Non sempre è possibile allattare al seno. Ma non bisogna preoccuparsi, perché al giorno d’oggi esistono alternative valide per nutrire i propri bambini. Una di queste sono le banche del latte umano donato, dedicate alla donazione del latte materno.
Il latte materno contiene tutti i nutrienti necessari al bambino fino ai 6 mesi di età, quindi è consigliato come unico alimento in questa fase. È dimostrato che il latte materno aiuta a prevenire le infezioni e le allergie, oltre a soddisfare tutti i requisiti nutrizionali per il pieno sviluppo e la crescita del bambino.
Perché è importante donare il latte materno?
La donazione del latte materno è importante perché salva vite umane. Come si sa, sono diverse le situazioni in cui una neo mamma non è in grado di soddisfare questa necessità primaria del bambino.
Il 19 maggio 2020 si è celebrata la Giornata Mondiale della Donazione del Latte Umano. Questa data è nata allo scopo di sensibilizzare sull’importanza di un gesto che salva ogni giorno la vita di tanti neonati prematuri, oltre a migliorare l’assistenza dei bambini in tutto il mondo.
Il consumo di questo alimento è considerato vitale per la crescita e lo sviluppo del bambino. La buona notizia è che esistono più di 500 banche del latte sparse in 37 paesi di tutto il mondo. La donazione del latte materno è un gesto altruista. Il processo è semplice è l’obiettivo è quello di istituire più banche e diffondere la pratica.
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Banche del latte umano donato: come funzionano?
L’Associazione Italiana del Latte Umano Donato definisce le banche del latte come strutture create allo scopo di selezionare, raccogliere, trattare, conservare e distribuire il latte umano donato da mamme ritenute idonee.
Dopo un’interruzione subita negli anni ’80, le banche del latte umano si sono riattivate, consentendo di salvare la vita a molti neonati. Che lo crediate o no, le situazioni di rischio sono abbastanza comuni. Come funzionano le banche del latte umano donato? Questa è di solito la procedura.
- Selezione: le donatrici vengono per prima cosa selezionate. Occorre superare un colloquio, durante il quale è necessario segnalare eventuali malattie trasmissibili, l’assunzione di farmaci o abitudini poco sane.
- Consegna del kit di raccolta: una volta superato il colloquio, la banca consegna un kit di raccolta (contenitori ed etichette d’identificazione) e fornisce le indicazioni necessarie.
- Estrazione e conservazione del latte: l’estrazione si può fare a casa o nei locali della banca. L’ambiente per l’estrazione e la conservazione sono sterili e sottoposti a test microbiologici per garantire che non siano presenti germi patogeni. I contenitori verranno congelati fino alla consegna.
- Distribuzione: è importante ricordare che l’unico modo per ottenere il latte materno è solo su indicazione medica.
Donazione del latte materno: cosa occorre considerare?
Uno dei timori più frequenti delle mamme che si avvicinano alla donazione del latte materno è che il proprio bambino possa restare senza il latte. È importante sapere che ciò non avviene.
Le donatrici possono stare tranquille, poiché il bambino continuerà a ricevere la quota di cui ha bisogno per uno sviluppo ottimale. Inoltre, spremere il latte dal seno ne aumenta la produzione, in modo da poter coprire bene la richiesta tipica del bambino nei primi 6 mesi.
Analisi del sangue
Non può diventare donatrice chi soffre di malattie o infezioni trasmissibili attraverso il latte, come l’HIV, la sifilide, l’epatite C o B. Questo è il motivo per cui, oltre al colloquio, occorre sottoporsi ad esame del sangue.
Un gesto altruista
In Italia le donatrici non ricevono alcun tipo di remunerazione per il latte donato. Si tratta di un puro gesto altruistico, l’occasione per aiutare altre madri che non possono offrire il proprio latte al bambino.
La soddisfazione più grande è il fatto stesso di donare: qualunque mamma sana e con uno stile di vita salutare può farlo!
Abitudini sane
Ma cosa si intende per abitudini sane? Mangiare correttamente, non soffrire di malattie che si possano trasmettere attraverso il latte, non fare uso di droghe o avere altri comportamenti a rischio. Se avete altri dubbi, contattate la banca del latte umano più vicina.
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Non è doloroso
A meno che i capezzoli non presentino ragadi, estrarre il latte per la donazione, non è doloroso. Esistono, inoltre, dispositivi elettrici che semplificano l’operazione e che permettono di regolare la velocità, fino a raggiungere quella ideale. Applicare dell’olio sul capezzolo o un balsamo apposito, aiuta a preservare la pelle e a evitare che diventi sensibile.
Come si diventa donatrice
Diventare donatrice di latte materno è piuttosto facile. Il colloquio con la banca può avvenire anche telefonicamente. In questa sede verranno poste domande sulla storia medica e sull’eventuale uso di droghe e farmaci. In alcuni casi viene richiesto un rapporto del medico curante.
Potete contattare la più vicina banca del latte umano per fissare un appuntamento. Una volta superato il colloquio, la struttura fornirà i contenitori e le indicazioni necessarie, anche per poter eseguire l’estrazione da casa.
Una volta estratto il latte, occorre trasferirlo nei contenitori contrassegnati dalle etichette che indicano il numero univoco del donatore, e refrigerarlo in fretta.
Il latte deve essere trasportato all’interno di una borsa termica con del ghiaccio per rispettare la catena del freddo ed evitare che si danneggi prima di raggiungere la sede. Come potete vedere, diventare donatrice è un processo semplice che si può svolgere da casa.
Chi riceverà il latte donato?
Il latte delle banche andrà ai neonati sottopeso, in particolare quelli di peso inferiore ai 1500 g; ma anche ai bambini a rischio di malattie digestive o infettive o reduci da un intervento all’apparato digerente. L’obiettivo è ridurre il rischio di morte neonatale.
Va ribadito che per ricevere il latte dalla banca, la madre deve fornire un rapporto del medico; i motivi per cui si ricorre alla donazione devono essere importanti o devono sussistere serie limitazioni per l’allattamento del bambino.
La donazione di latte materno cambia il mondo
Anche il latte materno è una medicina. Nonostante non siano retribuite, le donatrici hanno la soddisfazione di aver contribuito a salvare la vita di un bambino. E, in alcuni casi, quando la produzione di latte è elevata, donare il latte significa sollievo dal dolore.
Ricordate, infine, che il vostro bambino non resterà mai senza latte; riceverà tutto il nutrimento di cui ha bisogno, ma allo stesso tempo garantirete una migliore qualità di vita ad altri bambini, dentro e fuori l’ospedale. Non esitate a contattare la sede della banca del latte più vicina.
Bibliografia
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