non è molto preoccupante, anche se si consiglia di renderlo noto al ginecologo.
Se il gonfiore è eccessivo e si estende alle mani e al viso, bisogna rivolgersi al medico.
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