È importante circondarsi di persone giuste, che sommano a lungo termine insegnamenti e qualità positive alla nostra vita. Sono queste le persone che vale la pena avere accanto o, meglio detto, quelle che si meritano la nostra allegria e i nostri sorrisi.
Per questo motivo, è necessario fare un bel ripasso delle proprie relazioni e decidere cosa ci fa bene e cosa no, con l’obiettivo di ottenere il massimo beneficio dai propri legami.
A questo proposito, un concetto che dobbiamo avere molto chiaro è che non tutto è bianco o nero. Per questo semplice motivo, ci saranno momenti in cui una persona non ci fa stare molto bene, mentre in altri, quella stessa persona apporterà talmente tanto alla nostra vita da compensare la perdita precedente.
Nonostante ciò, ci sono persone o relazioni con le quali è inevitabile scorgere all’orizzonte un futuro buio. È in questi casi che dobbiamo sforzarci di più per evitare che gli elementi negativi ci manipolino a livello emotivo.
Quando nelle relazioni prevalgono gli aspetti negativi non siamo con le persone giuste
Ci sono persone che scatenano vere e proprie catastrofi nella nostra vita e che stravolgono momenti importanti con intenzioni nascoste e sentimenti negativi, accecati dall’egoismo e dal disprezzo.
All’inizio, e come conseguenza di casi estremi, non diamo peso a quello che vediamo, ostacolando la nostra capacità di “vedere con occhi diversi” le persone che sottraggono qualcosa alla nostra vita. È come se avessimo gli occhi bendati di fronte alla realtà.
Quello che ci intralcia lungo questa strada sono le aspettative, che ci impediscono di mettere la giusta distanza emotiva per liberarci di quelle persone che ci fanno soffrire e che cercano di distruggere i nostri sentimenti, i nostri pensieri ed i nostri obiettivi.
Leggete anche: Non sei tu, sono io… E senza di te, sono tutto!
La distanza emotiva: allontanarsi dal dolore che ci avvicina all’infelicità
Invece di permettere a questi vampiri emotivi di soffocarci, dobbiamo essere coscienti di come e di chi è in grado di spegnere la luce nel nostro sguardo e di farci patire difficoltà emotive. Queste non sono le persone giuste per noi!
Per questo motivo, per poter prendere la giusta distanza emotiva, la prima cosa da sapere è che niente e nessuno ha il diritto di depredarci della nostra essenza. Si tratta di un principio che, nella vita, ci deve accompagnare sempre, perché le nostre qualità non possono dipendere da quello che desiderano gli altri.
Se abbandoniamo i nostri principi per compiacere gli altri o per soddisfare il loro egoismo, stiamo dicendo a noi stessi che le circostanze possono diventare padrone della nostra libertà emotiva.
I benefici della distanza emotiva
I benefici della distanza emotiva sono molto chiari. Grazie a questo concetto, riusciamo ad allontanarci dalle paure, dal dolore, dalla dipendenza e dalla tossicità, che favoriscono le relazioni nocive.
A questo proposito, dobbiamo sempre ricordare che una relazione nociva non è colpa di una persona sola, ma di tutti i membri che la compongono, perché permettono o contribuiscono alla negatività che invade l’ambiente in cui si trovano.
In tutti i casi, però, ci sono modelli comportamentali e di interazione che si adottano e dai quali bisogna allontanarsi. Solo liberandosi da questo peso psicologico, riusciremo a proteggere la nostra autostima e a impedire alle cattive intenzioni degli altri di sminuirci come persone. Solo allora saremo in grado di aiutare le persone problematiche.
Leggete anche: 8 abitudini per migliorare l’autostima
Se abbiamo ancora voglia e siamo in grado di fare un ultimo sforzo, infatti, è importante far capire a queste persone che si stanno comportando in modo tossico, che il vero conflitto è dentro di loro e che, se gli interessa davvero, possono cambiare il loro modo di relazionarsi.
