Psicologo e psichiatra: quali sono le differenze?

Le statistiche mondiali sui disturbi mentali sono allarmanti. Psicologo e psichiatra: come possono essere d'aiuto di fronte a questa realtà?

Psicologo e psichiatra: quali sono le differenze?

Si sente spesso dire che le persone che si trovano in uno stato di sofferenza emotiva si rifiutano di chiedere aiuto a uno specialista della salute mentale, che sia psicologo o psichiatra. Queste stesse persone non esiterebbero a chiamare il medico se avvertissero un disturbo fisico.

Secondo i dati dell’OMS 1 persona su 8 nel mondo ha un disturbo di salute mentale.

Nonostante questi dati, c’è una certa riluttanza a cercare aiuto. Quali sono le cause? Esistono miti circa la psicoterapia? Perché esiste tanta disinformazione sul modo in cui lavorano questi operatori?

Non affrontare il problema non lo farà scomparire, anzi.

Sapere cosa fanno gli psicologi e gli psichiatri può aiutarci a essere più tranquilli quando andiamo a fare un consulto. Vediamo di cosa si tratta.

Che cos’è uno psicologo?

Lo psicologo è un professionista della salute mentale laureato in psicologia.

Gli psicologi operano su diversi fronti: si occupano del comportamento, delle emozioni, dei sentimenti e del pensiero. Possono inoltre valutare i processi psicologici di base, come la memoria, il linguaggio e l’attenzione.

L’obiettivo è sempre il benessere, attraverso comportamenti più funzionali e adattivi. Lo psicologo è anche preparato alla somministrazione di test, indagini o qualsiasi altro strumento che gli consenta di orientare le proprie diagnosi o i propri interventi.

Rispetto alla possibilità di intraprendere una psicoterapia, esiste la falsa convinzione che per rivolgersi a uno psicologo si debba avere un problema. Non è necessariamente così, perché si può andare per acquisire una maggiore conoscenza di sé o competenze emotive e sociali. In altre parole, il suo intervento mira al potenziamento, allo sviluppo e la qualità della vita.

Il lavoro dello psicologo è legato sia alla valorizzazione e alla prevenzione, sia alla cura e alla riabilitazione una volta che una malattia o un problema si sono manifestati.

È importante ricordare che la laurea in psicologia non solo consente di praticare la psicologia clinica, ma apre anche una serie di strade in altri settori:

Che cos’è uno psichiatra?

Anche lo psichiatra è un professionista della salute mentale. I suoi studi sono legati al campo della medicina.

La psichiatria si occupa dello studio, della prevenzione, del trattamento e della riabilitazione dei disturbi mentali. Questi includono malattie propriamente psichiatriche e altre patologie mentali.

Anche se possono ricevere una formazione ulteriore e integrare strumenti diversi, gli psichiatri tendono a lavorare con un approccio più biomedico e organico. Ciò non significa che non siano consapevoli del fattore sociale nella malattia. Anche all’interno della psichiatria esistono approcci diversi, come la psichiatria sociale e di comunità.

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3 differenze fondamentali tra psicologi e psichiatri

Sebbene entrambe le professioni siano legate alla salute mentale, presentano differenze in termini di competenze e aree di lavoro. Il loro intervento, per una terapia completa, è complementare.

1. Formazione e studi

Le differenze tra psicologo e psichiatra comprendono gli studi.
Psicologi e psichiatri hanno lauree e studi post-laurea diversi.

Mentre lo psicologo ha una laurea in psicologia, lo psichiatra consegue una laurea in medicina e poi una formazione specifica in psichiatria.

Per diventare psicologi clinici occorre, per prima cosa, ottenere una Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Riabilitazione.

Prima di poter conseguire il titolo di laurea, è necessario completare una serie di stage e tirocini curricolari. Infine lo psicologo dovrà iscriversi all’Albo degli Psicologi.

