La gamofobia è la paura estrema di impegnarsi con una persona o del matrimonio. Non si tratta di quel nervosismo passeggero che ci prende prima di pronunciare il fatidico sì. Questo tipo di paura può produrre vera ansia e persino attacchi di panico.
La caratteristica principale delle fobie è la presenza di una paura che va oltre i limiti del razionale. Da un lato, non sembra avere fondamento. Dall’altro, è intensa ed estrema. La gamofobia non fa eccezione.
La paura generata dalla gamofobia è paralizzante e si può arrivare al punto che il solo pensiero del matrimonio provoca reazioni incontrollate. E non solo quando è il soggetto a convolare a nozze, a volte è sufficiente che assista ad un matrimonio. Perché succede?
Come si esprime la gamofobia?
La caratteristica principale della gamofobia è la paura irrazionale del matrimonio. Questa è accompagnata da una serie di caratteristiche e manifestazioni tipiche.
Comportamento disordinato e incomprensibile agli altri
Di solito i sintomi si manifestano quando il soggetto che soffre di gamofobia si trova a prendere questa decisione importante. Tuttavia, come abbiamo detto, può avvenire anche alla sola idea di sposarsi, o nell’assistere alle nozze altrui. Ciò provoca un comportamento irregolare o disordinato e incomprensibile agli occhi degli altri.
Incapacità di spiegare il comportamento
Chi soffre di questo disturbo non riesce a spiegare il perché. Se gli viene chiesto, non trova le cause del suo comportamento né cerca di minimizzarlo. Dirà probabilmente che si tratta di un tratto della personalità, ma che in realtà non causa alcun problema.
Evitamento
Le persone che soffrono di questa fobia evitano di trovarsi in questa situazione o persino di affrontare l’argomento. Respingono, inoltre, le immagini associate al matrimonio. Costringerle potrebbe scatenare in loro un attacco di panico. La paura spesso è seguita da senso di colpa e vergogna.
Manifestazioni fisiche della gamofobia
L’angoscia e l’ansia sperimentate quando il soggetto si espone a situazioni associate al matrimonio si riflettono solitamente in una serie di reazioni fisiche, tra cui:
- Respirazione difficoltosa o senso di soffocamento.
- Eccessiva sudorazione.
- Dolore al petto.
- Difficoltà a deglutire.
- Vertigini.
- Disturbi digestivi.
- Stordimento.
- Aumento della pressione sanguigna.
- Tensione muscolare.
- Pallore.
- Nausea.
Quali sono le cause della gamofobia?
Di solito le fobie si formano durante la prima infanzia, sebbene in alcuni casi si attivino in età adulta, dopo un episodio traumatico. Quest’ultima è la situazione più comune quando si parla di gamofobia.
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In ogni caso, le principali cause della gamofobia sono:
Modello genitoriale
Quando la relazione dei genitori è stata molto conflittuale o ha portato a situazioni traumatiche, come violenze domestiche o un divorzio problematico, è possibile che uno degli effetti sui figli sia la gamofobia. Queste esperienze infantili possono lasciare molto dolore e, allo stesso tempo, la paura di vivere una situazione simile.
Esperienze sentimentali dolorose
A volte una relazione sentimentale può diventare un’esperienza sofferta, capace di lasciare segni profondi. Se questa situazione non viene risolta e chiusa, può innescare il timore infondato nei confronti di nuovi impegni.
Bassa autostima
Quando una persona ha un’opinione di sé negativa, spesso si convince di non poter essere amata da nessuno. In questo modo, di fronte a un possibile impegno, emerge l’insicurezza e, con l’obiettivo di non soffrire, la persona fugge.
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Immaturità emotiva
Alcune persone hanno difficoltà a crescere e ad assumersi le responsabilità della vita adulta. Rifiutano ogni tipo di impegno e cercano esperienze affettive effimere che diano loro piacere, senza necessità di accettare limiti o accordi a lungo termine.
Attaccamento disfunzionale
Quando una persona è stata iperprotetta, manipolata o sottomessa dalla famiglia di origine, è molto probabile che si consideri incapace di assumere un impegno affettivo. Tenderà a dipendere emotivamente dai genitori o da altri membri della famiglia, e questo legame è più forte di qualsiasi altro che intenda stabilire.
