La memoria della pelle: di che si tratta?

La memoria delle cellule cutanee determina a lungo termine un aumento delle lesioni. I danni al DNA delle cellule si accumulano e con il tempo sono difficili da arrestare.

La memoria della pelle e perché proteggerla.

La memoria della pelle non è un modo di dire né un termine poetico impiegato in un romanzo. In realtà è un fenomeno di cui i dermatologi sono sempre più consapevoli. È strettamente relazionato con l’esposizione al sole e ai danni che ne conseguono con il passare degli anni.

La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo: occupa in media uno spazio pari a circa 2 metri e pesa più di 4 kg. È divisa in tre strati, ovvero ipoderma, derma ed epidermide.

Funge da barriera naturale che ci protegge dalle intrusioni esterne e dai cambiamenti ambientali. Determina, inoltre, il nostro aspetto, motivo per cui incide sulla nostra autostima. Quando ci guardiamo allo specchio, osserviamo soprattutto il nostro tessuto cutaneo.

Molte persone sottovalutano il bisogno di cure particolari per la pelle, che deve essere protetta, per esempio, dai raggi solari. In questo articolo parliamo della la memoria della pelle, così da comprenderne la sua importanza.

Cos’è la memoria della pelle?

La memoria della pelle è un fenomeno curioso. Non ha nulla a che fare con la memoria cerebrale, bensì indica la tendenza da parte della cute esposta a lungo al sole di manifestare lesioni in futuro.

In altre parole, una persona che si è esposta troppo alla luce solare senza protezione, dopo un numero significativo di anni ha molte più probabilità di soffrire di lesioni cutanee. Queste possono essere benigne, precancerose o persino cancerose.

Anche se durante l’esposizione al sole non si percepisce alcun sintomo, ciò non impedisce la comparsa di lesioni future. È per questo motivo che si raccomanda di applicare sempre la protezione solare. Il fattore di protezione deve essere uguale o superiore a 30, coprendo tutte le parti del corpo esposte al sole.

Memoria della pelle ed esposizione solare.
L’eccessiva esposizione al sole è dannosa per la pelle e può essere all’origine di lesioni maligne e cancerose.

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Come funziona la memoria della pelle?

Le radiazioni ultraviolette della luce solare passano attraverso la cute. Distinguiamo tra raggi UVB e UVA. Questi ultimi passano attraverso le nuvole e persino le superfici vetrate, raggiungendo lo strato centrale della pelle.

Penetrando così profondamente, provocano fotoinvecchiamento e macchie solari. Allo stesso modo, possono anche danneggiare il DNA delle cellule e causare mutazioni che favoriscono la comparsa di tumori della pelle.

I raggi UVB, invece, non sono in grado di penetrare la pelle in profondità, infatti raggiungono l’epidermide. Sono però responsabili degli eritemi solari. Anch’essi, inoltre, sono associati a diverse neoplasie cutanee, bisogna quindi proteggersi da entrambe le radiazioni.

La memoria della pelle si deve alle alterazioni genetiche provocate dalle radiazioni solari. L’intensa esposizione al sole provoca delle lesioni a carico del DNA. Le cellule, tuttavia, hanno la straordinaria capacità di riparare queste lesioni.

Con il tempo e con la continua esposizione alle radiazioni, però, i danni si accumula, fino a raggiungere un punto in cui le cellule non riescono più a ripararsi. Una volta esaurito questo processo, appare il cancro.

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La pelle va sempre protetta

Bisogna proteggere la pelle.
Fino a un certo grado, la pelle ha la capacità di autorigenerarsi. A lungo andare, però, le mutazioni possono diventare inarrestabili e provocare tumori della pelle.

La memoria della pelle è presente fin dalla nascita. Se si sottopone la pelle all’esposizione solare senza protezione durante l’infanzia, il rischio di lesioni future è persino maggiore. È bene, quindi, proteggere i bambini, soprattutto nelle ore in cui i raggi sono più forti.

Le neoplasie cutanee sono correlate alla memoria della pelle. Avere la pelle e gli occhi chiari predispone maggiormente a queste lesioni, ma ciò non esclude che anche le persone con la carnagione più scura possano soffrirne. Il tumore della pelle, di fatto, è una delle neoplasie più diffuse.

Non dobbiamo mai dimenticare di proteggere la pelle. Si raccomanda, inoltre, di evitare le lampade o le apparecchiature per l’abbronzatura artificiale. La comparsa tardiva dei danni cutanei non deve portare a sottovalutare il problema.

Bibliografia

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