Avete mai sentito parlare della sindrome di Superwoman? Si riferisce a quelle donne che ritengono di poter svolgere mille lavori senza dimostrare alcuna stanchezza.
Prima di fornirvi ulteriori informazioni su questa sindrome, è importante chiarire che finora non compare in un nessun manuale diagnostico. Non si tratta nemmeno di un disturbo vero e proprio né gode di alcun riconoscimento ufficiale da parte della comunità scientifica.
Allora, perché si parla sempre più di questo argomento? La risposta è che il numero di donne che si comportano in questa maniera è in continua crescita. Per questo motivo, si tratta di un argomento che si è guadagnato una certa importanza.
Che cos’è la sindrome di Superwoman?
Proprio come accade agli uomini che soffrono del complesso di Superman, le donne affette da sindrome di Superwoman si comportano come se tutte le persone attorno a loro fossero degli incompetenti. In altre parole, loro sono le uniche in grado di svolgere bene un lavoro.
In genere, queste donne sono molto esigenti con se stesse, al punto da agire come potrebbe fare il miglior supereroe che riusciamo a immaginare. Sono forti, hanno l’aria di essere invincibili e di poter sconfiggere qualunque cosa.
Bisogna chiarire, tuttavia, che lungi dal presentare sintomi positivi, questa sindrome potrebbe causare un esaurimento emotivo a causa della sua associazione a fattori di stress, come indicano alcuni studi.
Secondo le descrizioni fornite dai ricercatori, quando la donna raggiunge il proprio limite, alcune delle prime sensazioni che può provare sono senso di colpa, stanchezza cronica e pensieri ossessivi.
Prima di cadere vittime di questi spiacevoli sintomi, è preferibile sottoporsi a un autoesame per scoprire se si soffre di questa sindrome; sebbene all’inizio possa sembrare dare buoni frutti, possiede in realtà conseguenze che, con il tempo, si rivelano devastanti.
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Come sono le donne colpite da sindrome di Superwoman?
Tra le caratteristiche più rilevanti, possiamo segnalare le seguenti:
- Si incaricano di tutti i compiti. Il lavoro di squadra non fa per loro.
- Non delegano mai le responsabilità. Al contrario, si sentono orgogliose quando raggiungono i loro scopi.
- Non chiedono mai aiuto, nemmeno nei momenti peggiori.
- Possiedono un ego molto grande.
- In genere sono donne orgogliose che non mostrano mai segni di debolezza.
- Accettano tutti i compiti che vengono assegnati loro al lavoro, al punto di trovarsi sull’orlo del collasso o di avere una crisi emotiva.
- Sentono che, se chiedono sostegno, verranno considerate deboli e incapaci.
Quali vantaggi offre essere una Superwoman?
Entro un certo limite, essere una Superwoman potrebbe forse presentare alcuni vantaggi, soprattutto grazie ai seguenti fattori:
- La donna si sente forte, dotata di una grande intelligenza.
- È gratificante il fatto che gli altri la elogino per tutte le cose che è in grado di fare.
- Si prova una sensazione piacevole, dovuta alla possibilità di aiutare molte persone.
- Si provano fiducia in se stesse e un forte senso di motivazione.
Naturalmente, anche le persone che si trovano accanto a una donna così si sentono magnificamente. Certo: perché Superwoman, occupandosi di ogni cosa, rende più facile la vita degli altri! Tuttavia, anche questa situazione presenta i suoi svantaggi.
Quali sono gli svantaggi della sindrome di Superwoman?
Se pensate di essere affette dalla sindrome di Superwoman, potreste andare incontro ad alcuni inconvenienti, come:
- Essere a disposizione degli altri vi porta ad abbandonare i vostri interessi.
- Può accadervi di sentirvi svuotate di ogni energia, soprattutto a fine giornata.
- Vi occupate degli altri, ma il tempo che rimane per voi stesse è ben poco.
- Potreste provare rabbia nei confronti di voi stesse, oppure un senso di abbandono.
- Potreste sentirvi frustrate, perché la vostra forza e attenzione sono concentrate sugli altri.
- Vi sentite deluse quando i vostri sforzi non vengono valorizzati.
Come sapere se siete affette dalla sindrome di Superwoman?
Se presentate alcuni dei seguenti sintomi, forse siete state colpite da questa terribile sindrome:
- Stress.
- Difficoltà nel conciliare il sonno.
- Poche occasioni nelle quali riuscite a rilassarvi.
- Mete od obiettivi irrealizzabili o altamente impegnativi.
- Impossibilità a dire no quando vi viene assegnato un compito.
- Ansia dovuta al desiderio di eseguire tutto.
Se riconoscete in voi qualcuna di queste caratteristiche, allora dovete mettervi al lavoro per raggiungere il vostro benessere o, in altre parole, cercare di cambiare questo schema di comportamento nocivo.
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Come si può affrontare questa sindrome?
- Riconoscete di essere umane. La verità è che non siete delle supereroine. Dovete accettare il fatto che, semplicemente, non potete farvi carico di tutto, perché in questo modo correreste il rischio di ammalarvi.
- Dimenticate il vostro impulso che vi spinge a controllare tutto. Per quanto possiate sforzarvi, le cose non andranno sempre come desiderate. Dovete lasciare un po’ di spazio per l’incertezza e per consentire agli eventi di svilupparsi da sé.
- Ricordate che ognuno è responsabile della propria vita. Desiderare di aiutare gli altri è un’ottima cosa, ma se fare tutto per gli altri diventa un atteggiamento nocivo, li state incoraggiando a perdere un’autonomia che difficilmente riusciranno a recuperare nel corso della vita.
- Imparate a delegare. Anche gli altri possono eseguire dei compiti, e possono farlo bene. Non comportatevi come se tutte le altre persone fossero delle incompetenti. Così facendo, limiterete il loro potenziale di crescita.
Seguite questi suggerimenti e vedrete che sarà possibile trovare una maggiore tranquillità. Concentratevi su voi stesse e cominciate a stabilire delle priorità. Vi accorgerete che la vostra vita sarà di gran lunga migliore.
Bibliografia
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