“Non c’è niente di meglio che rincontrare se stessi e perdonare gli altri, che abbiano ragione o meno, perché le persone, quando compiono gesti dolorosi, di solito lo fanno perché in quel momento non potevano fare di meglio, perché avevano paura o per chissà quale altro motivo. Per questo motivo, il perdono è una cosa meravigliosa”.
-Marwan-
Siate persone giuste e non perdete la vostra essenza
A tutti noi piace circondarci di persone giuste, che aggiungono qualcosa di positivo alla nostra vita. Nonostante ciò, quando ci succede qualcosa di ingiusto o una relazione ci ferisce, la sofferenza può infettare i nostri pensieri di pregiudizi e di vittimismo.
Evitare che ciò accada richiede un grande lavoro interiore dal quale deve nascere un sano dialogo interno. Di fronte al dolore improvviso e intenso, dobbiamo sapere che la rabbia che sorge è temporanea e che la ferita non deve per forza essere ripagata, anche se in quel preciso momento lo desideriamo.
A proposito di rancore, esiste una storia molto bella che illustra perfettamente questo concetto, aiutandoci a comprendere meglio. Ve la presentiamo in questo articolo:
Un bel giorno, la figlia arriva e dice al padre:
– Papà, non sopporto più la vicina! Voglio ucciderla, ma ho paura che mi scoprano. Puoi aiutarmi tu?
Senza il minimo dubbio, il padre le risponde:
– Certo, tesoro, ma a una condizione… Dovrai fare la pace con lei, così poi nessuno potrà sospettare di te dopo la sua morte.
Dovrai prenderti molta cura di lei, essere gentile, grata, paziente, affettuosa, meno egoista, ricambiare sempre i suoi gesti, ascoltarla di più… Vedi questa polverina? Tutti i giorni, ne metterai un po’ nel suo cibo e in questo modo lei morirà un po’ alla volta.
Dopo un mese, la figlia torna dal padre e dice:
– Non voglio più che lei muoia. Le voglio bene. E ora? Come faccio per annullare l’effetto del veleno?
Allora il padre le risponde:
– Non preoccuparti! Quello che ti ho dato era farina di riso. Lei non morirà, perché il veleno, in realtà, era dentro di te.
La morale della storia
Come potete vedere, se nutriamo i rancori, moriamo un po’ alla volta, perché quando qualcuno ci fa del male, è come se fossimo stati morsi da un serpente. Forse le ferite lasciate dalle loro zanne sono solo piccoli buchetti, ma conservano un veleno potente in grado di distruggerci in poco tempo.
In questi casi, i veleni più comuni sono la vendetta, il vittimismo, l’occhio per occhio e la necessità di giustizia cieca. Poco a poco, si impadroniscono dei nostri pensieri, dei nostri comportamenti e delle nostre emozioni, mangiandoci dentro e facendoci perdere vitalità e speranza.
Tuttavia, questo non deve nemmeno spaventarci troppo, perché serbare rancore è una caratteristica umana, tanto quanto perdonare o sbagliare. Infatti, si dice che chi non ama non perdona, e che la fonte del perdono sia l’amore per la vita, per gli altri e per se stessi.
Per questo motivo, perdonare, dimenticare i rancori e cercare di farlo nel miglior modo possibile significa trasformarsi in una di quelle persona che sommano, tanto alla vita degli altri, come alla propria. In questo modo, è possibile alleggerire il peso della propria valigia.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Margot, J.-P. (2007). La felicidad. Praxis Filosófica. https://doi.org/10.1161/01.RES.72.5.1082
- Seligman, M. E. P. (2006). La auténtica felicidad. Byblos. https://doi.org/10.1016/j.ijporl.2012.08.020
- LISPECTOR, C. (1988). Felicidad clandestina. El Espejo de Tinta. https://doi.org/8520906559