Il raffreddore è oggi una delle patologie più comuni. In effetti, si tratta di uno dei motivi per cui più spesso ci si rivolge al medico di famiglia, nonché uno dei motivi più comuni di assenteismo lavorativo e scolastico. Ma sappiamo perché ci capita di prendere il raffreddore?
Nel mondo e in ogni cultura esistono diverse convinzioni sui motivi per i quali ci raffreddiamo. Questo è vero al punto che in Italia si pensa perlopiù che il raffreddore sia quasi del tutto attribuibile a una precedente esposizione al freddo.
Fatto curioso: risalgono al 1500 a.C., nell’Antico Egitto, dei testi che descrivevano il raffreddore. Oggi, grazie ai progressi della medicina, possiamo dire con certezza quali sono le cause reali di questo disturbo e possiamo dare un’esatta descrizione di ciò che succede nel nostro corpo quando prendiamo il raffreddore.
In questo articolo vogliamo parlarvi di tutto ciò che c’è da sapere in merito. Sarà così possibile sfatare i luoghi comuni su questa condizione che colpisce praticamente tutti.
Perché ci raffreddiamo?
Un raffreddore è un’infezione virale. Si tratta di una delle malattie più comuni e, di solito, è causata da rhinovirus e da coronavirus. Si tratta di un disturbo che in genere non dura più di 10 giorni.
È importante sottolineare che sebbene la denominazione del disturbo possa far confondere, non ci raffreddiamo perché abbiamo preso freddo. Anche se il freddo in inverno viene associato a un maggior numero di raffreddori, non è il vero motivo. Come già detto, infatti, si tratta di una infezione virale.
I raffreddori colpiscono persone di tutte le età. Sono virus molto contagiosi che si diffondono con facilità. I sintomi più comuni di questa malattia sono gli starnuti e la congestione nasale. Altri sintomi comuni sono:
- Occhi che lacrimano e abbondanti secrezioni nasali.
- Mal di testa o mal di gola.
- Muco nella gola e nei bronchi.
Quando ci raffreddiamo, il virus responsabile del raffreddore può disperdersi in molti modi, uscendo dal nostro corpo. Quando starnutiamo, tossiamo o parliamo, diamo al virus la possibilità di diffondersi nell’ambiente o di raggiungere un’altra persona.
Avviene lo stesso quando condividiamo oggetti o entriamo in contatto con persone che sono raffreddate. Quando fa freddo, tendiamo a rifugiarsi in luoghi caldi, frequentati da molta gente, e questo favorisce il contagio.
Potrebbe piacervi: Rimedi per la rinite allergica: eccone cinque
Quali sono i fattori di rischio del raffreddore?
Il fatto che si tratti di un’infezione virale non esclude che ci siano alcuni fattori che ne favoriscono la comparsa. Proprio tra questi annoveriamo aver preso freddo o la stagione invernale.
In primo luogo, è bene capire che anche se tendenzialmente ci raffreddiamo più spesso in inverno, un raffreddore può colpire in qualunque momento dell’anno. Lo stesso vale per l’età: chiunque può prendere il raffreddore.
Eppure, l’incidenza nel caso dei bambini sotto i 6 anni è nettamente maggiore. Questo perché le misure igieniche a questa età non sono molto scrupolose e, soprattutto, perché c’è un maggiore contatto tra i coetanei mentre giocano o a scuola.
Un altro fattore di rischio per il quale spesso ci raffreddiamo è un sistema immunitario debole. Aver avuto da poco una malattia o soffrire di una patologia cronica influisce notevolmente.
Il nostro sistema immunitario dipende da molti elementi e da molte sostanze, per cui è esposto a diversi cambiamenti e deficit che possono indebolirlo. Ad esempio, non dormire a sufficienza o soffrire di una carenza di vitamina C.
È stato dimostrato che il fumo predispone maggiormente al raffreddore. Sia i fumatori attivi che quelli passivi tendono a essere più a rischio raffreddore. Il motivo è che il fumo danneggia le mucose dell’apparato respiratorio e facilita l’ingresso del virus nel nostro organismo.
Potrebbe interessarvi: Evitare di prendere il raffreddore invernale: ecco come
Prendere il raffreddore: conclusioni
Ci raffreddiamo a causa di un’infezione dovuta da un virus che può appartenere a diversi ceppi. Il freddo o l’inverno sono fattori che predispongo all’insorgenza di questa condizione, ma di per sé non sono la causa del raffreddore.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- InformedHealth.org [Internet]. Cologne, Germany: Institute for Quality and Efficiency in Health Care (IQWiG); 2006-. Common colds: Overview. 2006 Feb 14 [Updated 2018 Nov 15]. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK279543/
- Worrall G. Common cold. Can Fam Physician. 2011;57(11):1289–1290.
- Arroll B. Common cold. BMJ Clin Evid. 2011;2011:1510. Published 2011 Mar 16.
- Troullos E, Baird L, Jayawardena S. Common cold symptoms in children: results of an Internet-based surveillance program. J Med Internet Res. 2014;16(6):e144. Published 2014 Jun 19. doi:10.2196/jmir.2868