Forse anche voi avete provato cosa significa vivere con una falsa compagnia, con una persona che mette al primo posto se stessa, che cerca il proprio tornaconto e che non sempre è sincera e autentica. Sapete, allora, quanto possa fare male.
Le nostre relazioni sociali e affettive a volte non sono come avevamo pensato in un primo momento. Non dobbiamo permettere, però, che un’esperienza negativa ci privi della fiducia negli altri e ci faccia smettere di credere nella sincerità e nella nobiltà d’animo delle persone.
D’altra parte, sappiamo che una delle sensazioni più desolanti è sentirsi soli accanto alla persona che amiamo.
Ecco perché, a volte, si arriva a difendere l’idea che sia “meglio una dignitosa solitudine ad una falsa compagnia”.
Oggi vi invitiamo a riflettere su questa affermazione.
Il dolore di vivere con una falsa compagnia
C’è un aspetto importante da sottolineare: non sempre una coppia è infelice perché uno dei due offre una falsa compagnia o si comporta in modo egoista e limitante.
- Ci sono persone che non sanno amare, non sanno condividere, non capiscono cosa voglia dire prendersi cura della coppia, avere attenzione per i dettagli di un rapporto che va nutrito ogni giorno e fatto di piccole cose.
- Esistono persone con carenze affettive, prive di intelligenza emotiva che, in effetti amano il partner, ma possono offrire solo infelicità, senso di vuoto e, quindi, solitudine.
Questo comportamento ci porta a pensare che l’altro stia offrendo una compagnia falsa quando, in realtà, si tratta di mancanza di maturità affettiva. Non per questo ci fa sentire meno infelici.
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D’altra parte, esistono persone capaci di costruire un rapporto falso che possa soddisfare i propri bisogni, di qualunque natura siano:
- Evitare la solitudine, a qualsiasi costo e con chiunque sia
- Costruire un rapporto per interesse economico o per aspirazione sociale
- Soddisfare il bisogno di sentirsi amati e considerati, senza la minima intenzione di restituire ciò che si riceve
Quand’è così, percepiamo che la nostra vita quotidiana è costellata da continue disparità, che solo metà della coppia investe nel rapporto e si preoccupa, mentre l’altra metà aspetta unicamente di “ricevere”, condannando la relazione ad un inevitabile fallimento.
In questo caso, la cosa migliore è reagire in tempo. Non è sano protrarre una situazione di inutile sofferenza.
Quando diventa chiaro che la situazione non migliorerà e che l’altra persona non intende fare nessun passo verso il cambiamento, è necessario reagire ed allontanarci, se necessario.
È meglio una solitudine integra a falsa una compagnia che ci fa soffrire
Non c’è dubbio: la solitudine sarà sempre preferibile alla compagnia di qualcuno che ferisce la nostra autostima e il nostro equilibrio.
Non abbiate paura della solitudine
Ci sono molte persone che hanno una paura abissale di restare sole. A volte questo timore è legato ad una visione negativa della solitudine, quasi come fosse un fallimento sociale o motivo di vergogna.
- Essere single non significa fallire. Non è indispensabile avere un compagno o una compagna per essere felici o per essere accettati socialmente.
- Se prima di tutto non riusciamo ad essere felici individualmente, sarà difficile poterlo essere in due.
- In realtà, la solitudine è uno stato di pienezza e di equilibrio che ci permettere di crescere come persone, di riorganizzare la nostra vita, e di realizzare molti sogni e obiettivi.
- Non bisogna temere la solitudine; piuttosto dobbiamo temere di passare la nostra vita a fianco una persona che la riempie di amarezza.
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La vita è troppo breve per vivere i sogni degli altri
Ricordiamoci che la cosa più importante nella vita è stare bene con noi stessi, raggiungere la felicità nel modo che più ci piace, da soli o in compagnia.
- Non permettete a nessuno di dirvi come dovete vivere la vostra vita o in che modo essere felici. Vivere è scegliere liberamente, accettare i propri errori e cominciare nuovi progetti.
- Non riponete completamente la vostra felicità nelle mani di qualcun altro. Rendete solida la coppia, fate in modo che sia un lavoro di squadra e non di uno soltanto. Costruite un progetto comune che non impoverisca o ferisca nessuno.
- Se avete la sensazione che la vostra vita sia fondata solo sulle scelte e sulle decisioni di un’altra persona, reagite. Altrimenti, prima o poi, dovrete sperimentare la frustrazione e l’infelicità.
La vita è troppo breve per vivere i sogni degli altri e per lasciare in un angolo i nostri.