Il piercing è una pratica di foratura delle parti superficiali del corpo, mediante aghi, per inserire elementi ornamentali in metallo o altri materiali (spesso gioielli). Le aree abitualmente soggette a questa pratica sono: orecchie, naso, lingua, ombelico, guance e labbra. In questo articolo ci concentreremo sul piercing all’orecchio.
10 tipi di piercing all’orecchio
I piercing all’orecchio si suddividono essenzialmente in due categorie: sottili (0,6 a 0,8 millimetri) e spessi (1 a 1,3 millimetri). Entrambe le misure del foro si utilizzano anche per le altre parti del corpo. A seguire elenchiamo più nel dettaglio i diversi tipi di piercing all’orecchio.
1. Daith
Il daith viene praticato nell’area centrale dell’orecchio, sulla piega più interna della cartilagine. Per questo tipo di foro si utilizzano più frequentemente piercing spessi in stile shripati e harendra o sottili, nello stile aftan e venkat.
2. Rook
Gli stili consigliati per questo piercing praticato all’interno dell’orecchio sono alak, dristi e shyama. La ragione per cui si pratica un foro sottile è legata proprio alla posizione, in quanto un foro più spesso potrebbe causare irritazione.
3. Tragus
Adag, dharma e vasanta sono gli stili ideali per questa zona dell’orecchio. I piercing sottili dalle forme semplici sono quelli più indicati per questo foro.
4. Antitragus
Come suggerisce il nome, l’anti-tragus si pratica sopra il lobo superiore, sulla cartilagine opposta al tragus. In questo caso, gli stili sandip e yadu, nella categoria sottile, sono quelli più indicati.
5. Lobo
Il lobo è l’area più utilizzata per la foratura, persino nei neonati. Non per niente questo tipo di piercing è anche denominato “primo foro”.
6. Lobo superiore
Risalendo il lobo, sopra il cosiddetto primo foro, è possibile eseguire dai 3 ai 5 piercing diversi. Per questa zona, si consigliano pendenti piccoli o con pietre incastonate degli stili kanira, chad e kishori.
7. Piercing all’orecchio: conch
Omana e pratima sono tra gli orecchini più consigliati per questo tipo di piercing. Si tratta di orecchini circolari che “abbracciano” la cartilagine inferiore dell’orecchio che si trova sopra l’anti-tragus.
8. Flat
Se cercate qualcosa di unico e allo stesso tempo elegante, questo è il piercing che fa per voi. Il flat è un foro che si pratica all’interno della piega superiore dell’orecchio.
9. Helix
Nell’helix si possono praticare quanti fori si desidera, anche se in genere se ne consigliano da 1 a 3.
Gli orecchini più adatti per questo tipo di piercing sono in stile dayaram, rati o jayashri. Il foro viene praticato sulla cartilagine esterna della parte superiore dell’orecchio.
10. Anti-helix
Chi invece è alla ricerca di qualcosa più d’avanguardia può optare per l’anti-helix. Gli orecchini, in questo caso, possono essere sia spessi che sottili.
Il foro si pratica sulla cartilagine più vicina al viso, sul lato dell’orecchio alla parte opposta all’helix. Gli stili più indicati in questo caso sono: harendra, jatin e shakuntala.
Quali sono i rischi legati al piercing all’orecchio?
I piercing all’orecchio sono molto belli; tuttavia non sono esenti da rischi. Vediamo di cosa si tratta.
Piercing e cheloidi
Alcune persone mostrano una cicatrizzazione eccessiva, producendo le ben note cicatrici cheloidi. Ragione per cui, non è consigliabile nelle persone con questo tipo di pelle.
Tuttavia, chi non sa di essere soggetto al problema e manifesta la comparsa di cicatrici dopo il piercing, dovrebbe farle rimuovere quanto prima e rivolgersi a un dermatologo.
Piercing all’orecchio e allergia al nichel
Possono anche manifestarsi reazioni allergiche al materiale che costituisce il piercing o agli strumenti impiegati nella procedura. In questo caso, la controindicazione è totale in quanto avrebbe un impatto sul sistema immunitario.
Infiammazioni cutanee, infezioni e trasmissione di malattie gravi
Infine, non si può escludere la possibilità di trasmissione di malattie infettive quali HIV o epatite B. Ciò può essere causato sia dal mancato rispetto delle principali norme d’igiene nella fase d’impianto, che dalla mancanza di cure adeguate nel periodo successivo.
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Prendersi cura del piercing all’orecchio: alcuni consigli
È abbastanza frequente che l’orecchio si irriti dopo il piercing. Per tenere sotto controllo la situazione ed evitare un’infezione, è bene attenersi a quanto segue:
- Inumidire le croste e rimuoverle con cura.
- Lavare la zona con acqua e sapone neutro.
- Cospargere la zona con soluzione fisiologica, assicurandosi che penetri nel foro.
- In caso di sospetta infezione, usare un disinfettante, purché si escludano acqua ossigenata e l’alcol etilico, vivamente sconsigliati.
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Piercing all’orecchio ed eventuali rischi
Portare un piercing è una scelta sicuramente d’impatto e alla moda, ma non va presa alla leggera. Di fatto, bisogna essere consapevoli di tutti i rischi prima di sottoporsi alla procedura. Oltre alle orecchie, tra le zone più frequentemente scelte vi è cavità orale.
Tuttavia è proprio la bocca, l’area più soggetta ai rischi più seri. Secondo questo articolo pubblicato su Advances in Odontostomatology, il correlato accumulo di placca batterica può compromettere la masticazione, la deglutizione e la salute generale dei denti.
Pertanto, prima di procedere, analizzate attentamente i pro e contro della scelta e selezionate con cura il professionista a cui rivolgervi; il quale dovrà rispettare le basilari regole d’igiene per evitare qualsiasi rischio.
Bibliografia
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