Gestire bene il lutto è la chiave per superare una perdita

La morte di una persona cara o la fine di una relazione sono situazioni che meritano una chiusura emotiva. Non gestire bene il lutto può farci arenare e portarci ad affrontare ulteriori problemi

Donna in lacrime per lutto

Se finisce una relazione di coppia o se viene a mancare un familiare, dobbiamo darci un po’ di tempo per poter sanare le ferite. Per questo motivo, gestire bene il lutto è fondamentale. Il lutto è un processo di adattamento emotivo che avviene dopo una perdita. È affrontare il fatto che non rivedremo mai più quella persona e accettare che ciò richiede un adeguato processo.

Saperlo gestire in modo adeguato ci permetterà di superarlo con successo, in caso contrario ci areneremo. Oggi scopriremo come gestire bene il lutto affinché non si verifichi la seconda situazione.

Le fasi del lutto

Donna con mano appoggiata su vetro rotto

Per gestire bene il lutto, dobbiamo tenere conto delle fasi che, volenti o nolenti, dobbiamo superare. Non possiamo saltarne nessuna o rimanere in una per paura della successiva. Se vogliamo superare la situazione che ci è toccato vivere, dobbiamo aprire e concludere ogni fase fino alla fine.

  1. La negazione: ci rifiutiamo di accettare la morte di una persona cara o la rottura con il partner. In questo modo, evitiamo di affrontare la dolorosa realtà.
  2. L’ira: la realtà termina per pesare di più e ci fustiga con tutta la sua violenza facendoci arrabbiare per la situazione e inducendoci a cercare dei colpevoli che se ne facciano carico.
  3. La speranza: nonostante tutto, nutriamo una piccola speranza di rivedere la persona (in cielo) o di ricongiungere i legami spezzati (dare una seconda opportunità al rapporto di coppia).
  4. La tristezza: tuttavia, la realtà bussa di nuovo alla nostra porta. Ci accorgiamo che non ci sono più speranze, cosa che ci fa sprofondare nella tristezza.
  5. L’accettazione: dopo aver pianto e scaricato tutta la nostra tristezza, abbracciamo la realtà e accettiamo quanto successo permettendoci di andare avanti.

Ogni fase ha un suo senso, come abbiamo potuto notare. Tuttavia, se ci afferriamo a una di esse e impediamo che quella successiva fluisca con naturalezza, molto probabilmente dovremmo affrontare ulteriori problemi.

La paura e l’insicurezza sono i nostri peggiori nemici

Donna disperata sdraiata a terra

La paura e l’insicurezza sono le due emozioni che possono sabotare il lutto. Il desiderio di controllare la situazione e di non perdere quanto costruito fino a quel momento può farci rimanere troppo tempo nella fase dell’ira, ad esempio.

Cercare dei colpevoli o vedere solo il lato negativo della situazione può farci sentire vittime delle circostanze e impedirci di avanzare e superare l’accaduto. Allo stesso modo, alimentare senza motivo la speranza per paura di rimanere soli può portarci a non vivere e a ristagnare in un’attesa infinita.

Dobbiamo essere estremamente attenti anche alla tristezza, quella fase in cui dobbiamo darci il permesso di piangere ed esprimere i nostri sentimenti. Se non lo facciamo, la depressione potrebbe suonare alla nostra porta.

Per gestire bene il lutto bisogna gestire le emozioni

Donna triste al mare

Nessuno ci ha insegnato a gestire le nostre emozioni. Per questo motivo, non esprimiamo quello che proviamo, “esplodendo” nel momento meno opportuno. Non piangiamo quando ne abbiamo bisogno fino a sprofondare nella depressione.

Dobbiamo iniziare a dare ascolto alle nostre emozioni, soprattutto durante un lutto. Ma, soprattutto, dobbiamo conoscere noi stessi. Il lutto è un processo doloroso, ma ben condotto può essere una vera scoperta di sé.

Saper mettere in discussione le nostre paure, affrontare le nostre insicurezze ed essere consapevoli dei nostri tentativi di schivare il dolore può essere estremamente appagante. In questo modo, sapremo quando è il momento di passare alla seguente fase del lutto senza temerla.

Prima o poi la tappa successiva arriverà, ma spetterà a noi decidere se restare molto o poco in quella precedente. Possiamo essere tristi per qualche mese oppure sprofondare in una depressione che durerà anni perché siamo stati incapaci di gestire bene il lutto e, con esso, le nostre emozioni e il nostro benessere.

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Decidiamo noi

Aprite gli occhi, siate autocritici e ponetevi numerosi quesiti. Cercate l’aiuto di un professionista che possa guidarvi in questo processo. Sarà sicuramente di grande supporto.

“Il lutto non ti cambia. Ti rivela.”

—John Green—

Immagini: Ines Rehberger

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