
Il cheat meal, o pasto libero, è un pasto che si fa una volta alla settimana nel contesto di una dieta. Consente di interrompere per un giorno la dieta e prevede soprattutto cibo spazzatura o processato. Ha lo scopo di…
Anche se l'ipotiroidismo è più frequente rispetto all'ipertiroidismo, entrambi i problemi devono essere trattati, affinché non interferiscano con la normale vita dei pazienti.
Quando qualcosa non va nel nostro corpo, come per esempio se la tiroide non funziona bene di solito proviamo diversi sintomi che possono interferire con le nostre giornate.
Ciò nonostante, quasi sempre diamo poca importanza a questi sintomi e li attribuiamo a problemi comuni come raffreddore o problemi allo stomaco.
Non sempre, però, è così, a volte la nostra tiroide non funziona bene o si soffrono alcune disfunzioni che richiedono una maggiore attenzione.
Una delle più ricorrente infatti ha a che vedere con la ghiandola tiroidea, le cui alterazioni scatenano diverse reazioni nel nostro organismo se la tiroide non funziona bene.
Questa piccola ghiandola a forma di farfalla si trova nel collo e ha il compito di produrre ormoni per regolare la crescita, il metabolismo, la frequenza cardiaca e altre funzioni vitali.
Si stima che il 10% della popolazione mondiale soffra di alterazioni delle funzioni della tiroide. Le più colpite sono le donne, in particolar modo a partire dai 40 anni o quelle che hanno già avuto una gravidanza.
Quando la ghiandola tiroidea non funziona in modo corretto, possono verificarsi due condizioni:
Entrambi i problemi si verificano a causa di un fattore immunitario nel quale gli anticorpi cominciano ad influire su questa ghiandola, rendendola incapace di svolgere in modo corretto le sue funzioni.
Il punto di partenza per individuare un malfunzionamento tiroideo consiste nel notare le anormalità presentate dai pazienti, per quanto riguarda la loro salute fisica ed emotiva.
I sintomi variano a seconda del tipo di problema. Nel caso si sospetti di soffrire di un problema alla tiroide, il medico valuterà la situazione palpando il collo del paziente. In un secondo momento, realizzerà un’analisi del sangue per determinare i valori del TSH.
Con una diagnosi opportuna ed adeguata, si apportano diverse modifiche allo stile di vita e si propone un trattamento per tenere sotto controllo il problema.
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L’ipertiroidismo si verifica quando l’organismo segrega più ormoni tiroidei del necessario, fattore che incrementa il metabolismo basale.
A causa di ciò, il corpo prova alcuni cambiamenti e il paziente può presentare:
I casi di ipotiroidismo sono fino a quattro volte più frequenti rispetto all’ipertiroidismo e sono causati dalla riduzione della produzione di ormoni tiroidei.
A causa dello squilibrio che questo implica, i pazienti che ne soffrono avvertono i seguenti sintomi:
Oltre a tener conto dei sintomi precedentemente menzionati, esiste un semplice metodo per individuare un problema alla tiroide.
Quando i problemi di salute sono permanenti e non migliorano con trattamenti comuni, vi consigliamo di consultare uno specialista per ricevere un trattamento specifico.
Se soffrite davvero di disfunzioni alla tiroide, dovrete sforzarvi per modificare il vostro stile di vita, affinché i sintomi non si aggravino.
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La ghiandola tiroidea utilizza lo iodio per l’adeguata produzione dei suoi ormoni. Un apporto insufficiente di questo nutriente può alterarne il funzionamento o peggiorarlo.
Lo iodio può essere assorbito in modo naturale tramite alimenti come:
Per essere sicuri di poter assumere tutti questi alimenti, consultate il vostro nutrizionista di fiducia.