La scadenza dei medicinali è la data fino alla quale si garantisce la stabilità del farmaco nella sua confezione originale, prima che venga aperto o manipolato e conservato in maniera adeguata.
Legalmente, è stato stabilito un limite massimo di scadenza di 5 anni. Tuttavia, potrebbe essere inferiore e in questo caso sarà esplicitamente indicato sulla confezione.
Cos’è la data di scadenza dei medicinali?
La data di scadenza dei medicinali corrisponde al periodo durante il quale il fabbricante assicura, e dimostra con rigorosi studi scientifici, che il prodotto conserverà il 100% dei suoi principi attivi.
Può essere espressa nel formato 00/0000, ovvero, due cifre che indicano il mese e quattro cifre che indicano l’anno, separate da una barra.
La data di scadenza reale è l’ultimo giorno del mese indicato. Si riferisce quindi allo scadere della garanzia di stabilità ed efficacia. Una volta giunta la data di scadenza dei medicinali, le proprietà degli stessi possono risultare alterate.
Da cosa dipende la stabilità di un medicinale?
La stabilità di un medicinale dipende da diversi fattori, tra i quali troviamo:
Temperatura
Uno dei fattori che maggiormente influenza la conservazione di un medicinale è la temperatura. È per questo che si consiglia sempre di conservarli in luoghi freschi e asciutti. Oltre a ciò, è importante accertarsi che non subiscano bruschi cambiamenti di temperatura.
Forma farmaceutica e scadenza dei medicinali
Se la forma farmaceutica è liquida, come le soluzioni, sospensioni o sciroppi, questa sarà meno stabile rispetto alla forma solida. Nel caso delle forme farmaceutiche solide, bisogna prestare attenzione ai cambiamenti in quanto colore e aspetto, segnale della degradazione dell’eccipiente e non del principio attivo.
I farmaci multidose sono quelli che si aprono molte volte per la loro somministrazione, come uno sciroppo o un collirio. Questo potrebbe alterare la stabilità del medicinale e porre potenziali rischi sugli effetti e sulla sicurezza del medicinale.
Una volta aperti, il periodo di validità non viene più determinato dalla data di scadenza, ma viene specificato nel foglietto illustrativo e risulta più breve.
Per ricordarsi quando è stato aperto, è consigliabile scrivere sulla confezione la data nella quale lo avete aperto o ricostituito. In qualunque caso, la cosa migliore è gettare il farmaco restante una volta finito il trattamento.
Se si tratta di collirio e non ha una confezione o non è indicato il tempo valido una volta aperto, si consiglia di conservarlo per non più di 4 settimane.
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Sono efficaci anche dopo la data di scadenza?
Secondo gli esperti, trascorsa la data di scadenza indicata dal laboratorio, i medicinali potrebbero essere ancora efficaci. Tuttavia, rispettandola si ha la certezza che il farmaco non ha perso efficacia e non contiene sostanze potenzialmente tossiche.
Un farmaco scaduto da due mesi non sempre causa effetti indesiderati. Tuttavia, se il medicinale scaduto ha perso la propria efficacia o se è diventato tossico sono due aspetti ben diversi.
Cosa dice la scienza sulla scadenza dei medicinali?
Sono state condotte molte ricerche negli ultimi anni e in diversi paesi per capire la purezza e la potenza dei medicinali superata la data di scadenza. Tuttavia, bisogna dire che i farmaci oggetto di studio si sono mantenuti in condizioni ottime.
I risultati sono stati sorprendenti, un’elevata percentuale aveva conservato almeno il 90% dei suoi principi attivi dopo la data di scadenza, cifra considerata accettabile per gli standard minimi di efficacia o potenza attesa dai ricercatori.
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Come conservare i medicinali
Affinché un farmaco mantenga ottime condizioni di sicurezza ed efficacia fino alla data di scadenza, deve essere correttamente conservato. Seguite queste indicazioni:
- Conservarlo in un luogo fresco, asciutto e privo di cambiamenti termici.
- Non lasciarlo vicino a elettrodomestici. Così eviterete i campi elettromagnetici.
- Lasciarlo nella confezione originale.
- Usare il portapillole solo per pochi giorni.
Conclusioni
Sebbene la maggior parte degli studi afferma che consumare un medicinale scaduto da pochi mesi non rappresenta un rischio reale per la nostra salute, è preferibile evitarne l’assunzione per scongiurare possibili effetti collaterali.
Bibliografia
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