I sogni sono importanti: ci entusiasmano e ci fanno toccare la felicità con mano. Tuttavia, bisogna sempre guardare la realtà. Molti dei nostri desideri, infatti, sono vere e proprie idee che non arriveranno mai a prendere forma, mettendo a rischio la felicità di ognuno di noi.
Forse perché non ci abbiamo mai riflettuto in modo adeguato. A volte ci siamo lasciati prendere troppo dalla fiducia che in quel momento ci inebriava. Tuttavia, ciò che risulta così positivo, pur sapendo che consiste solo in un breve momento di felicità, può trasformarsi in qualcosa di complicato che porrà degli ostacoli.
È la realtà a comandare
Sembra quasi una contraddizione: sogni che rimangono puri pensieri, realtà che ci schiaffeggiano e ci fanno andare indietro. Dunque, la chiave sta nell’equilibrio. Per prima cosa, è fondamentale tenere in considerazione alcuni punti che vi faranno tornare con i piedi per terra, per evitare di cadere in fantasie irrealizzabili:
- Potete raggiungere quello che vi siete prefissati? Senza rendersene conto, a volte, si vuole arrivare dove non si può, non perché non si voglia, ma perché non si posseggono i mezzi necessari. Che sia per denaro, lavoro o problemi familiari, ci sono molti ostacoli che impediranno ai vostri sogni di prendere forma.
- Siate onesti con voi stessi e verificate i vostri punti di forza e le vostre debolezze. Non potete desiderare di essere medici se svenite al sol vedere una goccia di sangue. Siate realisti, osservate le vostre abilità, cosa vi fa stare bene e cosa vi fa stare male ed avanzate partendo da questo.
- Il cammino si costruirà poco a poco. Se vi ancorate alla vostra zona di comfort, come pretendete di ottenere quello che volete? Dovete mettervi in marcia e fare in modo che tutte le vostre azioni abbiano come scopo quello di raggiungere ciò che più desiderate. Se restate fermi, non andrete da nessuna parte.
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È importante tenere in considerazione questi tre punti fondamentali per riuscire ad avere successo nella realizzazione di ciò che si vuole. Se i primi due sono chiari, procediamo con il più importante: non cullarsi troppo.
Nella felicità non tutto è positivo
Non sempre la felicità è tutta rose e fiori, ha anche i suoi lati oscuri. Tutto ciò avviene perché spesso si interpreta male l’essere felici; una cosa impossibile in quanto le emozioni variano di continuo. La felicità non è altro che trovarsi in armonia, sebbene la corrente non sia a nostro favore e si formino dei piccoli vortici attorno a noi.
Vi destabilizzate quando iniziate a pensare a cose impossibili e a credere che tutto sia facile e semplice. Allora, sappiate che vi state sbagliando. Le cose che volete raggiungere si ottengono con sforzo e sacrificio. Dedicate del tempo a voi stessi, a formarvi migliorandovi in quello che fate. Superatevi sempre di più imparando anche dagli errori.
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Vi state sbagliando se pensate di indietreggiare e gettare la spugna ad ogni errore commesso. Gli sbagli non sono altro che opportunità per ridirigere il vostro cammino su un sentiero corretto, con più consapevolezza.
Perché la felicità non è sempre allegria, giacché in noi sono presenti sia le emozioni positive sia quelle negative, ed entrambe hanno una finalità che non è sicuramente quella di allontanare l’allegria.
Aprite gli occhi di fronte alla realtà
Siete stati ciechi per molto tempo se avete creduto che un fallimento significava la fine di tutto; in realtà, avreste solo dovuto aprire gli occhi e rendervi conto di ciò che stavate facendo male.
Per caso, non avete provato ancora a camminare da piccoli anche dopo essere caduti? Avete smesso di provarci nonostante i graffi e le ferite sulle ginocchia? Da bambini eravate molto più insistenti di ora. Questo perché siete pieni di paure, dubbi ed insicurezze irreali.
Iniziate a piccoli passi a dirigervi verso la mete che volete raggiungere. Abbiate pazienza, anche se vi sembra che il tempo scorra velocemente, in realtà va molto più lento di quanto pensiate. A poco a poco, senza desistere, con voglia di fare, coraggio e perseveranza, vi renderete conto che la felicità si basa sulla realtà e non su cose irrealizzabili.
Bibliografia
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Schupak, C. y Rosenthal, J. (2008). Excessive daydreaming: a case history and discussion of mind wandering and high fantasy proneness.
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