Numerose malattie richiedono un trattamento continuo; in questo caso i farmaci accompagnano il paziente per tutta la vita. Chi sta attraversando un periodo difficile e vive in uno stato depressivo costante, deve accettare che gli antidepressivi facciano parte della sua vita.
La depressione, nella fase iniziale, non rappresenta una malattia vera e propria; può però arrivare a esserlo se non viene trattata nel modo adeguato.
La diagnosi può essere difficoltosa quanto la cura. Se assumete antidepressivi o state pensando di farlo, ecco cinque aspetti da tenere in considerazione.
1. Gli antidepressivi non sono la cura definitiva
Si pensa che la depressione derivi da un insieme di fattori genetici, ambientali e psicologici. Il risultato è un profondo senso di tristezza, pessimismo e disperazione.
I farmaci per combattere la depressione sono gli antidepressivi. Questi agiscono su numerose sostanze chimiche presenti nel cervello, chiamate neurotrasmettitori. Tali sostanze influiscono sulla regolazione dello stato d’animo.
Pur migliorando lo stato d’animo e, di conseguenza, la qualità della vita non sono pillole miracolose. Sono medicinali che aiutano a rasserenare la mente e ad avere una visione più chiara delle cose.
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2. La gravità degli effetti collaterali può variare molto
Gli antidepressivi, in quanto farmaci, hanno effetti collaterali che possono essere innocui oppure gravi.
Potremmo trovarci a fare i conti con aumento di peso, insonnia, nausea o diarrea, solo per citarne alcuni. Sono disturbi sgradevoli, ragion per cui dev’essere sempre un medico a prescrivere questi farmaci. Alla comparsa di effetti secondari, sarà opportuno rivolgerci a lui per trovare una soluzione adeguata.
Questo tipo di farmaci possono causare mal di testa o stati di eccitazione; si tratta però di sintomi che tendono a scomparire nelle prime settimane.
L’aumento di peso o delle pulsioni sessuali sono, invece, disturbi più complessi da affrontare.
Non sono ancora certe le cause di tali effetti; i medici tuttavia, ribadiscono che l’assunzione di antidepressivi insieme a droghe o alcol possono peggiorare in modo grave la situazione.
Se vi riconoscete in quest’ultimo caso, siate onesti con il vostro medico e valutate sinceramente se preferite le droghe alla salute.
3. Sono necessari, in genere, alcuni tentativi prima di trovare la dose corretta
Alcune persone notano che assumendo gli antidepressivi hanno gli incubi e lo considerano normale, ma non lo è; anche una sola notte senza poter dormire è un problema che ognuno di noi vorrebbe evitare.
Altre accusano palpitazioni, ma questo non si verifica sempre.
Vale la pena provare diversi tipi di antidepressivo fino a trovare quello giusto. Purtroppo, è anche questione di fortuna: è impossibile prevederne gli effetti prima di averlo provato.
Alcuni non causeranno effetti collaterali, ma non porteranno nemmeno il miglioramento che speravamo.
L’importante, però, è non perdersi d’animo; esistono più opzioni ed è normale provarne diverse. Purtroppo, a volte ci vogliono anni prima di poter trovare il farmaco adeguato e la dose giusta.
I processi chimici del cervello, infatti, variano da persona a persona; è anche possibile che con il tempo la stessa persona debba cambiare le dosi dello stesso medicinale. Anche in questo caso, essere chiari e onesti con il medico è fondamentale.
4. Yoga, meditazione e antidepressivi a confronto
Lo yoga e la meditazione sono discipline molto utili per mantenere la pace interiore. Rappresentano un buon modo per migliorare il nostro stile di vita. Ciò non significa che gli antidepressivi e la terapia non aiutino.
Invece di sostituire un approccio con l’altro, l’ideale sarebbe considerarli strumenti complementari. Questo anche perché -va sempre ricordato- l’assunzione di antidepressivi non può mai essere interrotta bruscamente.
Qualora decidessimo di non volerli più assumere, è necessario comunicarlo al medico, che ci darà le indicazioni corrette. Gli antidepressivi vanno ridotti in modo graduale prima di sospenderne l’assunzione, per evitare che la chimica del cervello ne risenta.
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5. Non si sa come, ma funzionano
La depressione è in parte causata da uno scompenso della serotonina, un neurotrasmettitore cerebrale. In questo caso, i medicinali chiamati inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina sarebbero la soluzione ideale.
Tuttavia, la depressione è un disturbo molto più complesso, poiché la serotonina non è l’unico neurotrasmettitore coinvolto.
Questo non significa che gli antidepressivi siano farmaci inutili, anzi funzionano molto bene.
Speriamo di aver fornito informazioni utili a chi deve decidere se assumere gli antidepressivi. Oppure, nel caso contrario, a sospenderli nel modo adeguato. Ricordate, soprattutto che l’unica persona che può prescriverli è il medico o lo psichiatra.
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