Succede a tutti: viaggiare in aereo fa aumentare gonfiore e flatulenza

Vi è mai capitato di provare il fastidio di generare più gas durante un volo? Uno studio ha descritto e spiegato questo sintomo. Sebbene non si possa evitare, è possibile ridurlo.

Succede a tutti: viaggiare in aereo aumenta la sensazione di flatulenza.

Restare per diverse ore a un’altitudine di 10.000 metri può avere effetti indesiderati sul corpo. L’aria riciclata, l’umidità zero e la bassa pressione possono causare qualsiasi cosa, dall’acne al mal di testa. Ma c’è un’altra situazione, forse più imbarazzante: la produzione di gas. Scoprite perché i viaggi in aereo aumentano gonfiore e flatulenza e cosa fare per ridurli.

Perché i viaggi in aereo aumentano la sensazione di gonfiore e flatulenza?

Alcuni processi biologici subiscono uno squilibrio nell’ambiente che si genera all’interno di un aereo. Il corpo è esposto per diverse ore a situazioni non usuali, come spazi angusti, sedili scomodi e aria diversa.

Di solito l’aria in aereo viene rinfrescata ogni 3 minuti, riducendo al minimo l’umidità. Ciò aumenta la probabilità di infezioni respiratorie e la secchezza della pelle.

Esiste tuttavia un altro problema causato dalla bassa pressione dell’aria in quota. Si tratta della produzione di gas, un normale processo del sistema digestivo. Ma è stato dimostrato che questa produzione aumenta quando ci troviamo al di sopra dei 3353 metri.

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Uno studio spiega perché viaggiare in aereo aumenta gonfiore e flatulenza

Avere gas ed espellerlo attraverso eruttazioni e flatulenze fa parte del normale processo digestivo. Si verifica quando i carboidrati ingeriti raggiungono l’intestino crasso senza essere digeriti. In questo caso, il microbioma intestinale produce gas mentre scompone il cibo digerito in modo complesso.

Secondo la Mayo Clinic, il gas in eccesso viene eliminato in questo modo e trattenerlo può causare fastidi allo stomaco. Si stima che l’uomo produca fino a 20 emissioni di gas al giorno, ma in aereo spesso la sensazione di flatulenza aumenta, a causa della bassa pressione dell’aria.

Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica The Western Journal of Medicine, ha approfondito l’argomento e gli ha persino dato un nome: high-altitude flatus expulsion (HAFE). Significa “espulsione delle flatulenze ad alta quota” ed è una sindrome che spiega l’aumento spontaneo della flatulenza al di sopra di un certo numero di metri.

La ricerca ha dimostrato che la pressione dell’aria diminuisce ad alta quota, il che provoca l’espansione dei gas all’interno del corpo e una maggiore necessità di espulsione. L’equazione è semplice: maggiore è l’altitudine, più bassa è la pressione atmosferica, quindi maggiore è il volume dei gas intestinali e maggiore è la necessità di espellerli.

Anche in montagna

Un altro studio, volto a indagare i rischi per la sicurezza nell’industria alpina australiana, ha valutato i sintomi che l’altitudine produce nell’essere umano. In questo caso, è stato pubblicato sulla rivista Medical Hypotheses, che riportava l’ascesa di 8 persone in auto fino a una vetta di 1800 metri.

I risultati hanno rivelato che la frequenza della produzione di gas è più che raddoppiata dopo l’ascesa. Hanno registrato una media di 14 espulsioni per persona durante il periodo di registrazione. Si tratta quindi di un processo che non può essere evitato, anche se esistono diverse azioni che possono ridurne gli effetti.

Cosa evitare quando si viaggia

Non si può fare nulla per evitare un processo naturale come la flatulenza, ma è possibile adottare alcune misure per ridurre gli effetti dell’altitudine sulla digestione.

Queste misure sono legate al tipo di pasti, ma anche ad alcune abitudini alimentari e all’assunzione di aria. Anche se non tutti gli alimenti hanno lo stesso effetto su tutti, ci sono alcuni cibi che, in generale, è meglio evitare prima e durante un volo:

  • cavoletti di Bruxelles
  • fagioli
  • aglio
  • prodotti caseari
  • broccoli
  • cereali integrali
  • altri legumi.

Bevande

Se si desidera evitare la flatulenza durante il volo, è consigliabile non bere bevande gassate da 24 a 48 ore prima del viaggio. In aereo o in aeroporto si dovrebbe consumare una quantità molto minore di bevande gassate, poiché è consigliabile evitare l’anidride carbonica. Anche la birra aumenta la produzione di gas nello stomaco.

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L’ingestione di aria peggiora la situazione

Una delle cause della produzione di gas nello stomaco è l’aria che entra nel corpo durante la deglutizione. Mentre l’ingestione di aria è inevitabile quando si mangia o si beve, una maggiore quantità di aria entra nel corpo quando si mastica una gomma, si fuma o si mangiano caramelle.

È quindi importante evitare queste pratiche nei momenti precedenti l’imbarco. Inoltre, anche l’azione di mangiare o bere velocemente fa ingerire più aria.

Alzarsi e camminare di tanto in tanto aiuta la digestione in aereo. Soprattutto nei viaggi lunghi, è consigliabile sedersi vicino alla toilette in modo da potersi alzare e andare in bagno.

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Metodi e alternative che aiutano a ridurre la flatulenza

Gli effetti dell’ambiente della cabina e la generazione di gas sono situazioni non modificabili. Tuttavia, applicando una serie di trattamenti naturali, è probabile che si riducano; ma se ciò non dovesse accadere, è consigliabile consultare uno specialista prima di imbarcarsi su metodi e alternative che aiutino a migliorare il disagio dello stomaco e quindi a ridurre la flatulenza.

Bibliografia

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