Dieta vegana crudista: benefici e rischi

La dieta vegana crudista è anche conosciuta come crudismo vegano, è molto semplice da seguire e consiste nel non cucinare gli alimenti e mangiarli allo stato naturale.

Dieta vegana crudista

Avete mai pensato di iniziare una dieta vegana crudista, ma non sapete se le vostre condizioni ve lo permettono? In questo articolo vi diamo alcuni utili consigli al riguardo, ma prima dovete sapere di cosa si tratta.

Continuate a leggere e scoprite meglio la dieta vegana crudista!

Cos’è il crudismo vegano?

Una dieta vegana
A differenza del veganismo tradizionale, questa opzione non include la cottura dei cibi.

La dieta vegana crudista è anche conosciuta come crudismo vegano, è molto semplice da seguire e consiste nel non cucinare gli alimenti e mangiarli allo stato naturale. Questi principi hanno diverse eccezioni e condizioni che vedremo più avanti.

Questa dieta consente ai vegani di acquisire più nutrienti di quelli offerti di solito da una dieta con cibi cotti.

Questo tipo di alimentazione è chiamato anche raw food o raw vegan con riferimento al cibo crudo. Prevede verdure biologiche e non cotte.

Si possono mangiare anche frutta, radici, ortaggi, semi, frutta secca, alghe e germogli. È anche possibile consumare cibi disidratati perché quando vengono cotti a meno di 42 °C le proprietà del cibo non vanno perdute.

Leggete anche: Dieta vegana per dimagrire, consigli e menù

Menù vegano crudista

Per poter scegliere i vostri menù, dovete sapere come combinare al meglio i cibi, ecco perché è bene conoscere le combinazioni e le regole migliori per questo stile di vita.

Una dieta vegana prevede molti tipi di alimenti, così da garantire al corpo combinazioni semplici, permettendo di facilitare la digestione e assimilare le sostanze nutritive più agevolmente.

D’altra parte, bisogna ricordare che i seguaci della dieta vegana crudista dovrebbero assicurarsi di poter integrare la vitamina B12, e non affidarsi a fonti naturali come alghe marine o alimenti fermentati, in quanto non costituiscono una fonte efficace.

Ecco una lista di cibi ideali

Legumi e frutta secca contro la depressione
La frutta secca è una delle principali fonti di grassi per il crudismo vegano.
  • Amidi: zucca, patate e barbabietole
  • Grasso: frutta secca, cocco, semi e avocado
  • Acidi: pomodori, peperoni e frutta acida
  • Dolci: frutta secca e frutta dolce

Per delle buone combinazioni, è possibile seguire queste semplici regole della dieta vegana crudista:

  • Cercare di non unire grassi e dolci
  • Preferibilmente non combinare diversi tipi di grassi
  • Non combinare frutta acida e frutta dolce
  • Non combinare gli acidi con l’amido

La transizione verso una dieta crudista: ottenere il giusto equilibrio

Si dovrebbe iniziare includendo degli alimenti crudi nei propri menù. Ricordate che non è positivo fare cambiamenti drastici; ad esempio, all’inizio si possono preparare i cibi al vapore per cucinare mantenendo, però, una temperatura inferiore a 45° C.

È molto facile iniziare la transizione, basta essere ben disposti e motivati prendendo le cose con calma.

Leggete anche: Colazione vegana, 6 deliziose proposte

Pro e contro

Mancanza di vitamina B12
Occorre valutare i benefici e rischi derivanti dalla notevole carenza di altri nutrienti come la vitamina B12.

Prima di adottare una dieta vegana crudista, dobbiamo valutare tutti i pro e i contro. Naturalmente, consultare uno specialista sarebbe la cosa più raccomandata.

Vantaggi della dieta vegana crudista

Le persone che seguono una dieta a base di cibo crudo credono che abbia numerosi benefici per la salute, tra cui:

La dieta a base di alimenti crudi contiene meno grassi trans e grassi saturi rispetto alla tipica dieta occidentale. È a basso contenuto di sodio e zucchero, e fornisce alti livelli di potassio, magnesio, acido folico, fibre, vitamina A e antiossidanti, che fanno tutti bene alla salute.

Rischi della dieta vegana crudista

Una delle principali obiezioni è il possibile rischio di carenze nutrizionali, dovute principalmente alla carenza di vitamina B12, ferro, zinco e acidi grassi omega 3.

Uno studio ha segnalato che coloro che seguivano una dieta vegana crudista presentavano livelli più alti di omocisteina e livelli più bassi di colesterolo HDL a causa della carenza di vitamina B12.

D’altra parte, le persone con ipoglicemia o diabete dovrebbero essere prudenti riguardo a una dieta con cibi crudi. Anche se antiossidanti, verdure e fibre possono essere utili, una quantità eccessiva di questi nutrienti può peggiorare la loro condizione.

Allo stesso modo, è essenziale consultare un medico o un nutrizionista prima di iniziare una dieta vegana crudista. In particolar modo se sussistono precedenti di disturbi alimentari o se si è sottopeso.

Infine, ricordate che il successo di questo tipo di alimentazione dipenderà dall’impegno e dalla motivazione che sarete disposti a dedicarle. Oltre al desiderio di voler fare un cambiamento importante nella vostra vita.

 

Bibliografia

Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.

  • Langan RC., Goodbred AJ., Vitamin B12 deficiency: recognition and management. Am Fam Physician, 2017. 96 (6): 384-389.
  • Rojas Allende D., Figueras Díaz F., Durán Aguero S., Ventajas y desventajas nutricionales de ser vegano o vegetariano. Rev Chil Nutr, 2017.
Torna in alto