2. Focus del lavoro

Sebbene dipenda dall’approccio utilizzato, in generale gli psicologi lavorano con i pazienti prendendo in considerazione i dati del contesto sociale, le relazioni personali e familiari, le convinzioni e i pensieri, nonché le emozioni. I problemi che affrontano appartengono a un campo più ampio e utilizzano una varietà di tecniche, come il rilassamento, il gioco di ruolo, le tecniche cognitive, ecc.

Gli psichiatri, invece, concentrano la loro attenzione sugli aspetti fisiologici e chimici del corpo umano. In particolare, il cervello. Per farlo, possono utilizzare i farmaci.

Alcuni temi possono essere affrontati da entrambe le discipline.

Tuttavia, ci sono argomenti specifici che saranno affrontati dalla psicologia e che, in generale, rispondono ad ambiti più quotidiani: orientamento professionale, autostima, conflitti nelle relazioni interpersonali.

3. Prescrizione di psicofarmaci

La differenza tra psicologo e psichiatra comprende i trattamenti.
Mentre gli psichiatri sono autorizzati a prescrivere farmaci, gli psicologi utilizzano altri strumenti terapeutici.

La prescrizione di principi attivi è limitata alla psichiatria.

Anche se sia gli psicologi che gli psichiatri possono fare diagnosi, se si osserva che è necessario iniziare un trattamento con farmaci, lo psicologo deve chiedere al paziente di farsi visitare da uno psichiatra. Sono loro che sono autorizzati a prescrivere psicofarmaci (neurolettici, ansiolitici, antidepressivi, ecc.).

Nonostante alcune differenze, le due professioni possono lavorare in modo complementare nella ricerca del miglioramento del paziente. Alcuni disturbi mostrano progressi più veloci quando vengono affrontati in modo interdisciplinare.

Quando rivolgersi a uno psicologo?

Iniziare una psicoterapia è una decisione molto personale, spesso accompagnata da paure, pregiudizi e imbarazzo, oltre che da miti su cosa significhi andare da uno psicologo. Tuttavia, è importante spronarsi a superare le barriere e a puntare al cambiamento.

Alcune situazioni che possono motivare un consulto psicologico possono essere le seguenti:

  • Quando la persona sente di non riuscire più a far fronte a certi problemi, di aver esaurito le risorse per andare avanti.
  • Se alcuni stati d’animo iniziano a irrompere nella nostra vita quotidiana, rendendo difficile il rendimento al lavoro, in famiglia, con il partner, ecc.
  • Di fronte ad alcune crisi del ciclo di vita o ad altri eventi significativi, come un lutto, un trasloco, un divorzio. Anche in caso di problemi o difficoltà di sviluppo.
  • Per acquisire determinate competenze o migliorare aspetti della personalità, del carattere o del comportamento.
  • Se il medico consiglia di accompagnare un determinato trattamento con la psicoterapia. Attualmente è una pratica incorporata nell’oncologia, come si legge in un articolo pubblicato su Dialogues in Clinical Neuroscience.

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Quando è necessario rivolgersi a uno psichiatra?

Alcune delle situazioni che possono richiedere una visita da uno psichiatra sono le seguenti:

  • In presenza di una malattia mentale, come il disturbo bipolare o la schizofrenia. Allo stesso modo, la cura può essere integrata con la psicoterapia.
  • Quando si sperimentano deliri o allucinazioni.
  • Se raccomandato da un altro professionista della salute come parte del trattamento.

Non rinunciate alla cura della salute mentale

Psicologo e psichiatra sono due figure diverse, ma in grado di collaborare se il caso lo richiede. Entrambi dovrebbero cercare di informare i pazienti sull’ambito di applicazione della loro professione, poiché si tratta di un diritto fondamentale.

Inoltre, si dovrebbe mantenere una comunicazione fluida per la comprensione reciproca, in modo da non fuorviare con indicazioni contraddittorie e garantire che il paziente si senta al sicuro.

Infine, la scelta del professionista è una ricerca. Non sempre ci sentiamo a nostro agio con il primo psicologo o psichiatra che visitiamo. Il legame terapeutico è una costruzione di conoscenza e fiducia che richiede tempo, quindi se non ci sentiamo sufficientemente sereni, è importante non escludere la possibilità di cambiare.

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