La maturità emotiva, anche conosciuta come intelligenza emotiva, è un’abilità che permette alle persone che la sviluppano di avere piena coscienza delle proprie emozioni.
Le persone con una grande maturità emotiva sanno distinguere le proprie emozioni, comprenderle e, soprattutto, gestirle in modo corretto.
Anche se può sembrare una cosa semplice e che tutti sappiamo fare, in realtà non è così e la maggior parte di noi tende a non saper gestire quello che prova.
Come possiamo trovare una soluzione?
Raggiungere la maturità emotiva
1. Praticare la piena attenzione
La mindfulness è un’eccellente pratica che ci inizierà alla piena attenzione. Grazie a essa impareremo a non giudicare prima del tempo e a osservare.
La maturità emotiva si basa nel non reagire in modo impulsivo a qualsiasi stimolo, ma nell’aspettare qualche minuto e pensare a come rispondere in modo corretto.
Con la pratica, la mindfulness ci permetterà di essere coscienti dei nostri pensieri e sentimenti, e di iniziare a gestirli in modo molto più intelligente.
2. Imparare dagli errori per raggiungere la maturità emotiva
Non assumersi la responsabilità delle proprie azioni e dare la colpa agli altri non significa accettare gli errori né imparare da essi.
Sbagliare non è negativo. Inoltre, dagli errori si impara. Per questo motivo, è importante non fuggire da essi, ma accoglierli e usarli come un impulso per fare meglio la prossima volta.
Scoprite: 5 errori commessi dalle persone gelose
La maturità emotiva non può essere ottenuta se non ci assumiamo la responsabilità di ognuno dei nostri errori.
3. Tenete un diario delle proprie emozioni
Conoscere noi stessi è molto importante, ma sembra proprio che non ne abbiamo mai il tempo. Per evitare ciò, è meglio tenere un diario delle emozioni!
L’ideale sarebbe dedicare un po’ di tempo, ogni sera prima di andare a dormire, a scrivere su questo diario tutto ciò che avete sperimentato dal punto di vista emotivo durante la giornata.
Cosa vi ha fatto sentire felici? Come vi siete sentiti quando vi hanno dato quella determinata notizia? In che modo avete risposto a quell’insulto?
Riflettere su queste e altre domande vi aiuterà a conoscervi meglio.
4. Contare fino a 5 prima di agire è segno di maturità emotiva
Anche se può sembrare una stupidaggine, le emozioni giornaliere possono aiutarci a capire che dobbiamo mettere in pratica questo esercizio.
Non importa la situazione in cui ci troviamo e nemmeno se le emozioni che ci invadono sono positive o negative.
In entrambi i casi, dobbiamo ricordare di dover contare sempre fino a 5 e, dopo, reagire, agire o prendere una decisione. Quando pensiamo prima di agire, molte cose cambiano.
5. Prendere le distanze
A volte ci afferriamo al nostro partner. Perché non in ciò in cui crediamo o ai nostri ricordi? Questa non è maturità emotiva, tutto il contrario.
Nessuno ci insegna a prendere le distanze, una cosa che è molto sana, ma davvero difficile da fare.
È importante non afferrarsi a nessuna idea né a un pensiero o a una persona. È difficile, ma con un po’ di pratica ci riusciremo. Cominciamo a lasciar correre!
6. A cosa serve lamentarsi?
Le lamentele si sono diffuse nella nostra società come un virus. Esse ci permettono di toglierci la responsabilità di ciò di cui abbiamo parlato nel punto 2.
- La maturità emotiva ci insegna che bisogna essere coerenti, ma anche accettare ciò che non possiamo cambiare.
- Il passato, ad esempio, è una cosa che riportiamo costantemente nel nostro presente. Ma questo ci è di aiuto? Assolutamente no: provoca invece una grande infelicità.
Per raggiungere la maturità emotiva, è importante concentrarci sul presente, non legarci a ciò che ci fa soffrire, imparare ad accettare i problemi e gli errori ma, soprattutto, bisogna lasciar correre.
Mettendo in pratica tutti i giorni le 6 abitudini precedentemente citate, riusciremo a trasformare la nostra vita e renderla molto migliore.
Possiamo cambiare tutto ciò che non ci piace di noi e adottare nuove abitudini che ci permettano di essere delle persone migliori.
La maturità emotiva ci consente di avere il controllo sulle nostre emozioni e, soprattutto, di gestirle meglio per il nostro benessere.
Bibliografia
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