L’altargo è un medicinale relativamente recente che appartiene alla famiglia degli antibiotici. Come vedremo in questo articolo, si usa per via topica nel trattamento dell’impetigine e delle infezioni secondarie, nonché di piccole ferite ed escoriazioni.
Nonostante sia efficace in presenza di infezioni scatenate dai batteri S. aureus e S. pyogenes, l’altargo non è indicato nel trattamento di ascessi o infezioni cutanee causate dai batteri resistenti alla meticillina, né delle infezioni secondarie da dermatosi.
Bisogna dire che gli studi clinici non indicano un’efficacia maggiore di questo antibiotico rispetto all’acido fusidico nel trattamento dell’impetigine, ma ne parliamo nel dettaglio nelle righe che seguono. Lo stesso vale per le infezioni secondarie a lesioni di origini traumatiche, per le quali l’altargo spesso non si è rilevato più efficace della cefalexina per via orale.
Rispetto ai farmaci indicati, ovvero, mupirocina, acido fusidico e cefalexina orale, il trattamento con altargo non apporta maggiori vantaggi né in termini di efficacia né in termini di sicurezza. E il costo di questo farmaco è superiore.
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Indicazioni dell’altargo
Questo antibiotico è indicato per il trattamento delle infezioni da S. aureus e S. pyogenes. Viene applicato direttamente sull’area interessata da lesione superficiale negli adolescenti, bambini e neonati che abbiano compiuto i 9 mesi di vita. Le infezioni per le quali è più indicato sono:
- Impetigine: l’impetigine è un’infezione cutanea molto contagiosa che colpisce soprattutto i neonati e i bambini molto piccoli. Si presenta con pustole rosse sul volto, in particolare attorno al naso e alla bocca, così come su mani e piedi.
- Piccole ferite infette ed escoriazioni.
Dosi, somministrazione e meccanismo d’azione
Basterà applicare un sottile strato di pomata sull’area interessata due volte al giorno per cinque giorni. Si consiglia di coprire la ferita o la lesione con un cerotto o una garza sterile per favorire l’azione dell’antibiotico.
È importante tenere a mente che questo antibiotico è indicato solo per uso cutaneo. Se somministrato per altre vie, causerà problemi di salute.
Per quanto riguarda il meccanismo d’azione, l’altargo, consigliato per il trattamento a breve termine di impetigine e ferite, deve la sua efficacia alla capacità di inibizione della sintesi delle proteine batteriche nel ribosoma. Non ha dimostrato resistenza crociata specifica con altre classi di agenti antibatterici.
Quanto è efficace?
L’efficacia dei farmaci viene verificata tramiti studi clinici. In questo caso sono stati condotti due studi al fune di valutare l’efficacia dell’altargo rispetto all’acido fusidico, alla cefalexina e al placebo.
L’oggetto di interesse era la percentuale di guarigione clinica dell’infezione. Gli studiosi parlano di guarigione clinica quando si ha la risoluzione o un miglioramento dell’infezione senza ricorrere a un altro antibiotico.
Uno studio condotto su 517 pazienti con impetigine indica una guarigione clinica a seguito dell’applicazione di altargo pari all’1%; ovvero uguale a quella dell’acido fusidico in pomata (2%).
Reazioni avverse
L’altargo non ha dimostrato particolari reazioni avverse. La più comune è l’irritazione dell’area di applicazione. Bisogna aggiungere che la frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini è la stessa degli adulti.
Come detto, la principale reazione avversa è l’irritazione. Possono tuttavia presentarsene altre come prurito o eritema nell’area trattata. Sono stati registrati anche casi di ipersensibilità e angiodema.
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Conclusioni sull’altargo
L’altargo è un antibiotico semisintetico indicato per il trattamento dell’impetigine e delle infezioni secondarie nelle piccole lesioni o in presenza di escoriazioni.
Si tratta di un medicinale sicuro a uso topico, ma non sono escluse le reazioni avverse. È dunque fondamentale seguire sempre le indicazioni del medico; non abusate e non automedicatevi.
Bibliografia
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