L’applicazione dei corticosteroidi per uso topico nell’ambito del trattamento di una patologia cutanea va gestito con cautela. Si verificano spesso situazioni tra loro opposte, che prendono il nome di corticofobia e tachifilassi.
La corticofobia si deve agli effetti indesiderati di tipo sistemico dei corticosteroidi per uso topico, quali gonfiore, aumento di peso e maggiore rischio di osteoporosi. Ma l’effetto tipico dei corticosteroidi sistemici può manifestarsi a causa di un sovradosaggio a uso topico. E questo vale soprattutto nel caso di corticosteroidi molto potenti o che vengono applicati su superfici estese.
D’altra parte, la tachifilassi è la conseguenza di un sovradosaggio di corticosteroidi. Le persone tendono a eccedere nell’applicazione a causa del sollievo o del benessere che ricevono da questi farmaci, senza tenere conto delle conseguenze a lungo termine.
Effetti indesiderati dovuti all’applicazione di corticosteroidi per uso topico
Bisogna tenere conto degli effetti indesiderati esclusivamente cutanei di un corticosteroide. L’effetto indesiderato più comune è quello dell’atrofia cutanea, soprattutto negli anziani. Tuttavia, possono comparire altri effetti meno frequenti, come le smagliature, l’ipertricosi e la follicolite, o ancora l’acne.
In caso di applicazione di corticosteroidi per uso topico senza alcun miglioramento e nonostante la corretta applicazione sulla base delle indicazioni del medico, bisogna considerare una possibile allergia a questi farmaci. Sarà il medico a determinarlo e a decidere se necessario sospendere l’applicazione.
Quali fattori influiscono sull’assorbimento dei corticosteroidi per uso topico?
Quando applichiamo dei farmaci a uso topico, dobbiamo tenere a mente che l’effetto che ci daranno non dipende solo dal principio attivo. Ci sono anche altri fattori molto importanti che influiscono sul risultato finale del trattamento.
Permeabilità cutanea
Sono diverse le condizioni che influiscono sul grado di permeabilità cutanea. Tra queste troviamo:
- L’età: la pelle è più permeabile nei bambini e negli anziani, per cui a una maggiore permeabilità gli effetti terapeutici come quelli indesiderati si intensificano.
- Localizzazione dell’infezione: l’effetto è diverso a seconda della zona del corpo da trattare. Quelle più permeabili sono le mucose, seguite da palpebre e dal viso in generale.
- Tipo di infezione e stato di salute della pelle: in caso di lesioni acute, come vescicole, calli o lesioni umide, la vascolarizzazione è maggiore, per cui lo sono anche la permeabilità e l’assorbimento.
Eppure, in caso di lesioni croniche la pelle si inspessisce e la sua permeabilità si riduce notevolmente. In casi del genere può essere necessario applicare un corticosteroide topico un po’ più potente.
Quando applichiamo questi farmaci sulla zona interessata, l’assorbimento si riduce. Questo li rende adatti a essere prescritti a donne in gravidanza per brevi periodi di tempo.
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Soluzione di applicazione
Il tipo di preparazione scelta nelle diverse formulazioni deve essere accettabile dal punto di vista cosmetico così da invogliare a completare il trattamento. Ricordiamo, infatti, che i pazienti tendono ad abbandonare i trattamenti a base di corticosteroidi a uso topico.
Le soluzioni e i gel sono indicati in caso di dermatite acuta, con edema e vascolarizzazione. Tuttavia, le emulsioni e le creme, nel caso delle lesioni subacute, sono sufficienti per ottenere l’effetto desiderato. Le pomate e le soluzioni in crema sono indicate nel trattamento delle dermatiti croniche come la xerosi o la lichenificazione.
Vanno bene tutti i tipi di corticosteroidi topici?
Ogni farmaco è composto da un corticosteroide con potenzialità diverse. Il tipo di preparazione verrà scelto sulla base della valutazione dello specialista, poiché variano in quanto a efficacia e effetti indesiderati. Bisogna pertanto sapere quale è adatto in ogni situazione, tenendo conto del tipo di lesione, della sua localizzazione e dell’età del paziente.
Per trattare i disturbi cutanei del viso sono indicati i corticosteroidi a bassa potenza per un massimo di cinque giorni. Se il problema invece interessa il corpo, sono più indicati quelli mediamente forti, per un massimo di dieci giorni.
Non bisogna interrompere il trattamento all’improvviso. Si consiglia di passare a corticosteroidi meno potenti o di alternarli a pomate emollienti, in modo da prevenire fenomeni di ritorno.
I corticosteroidi più leggeri sono tipicamente a più rapido assorbimento da parte delle molecole non tossiche. Di conseguenza, si eviteranno la maggior parte degli effetti indesiderati. Tuttavia, i corticosteroidi leggeri possono risultare pericolosi se utilizzati in trattamenti occlusivi, scatenando reazioni allergiche.
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Scegliere il migliore corticosteroide per uso topico
Quando applichiamo i corticosteroidi per uso topico è importante selezionare la formula galenica in base al tipo di infezione da trattare. Non è lo stesso trattare una patologia acuta e una cronica, né lo è trattare un punto piuttosto che un altro. Un dermatologo saprà indirizzarci sulla giusta scelta in base al nostro caso.
Bibliografia
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