L’articolazione sacro iliaca si trova alla base della colonna vertebrale, sotto la colonna lombare e sopra il coccige. È una struttura che collega l’osso sacro, che è un osso dalla forma triangolare situato nella parte inferiore della colonna vertebrale, al bacino (cresta iliaca).
Sia l’ipermobilità che le altre problematiche associate a questa articolazione si riscontrano con maggiore frequenza nelle donne.
L’articolazione sacro iliaca presenta le seguenti caratteristiche:
- È spessa, resistente e rinforzata da diversi legamenti.
- Non ha un elevato grado di mobilità.
- Trasmette le forze dalla parte superiore del corpo all’anca e alle gambe.
- Agisce come un ammortizzatore.
Anatomia dell’articolazione sacro iliaca
La cintura pelvica forma la base del tronco. Costituisce anche il supporto dell’addome e l’unione tra gli arti inferiori e il tronco. È un anello osteo-articolare chiuso, composto da tre formazioni ossee e tre articolazioni.
Le tre formazioni ossee sono:
- 2 ossa iliache, pari e simmetriche.
- L’osso sacro, impari e simmetrico.
- Blocco vertebrale formato dalla fusione di 5 vertebre sacrali.
Il bacino, o pelvi, ricopre un ruolo primario nell’equilibrio della colonna vertebrale, poiché qualsiasi disallineamento nel primo influenzerà inevitabilmente la seconda. Per questo motivo si può anche considerare come un’unità funzionale.
Le articolazioni sacro-iliache sono elementi che congiungono la colonna vertebrale al bacino. Inoltre, l’osso sacro è considerato come parte delle vertebre lombari e l’osso iliaco come parte degli arti inferiori.
Cause del dolore all’articolazioni sacro iliaca
Oggigiorno non è chiaro il motivo per cui si verifica il dolore in questa zona. Si ritiene che la causa possa risiedere nell’alterazione del normale movimento articolare.
Il dolore può scaturire nelle seguenti condizioni:
- Ipermobilità sacro-iliaca: ovvero la presenza di un’elevata mobilità e instabilità di questa zona della schiena. Il dolore viene in genere avvertito nella parte inferiore o nell’anca. Può anche irradiarsi nella zona inguinale.
- Ipomobilità sacro-iliaca: al contrario, questa condizione si verifica in presenza di scarsa mobilità o irrigidimento di tale area. Il dolore viene in genere avvertito sul lato della parte bassa della schiena o dei glutei. In questo caso, può anche irradiarsi lungo la gamba.
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I pazienti descrivono il dolore come simile a quello della sciatica. E viene causato da una radicolopatia.
Diagnosi dei disturbi associati all’articolazione sacro-iliaca
Sono numerosi gli esami che permettono la valutazione della mobilità di questa articolazione al fine di stabilire una diagnosi di ipermobilità o di altre problematiche. I test possono essere di diversa complessità e vengono generalmente adattati in modo diverso da ciascun fisioterapista.
Inoltre, lo stesso test può rilevare situazioni diverse. Va sottolineata, pertanto, la necessità di un’anamnesi prima di tali prove, al fine di guidare il professionista nella scelta di quello più opportuno.
Alcuni dei test che si effettuano in questo caso sono:
- Test di mobilità dell’articolazione sacro-iliaca: nonostante sia piuttosto generico, va comunque considerato il primo test per valutare lo stato dell’articolazione. Fornisce al professionista le informazioni sulla mobilità nella struttura.
- Downing test: serve per oggettivare eventuali lesioni e stabilire una differenza tra il deficit di mobilità totale e parziale delle ossa iliache rispetto all’osso sacro. Questo test si compone di due parti: un test di allungamento e un test di accorciamento.
- Test di scivolamento posteriore: con questa tecnica è possibile rilevare il blocco dell’articolazione ed eventuali altri sintomi che il paziente può avvertire durante la manovra.
- Test di flessione dell’anca di Gillet: questa manovra serve a valutare la mobilità dell’osso iliaco rispetto a quello sacro.
Trattamenti
Per trattare i problemi articolari in quest’area, si utilizzano diverse tecniche fisioterapiche come:
- Manipolazione o mobilitazione dell’articolazione.
- Riorganizzazione delle catene neuromuscolari.
- Rieducazione posturale.
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Oltre ai trattamenti appena esposti, esistono anche altre misure come l’applicazione di ghiaccio o di calore, il riposo, l’uso di farmaci per attenuare il dolore, l’uso di un busto o l’esercizio fisico controllato.
Tuttavia, se avvertite fastidio in questa zona, rivolgetevi al vostro medico e non intraprendete alcuna azione correttiva senza la supervisione del professionista.
Bibliografia
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