Definire cosa sia la salute o quali siano le sue caratteristiche non è facile. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la definisce come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente come assenza di malattia o infermità. Sono numerose le variabili utilizzate per valutare lo stato di salute di una popolazione, tra queste troviamo i determinanti sociali della salute.
Questo concetto viene utilizzato per descrivere una serie di elementi di natura sociale ed economica che influiscono sul benessere fisico ed emotivo. Determinano non solo lo stato individuale di salute, ma ciò che alcuni autori definiscono come salute della popolazione.
Determinanti sociali della salute: un concetto in evoluzione
Una grossa sfida, in questo senso, sono le disuguaglianze della salute. I determinanti sociali della salute, infatti, influenzano l’aspettativa di vita e l’indice delle malattie trasmissibili e non trasmissibili.
La loro comprensione è molto importante quando si valuta la salute nel suo complesso. Per essere in salute non basta alimentarsi bene e fare esercizio fisico, ma entra in gioco una serie di variabili che determinano la qualità della vita.
Tali variabili sono presenti nell’intero arco della vita di un essere umano: nascita, crescita, maturità e invecchiamento. Non sono valori statici, ma assumono un significato diverso a seconda della società e delle politiche sociali (opportunità di lavoro, immigrazione, ecc.).
Il concetto di determinanti sociali della salute si è gradualmente ampliato negli ultimi decenni. Inizialmente intesi come accessibilità al cibo o alla presenza di opportunità ricreative, oggi comprendono anche altri criteri.
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I determinanti sociali della salute
A questo punto è importante sottolineare che non esiste unanimità sul peso di queste variabili. Non tutte sono ugualmente importanti o influiscono allo stesso modo. Tuttavia, e seguendo l’OMS, vi segnaliamo alcuni dei determinanti sociali della salute più studiati.
1. Istruzione
Molti esperti considerano l’istruzione elemento portante della politica sanitaria. Esistono diversi modi in cui questa variabile influenza la qualità della vita.
Ad esempio, la ricerca mette in relazione l’istruzione con la mortalità. Secondo altre ricerche il benessere che deriva da una migliore istruzione aumenta con l’età.
In questo senso sono cruciali il livello economico e un migliore accesso all’informazione circa uno stile di vita sano. In generale, un livello di istruzione più elevato è associato a un reddito più elevato che consente, a sua volta, l’accesso a beni e servizi che contribuiscono alla buona salute.
Una maggiore consapevolezza di uno stile di vita sano comprende l’abitudine a consumare cibi sani, ad evitare sostanze tossiche come alcol o tabacco e a praticare sport. Quindi, l’istruzione è un pilastro fondamentale dei determinanti sociali della salute.
2. Disoccupazione e precarietà
Sono due determinanti correlati. La disoccupazione non solo impedisce l’accesso a beni e servizi che garantiscono una buona salute, ma ha anche un impatto sulla salute mentale, soprattutto nella popolazione più giovane.
In effetti, i ricercatori concordano sul fatto che la principale conseguenza per i giovani disoccupati siano i disturbi di salute mentale, ad esempio, ansia e depressione. Questo, a sua volta, può essere un incentivo ad accettare lavori precari. In molti casi, l’ambiente di lavoro ha un ampio margine di insicurezza.
Gli infortuni sul lavoro sono un altro aspetto da considerare, così come un numero eccessivo di ore di lavoro, un ambiente tossico, la violazione delle norme igieniche e sanitarie minime.
3. Sviluppo della prima infanzia
Secondo l’UNESCO, la prima infanzia è la fase di vita tra la nascita e gli 8 anni di età. È una fase cruciale per l’essere umano, in cui avviene lo sviluppo e il consolidamento delle abilità e delle competenze di base.
La ricerca indica che la prima infanzia è un determinante sociale della salute diretto. Come nei casi precedenti, influenza il benessere in modi diversi:
- Pieno accesso all’allattamento al seno per il tempo suggerito (minimo 6 mesi, secondo l’OMS).
