L’insulina è un ormone estremamente importante per il nostro organismo, in quanto regola la quantità di glucosio nel sangue e nei tessuti affinché possano svolgere le loro funzioni. Quando i livelli di insulina nel sangue sono alti, si parla di iperinsulinemia.
L’ipoinsulinemia, ovvero la carenza di insulina nel corpo, tipica delle persone affette diabete di tipo 1 è una condizione ben nota. Non lo è altrettanto l’iperinsulinemia, tanto da renderne difficile la diagnosi. Per tale ragione, in questo articolo vi diremo tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
Cos’è l’insulina?
Prima di dare una definizione dell’iperinsulinemia, introdurremo le proprietà dell’insulina. L’insulina è un ormone peptidico sintetizzato e immagazzinato dalle cellule beta del pancreas.
Dopo ogni pasto, il cibo viene scomposto in più sostanze in modo che possa attraversare l’intestino e arrivare al sangue. Una di queste sostanze è il glucosio, ovvero lo zucchero essenziale che l’organismo utilizza per produrre energia e svolgere le sue funzioni.
Quando il glucosio raggiunge il sangue, passa attraverso il pancreas, attivando le cellule beta che rilasciano l’insulina immagazzinata. Essa passa nel sangue e dirige il glucosio verso i tessuti per essere utilizzata. L’insulina, pertanto, è responsabile del mantenimento di corretti livelli di glucosio.
Livelli di glucosio nel sangue o glicemia
I livelli medi della glicemia a digiuno sono compresi tra i 70 e i 110 mg/dl. Quando la glicemia è troppo alta o troppo bassa, può causare seri problemi di salute. I livelli alterati di glucosio sono noti come:
- Iperglicemia: valori atipicamente elevati di glicemia.
- Ipoglicemia: bassi valori di glucosio nel sangue.
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Cos’è l’iperinsulinemia?
Non esiste una definizione precisa di iperinsulinemia. In genere, viene descritta come una maggiore presenza di insulina nel sangue rispetto alla norma. Le cause possono essere diverse, e ve le spieghiamo qui di seguito:
Insulino-resistenza
L’insulino-resistenza è una condizione che ha subito un incremento negli ultimi anni, visto l’aumento di persone affette diabete di tipo 2.
Se si consumano quantità incontrollate di zuccheri durante gli anni, l’insulina aumenta per dirigere tali eccessi nei tessuti e mantenere stabili i livelli ematici. Tuttavia, l’organismo si abitua a utilizzare quantità maggiori di insulina, motivo per cui non risponderà a quantità minori, creando di fatto una resistenza.
Per compensare tale resistenza, l’organismo produrrà più insulina che andrà in circolo nel sangue. Si verificherà dunque un quadro di iperinsulinemia con iperglicemia.
L’insulino-resistenza è la causa più comune di iperinsulinemia e ciò indica che ci troviamo di fronte a un caso di diabete di tipo 2.
Tumori del pancreas tra le cause di iperinsulinemia
Una causa meno comune di iperinsulinemia è rappresentata dai tumori che causano una maggiore produzione di insulina, denominati insulinomi. Gli insulinomi sono tumori difficili da diagnosticare per via delle piccole dimensioni che non consentono di vederli facilmente negli esami di imaging. Il 10% circa degli insulinomi è di tipo maligno.
Sono tumori derivati dalle cellule beta del pancreas che producono e rilasciano alti livelli di insulina nel sangue. Questa iperinsulinemia fa sì che tutto il glucosio venga trasportato nei tessuti e non resti più glucosio nel sangue, ovvero si produce un’ipoglicemia.
L’ipoglicemia è una grave condizione che può provocare diversi sintomi, tra i quali:
- Nervosismo.
- Tremori.
- Palpitazioni.
- Sudorazione.
- Irritabilità.
- Fame.
- Pallore, ecc.
Se l’ipoglicemia è molto marcata, può coinvolgere il cervello, che è per eccellenza un gran consumatore di glucosio, provocando alterazioni quali:
- Cefalea o mal di testa.
- Vista annebbiata.
- Parestesie: formicolio, in genere alle estremità.
- Disturbi comportamentali.
- Confusione.
- Convulsioni.
- Perdita di memoria.
- Coma e, nel peggiore dei casi, la morte.
Si tratta di tumori che vanno necessariamente rimossi al fine di evitare tali sintomi. Oltre a ciò, l’insulina è un fattore di crescita che può causare un aumento di peso.
L’insulinoma, in genere, è localizzato nel pancreas, ma alcune persone presentano porzioni di pancreas in posizioni diverse da quella abituale, nel qual caso si parla di pancreas ectopico; ciò rende la diagnosi ancor più complessa. Per fortuna, gli insulinomi sono alquanto rari nella popolazione.
Insulina esogena
Un’altra causa di iperinsulinemia può essere legata all’iniezione di insulina esogena. Ciò avviene in due casi:
- Una paziente diabetico che si inietta erroneamente più insulina del dovuto. Ciò provoca ipoglicemia, che, come abbiamo spiegato, è una grave condizione.
- Ipoglicemia fattuale: l’auto-iniezione di insulina senza soffrire di diabete. Ciò potrebbe essere legato alla nota sindrome di Munchausen, in cui una persona si auto-medica o si ferisce per apparire malata.
In entrambi i casi, avremo bassi livelli di glucosio nel sangue con alti livelli di insulina, dove quest’ultima non è prodotta dall’organismo, bensì è esogena.
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Considerazioni importanti sull’iperinsulinemia
La maggior parte dei casi iperinsulinemia si deve all’insulino-resistenza, il che implica alti tassi di zucchero nel sangue. L’iperglicemia derivante è estremamente pericolosa perché provoca il diabete e diversi danni al sistema cardiovascolare. Oltre a ciò, come già riportato, l’insulina è un fattore di crescita e inoltre favorisce l’insorgenza di tumori.
Risulta pertanto indispensabile tenere sotto controllo i livelli di zuccheri e condurre una vita sana. Il medico potrà consigliarvi alcuni trattamenti in tal senso. D’altro canto, se accusate i sintomi dell’ipoglicemia, dovrete rivolgervi al medico, vista la gravità di questa condizione.
Bibliografia
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