I benefici della musica nelle malattie neurologiche sono innegabili. Il famoso neurologo britannico Oliver Sacks sottolineava che la musica può calmarci, motivarci, emozionarci e persino aiutarci a lavorare meglio. Ma qualcosa che lui stesso scoprì nelle sue ricerche è che questo linguaggio è molto vantaggioso nelle persone affette da malattie neurologiche.
È ampiamente noto l’effetto sorprendente della musica sulle persone con Alzheimer. In una dimensione dominata dal silenzio, in cui i ricordi e la vita stessa hanno contorni sfumati, il semplice fatto di ascoltare una canzone dell’infanzia o della giovinezza attiva emozioni e azioni. È quasi come se il cervello si svegliasse dal letargo.
Tutto questo ci fa intuire che, nonostante l’inarrestabile deterioramento cognitivo associato a questo tipo di demenza, alcune aree restano intatte. Il cervello conserva le regioni legate alla memoria musicale a lungo termine.
La musica, tuttavia, non ha solo un effetto positivo sui pazienti con malattie neurodegenerative. La musicoterapia, induce cambiamenti molto interessanti nei pazienti con depressione maggiore, epilessia, sclerosi multipla, morbo di Parkinson e ictus. Ci troviamo, quindi, di fronte a un approccio neuro-riabilitativo che vale la pena prendere in considerazione.
Benefici della musica nelle malattie neurologiche
L’impiego della musicoterapia in ambito medico e riabilitativo neurologico è sempre più diffuso. Studi come quello condotto da Ralph Spintge del Dipartimento di Medicina del Dolore dell’Università di Lüdenscheid, in Germania, indicano che la musica ha un effetto molto positivo sul trattamento del dolore e sulla riabilitazione motoria.
Pensare, ad esempio, che i pazienti con malattia di Parkinson o sclerosi multipla possono migliorare la qualità della vita, è senza dubbio incoraggiante. Tuttavia, i benefici della musica nelle malattie neurologiche non sono ancora del tutto compresi. Sappiamo, di certo, che non curano né risolvono alcun tipo di condizione.
Secondo il neurologo Moisés León Ruiz, membro della Società Spagnola di Neurologia (SEN), la musica consente un “miglioramento nell’attivazione neuronale, nella neuroregolazione, nell’apprendimento e nella neuroplasticità“. L’effetto è particolarmente sorprendente nelle persone con malattia di Alzheimer e demenza vascolare.
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La musica come chiave del benessere psicologico nell’invecchiamento
Nel corso di uno studio condotto presso l’Università di Helsinki, il ricercatore Teppo Särkämo sottolinea i benefici della musica nelle malattie neurologiche come la demenza. È in questo ambito che i risultati sembrano più promettenti.
- La musica genera una risposta sensoriale, motoria, cognitiva ed emotiva molto potente nei pazienti con Alzheimer, Parkinson o qualsiasi altra malattia neurodegenerativa associata all’invecchiamento. Inoltre, attiva le regioni temporali del cervello, oltre a quelle cerebellari.
- D’altro canto, in riabilitazione neurologica sono stati osservati miglioramenti nei pazienti che hanno subito un ictus o che soffrono di afasia, la classica difficoltà ad esprimersi a parole.
Benefici della musica nell’epilessia
Tra i benefici della musica, uno è particolarmente vistoso. Si tratta del suo effetto antiepilettico. Si è potuto notare come la musicoterapia sia in grado di ridurre le convulsioni o crisi epilettiche fino al 24%.
Secondo una ricerca condotta dal Dr. Aleksi J. Sihvonen dell’Università di Helsinki e pubblicata sulla rivista The Lancet, la chiave risiede nella regolazione del sistema dopaminergico. La musica, dunque, esercita un effetto rilassante a livello neuronale. Sebbene non impedisca l’insorgere delle crisi, ne riduce l’intensità.
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La musica e il suo effetto antidepressivo sui pazienti con malattie neurologiche
La depressione è una condizione in comorbilità con molti disturbi neurologici come ictus, epilessia, sclerosi multipla e Parkinson. I benefici della musica nelle malattie neurologiche si estendono anche in questo campo. La musicoterapia consente, ad esempio, una migliore aderenza al trattamento. In altre parole, il paziente si sente incoraggiato e più recettivo alla terapia farmacologica e psicologica.
Studi come quello effettuato dai dottori Alfredo Raglio, Lapo Attardo, Giulia Gontero et al. presso l’Università di Pavia, mostrano questa relazione. La musica migliora l’umore nei pazienti neurologici; questo è un aspetto che dovrebbe essere preso in considerazione quando si progetta un intervento terapeutico in un gruppo di popolazione con così tante esigenze.
Pochi trattamenti sono tanto economici, e allo stesso tempo, facili da applicare come la musica; un linguaggio che non manca mai di emozionare, e che spesso ci offre un reale sollievo dallo stress quotidiano.
Bibliografia
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- Leins, A. K., Spintge, R., & Thaut, M. (2008). Music therapy in medical and neurological rehabilitation settings. In The Oxford Handbook of Music Psychology. Oxford University Press. https://doi.org/10.1093/oxfordhb/9780199298457.013.0049
- Sihvonen, AJ, Särkämö, T., Leo, V., Tervaniemi, M., Altenmüller, E. y Soinila, S. (2017, 1 de agosto). Intervenciones basadas en la música en rehabilitación neurológica. The Lancet Neurology . Grupo Editorial Lancet. https://doi.org/10.1016/S1474-4422(17)30168-0
- Raglio, A. (2015). Effects of music and music therapy on mood in neurological patients. World Journal of Psychiatry, 5(1), 68. https://doi.org/10.5498/wjp.v5.i1.68