La norfloxacina è un antibiotico appartenente al gruppo dei chinoloni. Agisce da battericida ad ampio spettro contro microrganismi patogeni aerobi gram-positivi e gram-negativi.
Questo antibiotico inibisce la sintesi batterica dell’acido desossiribonucleico. Grazie alla sua potente attività battericida, è efficace contro i microrganismi patogeni resistenti ad altri farmaci.
In quali casi è indicato l’uso della norfloxacina?
La norfloxacina appartiene al gruppo farmacoterapeutico degli antisettici e degli antisettici delle vie urinarie. Si somministra nel trattamento delle infezioni del tratto urinario, tra le quali troviamo:
- Cistite: infiammazione acuta grave della vescica urinaria.
- Infezioni croniche e frequenti del tratto urinario.
- Cistopielite: con infiammazione della vescica e della pelvi renale.
L’ideale è sottoporsi a una coltura per analizzare il grado di sensibilità al trattamento del microrganismo responsabile dell’infezione.
Come assumere la norfloxacina?
Innanzitutto, va detto che questo farmaco deve essere assunto a stomaco vuoto, ovvero un’ora prima o due ore dopo i pasti. L’indicazione dipenderà dai risultati della coltura e dalla gravità del quadro.
Agli adulti affetti da infezione del tratto urinario viene prescritta una compressa ogni 12 ore, per un periodo che va dai 7 ai 10 giorni. Tuttavia, nei casi di cistite acuta non grave, la durata del trattamento si riduce, e varia dai 3 ai 7 giorni.
Nei casi di infezioni croniche ricorrenti, il trattamento verrà esteso fino a 12 settimane. In caso di risultati positivi intorno alla quarta settimana, la dose verrà ridotta a una volta al giorno.
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La norfloxacina e i suoi effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati più comuni sono reazioni gastrointestinali, psichiche e cutanee. Tuttavia, possono comparire anche nausea, mal di testa, vertigini, bruciore allo stomaco, dolore e diarrea.
Ma non è tutto: possono comparire altri effetti indesiderati meno frequenti, ma che possono diventare anche gravi, duraturi e, in alcuni casi, irreversibili. Possono colpire l’organismo a diversi livelli e sistemi, dando luogo a vari disturbi e reazioni.
Reazioni di ipersensibilità e disturbi gastrointestinali
In questo elenco rientrano:
- Anafilassi.
- Angioedema.
- Dispnea.
- Vascolite.
- Orticaria.
- Artrite.
- Mialgia e artralgia.
Tra i disturbi gastrointestinali rientrano la colite pseudomembranosa, raramente la pancreatite, l’epatite e l’itterizia.
Pelle e tessuto sottocutaneo
Sono stati registrati casi di reazioni di fotosensibilità in pazienti trattati con la norfloxacina a seguito di esposizione prolungata al sole.
Se compaiono questi sintomi, bisogna sospendere il trattamento. Durante la terapia, bisogna evitare l’esposizione diretta al sole per prevenire possibili rischi di fotosensibilità. Inoltre, possono comparire altre reazioni, come:
- Dermatite esfoliativa.
- Eritema multiforme.
- Vascolite.
- Necrolisi epidermica tossica.
- La sindrome di Steven-johnson.
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Disturbi muscolo scheletrici e del tessuto connettivo
Si possono verificare tendinite e lesioni dei tendini, soprattutto del tendine di Achille. La lesione può essere bilaterale.
Nelle prime 48 ore dall’inizio del trattamento con chinoloni e fluorochiniloni si sono registrati casi di questo disturbo. Anche diversi mesi dopo la sospensione del trattamento. Il rischio di tendinite e di lesione dei tendini può peggiorare nei pazienti con:
- Età avanzata.
- Sottoposti a trapianti di organi solidi.
- Insufficienza renale.
- Sotto trattamento a base di corticosteroidi.
Dinnanzi al primo segno di tendinite come dolore o infiammazione, il trattamento con la norfloxacina va sospeso, e bisogna considerare un trattamento alternativo. D’altro canto, bisogna anche trattare l’arto danneggiato in modo adeguato per garantire una guarigione completa.
Neuropatia periferica
Sono stati registrati casi di polineuropatia sensitiva o sentivo motoria. Questa patologia può causare parestesia, ipoestesia, disestesia o debolezza.
I pazienti sotto trattamento a base di norfloxacina devono informare il medico se compaiono sintomi di neuropatia. Tra questi sintomi rientrano formicolio, scottature, dolore, intorpidimento o debolezza. In tal modo, sarà possibile prevenire lo sviluppo di malattie potenzialmente irreversibili.
La norfloxacina e il cuore
In alcuni casi, farmaci del gruppo dei chinoloni sono stati associati a casi di prolungamento dell’intervallo QT in sede di elettrocardiogramma. Tuttavia, anche se più di rado, si associano a essa anche casi di aritmia.
Bisogna quindi essere cauti con pazienti che lamentano ipopotassiemia, bradicardia significativa. Lo stesso vale per i soggetti sottoposti a terapia a base di antiaritmici di classe I o III.
La norfloxacina: riflessioni conclusive
Per concludere, secondo l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), i chinoloni o i fluorochinoloni vanno somministrati nel trattamento di infezioni lievi o moderatamente lievi, in via eccezionale. Qualora cioè altri antibiotici non risultino efficaci o se il paziente non li tollera.
Rivolgetevi al medico o al farmacista in caso di qualunque dubbio in merito alla terapia a base di questo farmaco. In tal modo eviterete possibili complicazioni.
Bibliografia
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