Pressione sociale
Tradizionalmente, si ritiene che gli uomini siano il pilastro economico del matrimonio. Quando non c’è abbastanza sicurezza in questo senso, è possibile che questo fattore finisca per generare una forte paura nei confronti del matrimonio. Le donne, invece, a volte sentono la pressione della maternità e questo può causare il rifiuto a impegnarsi.
Come si può superare la gamofobia?
Per superare la gamofobia, la prima cosa da fare è riconoscere di avere un problema. L’atteggiamento solito è, invece, accampare pretesti o inventare scuse, e non ammettere la paura del matrimonio. Pertanto, avviare il primo passo non è facile.
Dopo aver ammesso che esiste un problema di tipo psicologico, può essere necessario l’appoggio di uno psicologo. Esistono diversi tipi di terapia che possono aiutare in questi casi.
Desensibilizzazione
Si tratta di un tipo di psicoterapia comportamentale di solito molto efficace nel trattamento della gamofobia. Il paziente viene aiutato a razionalizzare le ragioni alla base della sua paura di sposarsi. Allo stesso modo, gli viene insegnato a gestire le manifestazioni d’ansia. Lo si esporrà in modo graduale all’oggetto della paura e lo si aiuterà a superarla.
Terapia cognitiva
Questo tipo di psicoterapia si concentra maggiormente sull’identificazione, l’analisi e la correzione di idee sbagliate o convinzioni sul matrimonio. Lo psicologo stimola e facilita il processo in modo che il paziente possa costruire idee più realistiche e sane sul matrimonio.
Terapia psicodinamica
Questo tipo di percorso poggia sul dialogo aperto in cui vengono espressi liberamente i sentimenti. L’obiettivo è analizzarli a fondo in modo che il paziente possa elaborare le esperienze precedenti e chiudere i cicli traumatici.
Farmaci
In generale, i farmaci non servono a superare la fobia in quanto tale. Tuttavia, in alcuni casi possono aiutare a moderare le reazioni e a stabilizzare parzialmente l’umore. Per questo motivo alcuni medici prescrivono ansiolitici e/o antidepressivi.
Quando cercare un aiuto professionale?
Il matrimonio dovrebbe essere una scelta libera, così come la decisione di restare single. Pertanto, il fatto di non volersi sposare non è di per sé un problema. Ciò che è un problema è quando la paura dell’impegno supera il desiderio di assumerlo.
Se una persona sente di volersi sposare, ma ha molta paura di farlo, è indicato un aiuto professionale. Allo stesso modo è necessario quando il soggetto non riesce a stabilire relazioni significative o scappa alla prima occasione.
Se lo stato di single si protrae a lungo e ciò provoca insoddisfazione, occorre sforzarsi di essere onesti con se stessi. E se non vi è chiarezza, è molto probabile che sia necessario un aiuto per capire la situazione e superarla.
Cosa fare se il partner soffre di gamofobia?
La gamofobia non è un capriccio, ma un disturbo. Alcune persone hanno relazioni di lunga durata, ma quando si tratta di formalizzare il matrimonio vanno nel panico. Ciò non significa che la relazione non sia apprezzata. Piuttosto, presuppone una difficoltà da superare.
Quando è il partner ad avere questa difficoltà, bisognerà valutare se ha intenzione di superarla o meno. Se l’intenzione esiste, dovrebbe essere incoraggiato a fare psicoterapia da solo o in coppia per esaminare ulteriormente il problema.
Se ha segni evidenti di questa fobia, ma non ha intenzione di esplorarla, per non parlare di superarla, dovrà essere presa una decisione: proseguire la relazione senza matrimonio o tagliare il legame.
La gamofobia in sintesi
La gamofobia è una condizione di solito associata a disturbi d’ansia e/o depressione, nonché a esperienze traumatiche. Pertanto, non può essere affrontata come semplice paura del matrimonio né trascurata.
Ciò significa che una terapia per la gamofobia non ha solo l’obiettivo di aiutare il soggetto a compiere il grande passo. Lo scopo centrale è recuperare l’equilibrio in un aspetto che è stato perso, in modo da ottenere una vita più piena.
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