La maggior parte delle persone può mangiare un’ampia varietà di cibi senza alcun problema. Tuttavia, aumenta sempre più la percentuale di popolazione che soffre di allergie a determinati alimenti o componenti alimentari. Risulta necessario, pertanto, conoscere e imparare a leggere gli allergeni riportati sulle etichette dei prodotti alimentari.
Non dimenticate che l’ingestione di un prodotto che può scatenare una reazione allergica è molto pericolosa, oltre che controproducente. Per questo motivo, consigliamo di rivolgersi a uno specialista se si sospetta di essere ipersensibili a un determinato alimento.
Cos’è un’allergia alimentare e quali sono i sintomi?
Un’allergia alimentare è una reazione esagerata del corpo a un alimento o a uno dei suoi componenti (allergene) che provoca l’attivazione del sistema immunitario. Un allergene provoca una serie di reazioni a catena nel sistema immunitario della persona allergica contro le sostanze che rileva come estranee.
I sintomi possono manifestarsi quasi subito quando si mangia o si tocca il cibo, o anche semplicemente inalandone i fumi di cottura, seppur in quantità minime. Questi possono riguardare:
- La pelle: orticaria, arrossamento o prurito.
- Labbra, bocca, lingua, viso e/o gola: infiammazione.
- Apparato digerente: vomito, dolore addominale, diarrea, nausea.
- Sistema respiratorio: naso che cola o chiuso, starnuti, asma, tosse, disturbi respiratori.
- Tutto il corpo: anafilassi, che può portare alla morte.
Le allergie alimentari sono ereditarie e, normalmente, vengono individuate già nei primi anni di vita, con l’introduzione progressiva dei vari alimenti.
Allergeni nelle etichette
Dopo aver mangiato qualcosa avete avvertito prurito alla bocca o disturbi gastrointestinali? Potreste essere allergici a un ingrediente contenuto in quel prodotto. Dovete imparare a leggere attentamente gli allergeni sulle etichette dei prodotti alimentari.
Quali allergeni sono riportati sull’etichetta?
Il Regolamento UE9 n. 1169/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2011 riguardante le informazioni alimentari fornite al consumatore, obbliga a segnalare la presenza di 14 sostanze che possono provocare allergie o intolleranze alimentari:
- Cereali con glutine.
- Crostacei.
- Uova.
- Pesce.
- Arachidi.
- Latte.
- Soia.
- Frutta a guscio.
- Sedano.
- Senape.
- Sesamo.
- Anidride solforosa e solfiti.
- Lupini.
- Molluschi.
Se avete un’allergia a uno qualsiasi di questi alimenti o ingredienti, o sospettate di soffrirne, dovete controllare l’etichetta degli alimenti, poiché è obbligatorio menzionare gli allergeni.
Leggete anche: Allergia al latte e intolleranza al lattosio: differenze
Quali sono le allergie più comuni?
Proteine del latte vaccino
Secondo uno studio pubblicato su Clinical Pediatrics, le proteine del latte e del siero di latte sono la causa dell’allergia al latte vaccino. Questa allergia compare nei bambini quando iniziano con l’introduzione del biberon.
Solitamente si attenua con l’avanzare dell’età, ma fino ad allora è importante mantenere la loro alimentazione sotto stretto controllo, eliminando tutti i prodotti contenenti latte.
Il latte deve essere menzionato sull’etichetta, ma deve essere indicato anche sugli alimenti non confezionati, ad esempio sul menu di un ristorante. Dobbiamo inoltre prestare particolare attenzione ai farmaci e agli additivi.
Uova
Le proteine dell’albume e del tuorlo possono agire come allergeni. L’allergia alle uova è una delle più comuni tra i bambini, ma in genere viene meno entro i primi 6 anni di vita. Questa allergia può anche essere trattata con successo attraverso l’immunoterapia, secondo l’attuale letteratura scientifica.
Oltre a verificare che non ci sia fisicamente l’uovo in un determinato prodotto alimentare, dovete anche stare attenti con alcuni additivi, come la lecitina, E322.
Pesce tra gli allergeni più comuni
Le proteine del pesce, così come l’istamina che può contenere, possono essere causa di reazioni allergiche. Un’allergia al pesce bianco è più frequente che al pesce azzurro: il pesce san pietro, il merluzzo e il merlano sono tra i più coinvolti in questa allergia.
Frutti di mare
I frutti di mare più responsabili di allergie sono i crostacei, seguiti dai molluschi. L’allergia ai crostacei è comune nell’età adulta, essendo uno degli alimenti che causa il maggior numero di allergie. Pertanto, il consumatore deve essere ben informato.
Date un’occhiata a questo articolo: Allergia agli additivi alimentari: sintomi e trattamento
Legumi tra gli allergeni più comuni
Il principale legume responsabile delle reazioni allergiche sono le lenticchie, seguite dai ceci. Particolare attenzione va posta agli addensanti e agli stabilizzanti, in quanto molti sono a base di legumi. Pertanto, è importante esaminare bene l’etichettatura.
A eccezione della soia e dei lupini, i legumi non vanno necessariamente riportati sull’etichetta, poiché non sono considerati allergeni a livello europeo.
Frutta
Questa allergia è provocata, secondo gli esperti, soprattutto dalla frutta della famiglia delle Rosacee: pesca, susina, ciliegia, mela, ecc. È molto importante leggere attentamente le etichette poiché, come i legumi, non c’è obbligo di dichiarazione.
Frutta secca
L’allergia alla frutta secca è una delle più comuni e gravi. A causa della possibile gravità dei sintomi, le persone che soffrono di questa allergia dovrebbero evitare qualsiasi contatto con la frutta secca. Frutta a guscio e sesamo devono figurare sull’etichetta.
Solfiti
Un altro allergene da evidenziare nelle etichette sono i solfiti. Si usano come conservanti negli alimenti (pesce, crostacei, frutta secca, ecc.) e nelle bevande (vino e altre bevande alcoliche).
Leggete le etichette per evitare gli allergeni
Tenete presente che sull’etichetta è sempre riportata la dichiarazione degli allergeni. Leggetela sempre per evitare problemi di salute che possono portare a complicazioni. Se sospettate di soffrire di allergia, rivolgetevi a un professionista per ricevere una diagnosi accurata.
Bibliografia
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