- Accessibilità agli alimenti che consentono una crescita sana.
- Accesso all’assistenza sanitaria pediatrica per far fronte alla malattia.
- Protezione attraverso farmaci e vaccini sicuri.
- Crescita in un ambiente familiare funzionale.
- Accesso all’istruzione primaria.
Questi sono solo alcuni esempi, ma ne potremmo elencare ancora numerosi, visto che si tratta di una fase essenziale.
4. Abitazione e servizi di base
Spesso è un fattore che non viene preso in considerazione, sebbene l’abitazione sia un pilastro nella catalogazione dei determinanti sociali della salute. Ad esempio, gli studi indicano che chi vive nelle zone rurali ha un livello di benessere inferiore rispetto a chi vive nelle metropoli.
Questo è spiegato in molti modi; tra questi, l’accesso o la disponibilità ai servizi sanitari o anche ai servizi di base, come l’acqua potabile, l’elettricità e la rete fognaria.
Un punteggio più basso di questi elementi ha un impatto diretto sulla salute. La sicurezza delle infrastrutture domestiche e anche dei mobili, allo stesso tempo, può giocare a favore o contro.
5. Il fattore ambientale
Tra i principali determinanti sociali della salute non si può dimenticare le condizioni ambientali. Il livello di inquinamento, soprattutto, può influenzare la salute in molti modi, ad esempio aumentando le malattie respiratorie, dermatologiche, emotive, intestinali e renali. Quasi tutti gli organi o i processi possono essere compromessi.
Inoltre, il fattore ambientale può influenzare la ricomparsa o l’aumento di infezioni endemiche come colera, dengue, malaria, febbre gialla e Chagas.
6. Inclusione sociale e discriminazione
Un altro vettore spesso ignorato è il modo in cui l’inclusione sociale e la discriminazione influiscono sulla salute. Ad esempio, gli studi mettono in guardia sugli ostacoli al benessere fisico e psicologico nelle comunità di migranti.
Un’altra questione sono le minoranze. Che siano sessuali, etniche, religiose o linguistiche, la loro salute ne risente in misura maggiore rispetto a coloro che non ne fanno parte. Un chiaro esempio si trova nei pazienti con HIV.
Nonostante l’impatto dell’inclusione sociale sulle variabili che determinano la salute, i ricercatori sottolineano che il loro interesse non si è completamente consolidato. C’è una maggiore consapevolezza di questo, ma spesso non è correlata a una migliore sensazione di benessere e salute.
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7. Servizi sanitari adeguati e di qualità
Infine, si evidenzia l’importanza dell’accesso al servizio sanitario. Il rapporto con la salute è molto evidente; chi non può permettersi cure e servizi sanitari di qualità, corre maggiore rischio di ammalarsi e ha minori opportunità di guarire.
Sono numerosi i paesi con un accesso alla salute scarso o scadente, soprattutto nelle comunità rurali. In alcuni casi i costi necessari sono al di là delle possibilità economiche degli abitanti.
Un accesso tempestivo e di qualità determina la salute di una persona in tutto l’arco della vita, dall’infanzia alla vecchiaia. Pertanto, garantire un sistema medico di qualità e adeguato è uno dei tanti modi in cui è possibile garantire la salute di un paese.
I determinanti sociali della salute, il diritto al benessere
Queste sette voci sono solo un esempio di come il rapporto dell’uomo con la società influisca sulla sua salute. Non basta fare esercizio o seguire una dieta sana per godere del benessere, poiché entrano in gioco molte variabili, dirette e indirette.
Sebbene l’intera popolazione sia importante, sono centinaia le istituzioni attualmente al lavoro per ridurre le disuguaglianze nei bambini, negli adolescenti, nelle persone con disabilità, nelle comunità con risorse limitate e in altri gruppi vulnerabili. Tutto ciò contribuisce al raggiungimento di una salute ottimale della popolazione.
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