La neuroinfiammazione causata dalla depressione è molto più comune di quanto pensiamo. Ma di cosa si tratta esattamente? La neuroinfiammazione è una risposta istintiva del cervello, che ci protegge dagli stimoli per noi nocivi.
Quali sono questi stimoli da cui ci protegge la neuroinfiammazione? Sono diversi, tra cui lo stress cronico o lieve o traumi specifici. Tuttavia, lo stimolo di cui parleremo oggi è la depressione.
Ridurre lo stress è fondamentale per prevenire la neuroinfiammazione
Lo stress è una delle cause depressive che possono scatenare la neuroinfiammazione. Tuttavia, in un mondo che si muove in modo sempre più frenetico e che obbliga l’individuo a seguire il suo ritmo, lo stress è diventato qualcosa di “naturale”, quando invece non lo è.
Sentirsi stressati, in determinate occasioni, è normale. A volte lo stress può persino essere stimolante, spingendoci a essere più produttivi e ad attivarci. Tuttavia, quando diventa cronico e ha un impatto negativo, è necessario prestarvi la dovuta attenzione.
In che modo possiamo prevenire la neuroinfiammazione depressiva quando la causa è lo stress? Vediamo di esporre alcuni consigli:
- Essere assertivi: Imparate a dire di “no” quando non potete o non volete fare qualcosa. Questo vi eviterà un accumulo di doveri e di responsabilità che non potete sopportare.
- Imparare a delegare: non dovete farvi carico da soli di tutto le faccende. Se vi sentite “schiacciati”, chiedete aiuto a un collega di lavoro o a un amico. Di sicuro, saranno disposti ad aiutarvi.
- Mettere un freno allo stress: può darsi che sia frutto di pensieri esagerati che avete su una determinata situazione. Rimanete lucidi e analizzate la situazione.
- Non preoccuparsi per il futuro: è giusto avere uno sguardo proiettato al futuro, ma non bisogna vivere in un perenne stato di ansia. È inutile anticipare gli eventi. Mettetevi all’opera per costruire il presente.
Eliminare i pensieri ossessivi
Un altro modo per prevenire la neuroinfiammazione causata dalla depressione è eliminare i pensieri ossessivi. Se siamo persone che pensano di continuo alle cose e che si immergono nei pensieri senza saperne bloccare il flusso, è meglio trovare una soluzione a questa tendenza.
I pensieri ossessivi possono essere causa di eccessivo stress. È importante conoscerne l’origine, se questi pensieri hanno per noi un’utilità e se sono presenti perché stiamo temporeggiando invece di agire e di prendere una decisione.
In questo caso, non si tratta di fuggire o di pensare di meno, bensì di affrontarli con intelligenza. Non rimuginate sulle idee, esprimetele. Se siete ossessionati da qualcosa che riguarda il vostro rapporto con una persona, parlate con il diretto interessato. Non rimanete fermi a pensare senza agire.
Immaginate di avere una grande paura di rimanere da soli o di essere abbandonati dal vostro partner. Non pensateci di continuo, perché provoca una sensazione di amarezza, di paura. Parlatene con il vostro partner e, dopo, anche con uno specialista che vi aiuti ad affrontare questa paura.
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Cambiare stile di vita
Per prevenire la neuroinfiammazione, è necessario fare tutto il possibile per tenerci alla larga dalla depressione. Il modo migliore per riuscirci, oltre a provare quanto precedentemente consigliato, consiste nel modificare le nostre abitudini di vita. Ecco alcuni esempi per riuscirci:
- Fare attività fisica ci mantiene molto più positivi e allegri, inoltre riduce lo stress e ci fa sentire meglio con noi stessi. Si tratta di un’attività importante per prevenire l’infiammazione da depressione.
- Esercizi di rilassamento. Lo yoga e la meditazione vi permetteranno di conoscervi a fondo e di gestire in modo sano le vostre emozioni.
- Seguite una dieta sana: mangiare bene ci fa sentire meglio, cosa che non succede se optiamo per il cibo spazzatura e per abitudini nocive come il consumo eccessivo di alcol o fumo.
Prevenire la neuroinfiammazione scatenata da stati di depressione è importante; perché questa condizione può favorire l’insorgere dell’Alzheimer. Che ne dite di intraprendere un nuovo stile di vita? Siete pronti a cambiare?
Bibliografia
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