Un problema all’intestino non si manifesta sempre attraverso i soliti sintomi che tutti conosciamo, come ad esempio la stitichezza. A volte, non siamo consapevoli delle numerose funzioni che svolge l’intestino, un organo essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo.
Grazie ad esso, possiamo assorbire i nutrienti degli alimenti che ingeriamo, otteniamo minerali, acqua e vitamine, inoltre svolge un ruolo importantissimo all’interno del sistema immunitario.
La flora batterica che riveste le pareti dell’intestino è fondamentale per la nostra salute, per affrontare molteplici malattie e garantirci quell’equilibrio interiore che ci consente di godere di una buona qualità di vita.
Va anche ricordato che l’intestino è diviso in vari segmenti, tra i quali il colon.
Risulta chiaro, quindi, che mantenere l’intestino in forma equivale a mantenere il benessere generale del nostro corpo, un fatto che dovremmo tenere sempre a mente.
È necessario prestare attenzione ai sintomi secondari su cui talvolta sorvoliamo e che, invece, possono essere il campanello d’allarme di un problema all’intestino.
Nell’articolo di oggi ve ne vogliamo presentare alcuni: siamo sicuri che vi sarà di grande aiuto scoprirli e imparare a riconoscerli per sapere se avete un problema all’intestino.
1. Ossa deboli
Immaginiamo che, durante un’innocua passeggiata in montagna con gli amici, inciampiamo su un sasso e ci rompiamo un’anca o il femore.
- Questo episodio può essere dovuto, senza dubbio, a due fattori: alla posizione del sasso o ad una classica osteoporosi, patologia molto diffusa tra le donne.
- A questo punto, immaginiamo di romperci un polso, una spalla o una tibia il mese successivo. Non si tratta più di una casualità, ma di un problema di cui è necessario scoprire le cause.
- A volte il problema risiede nella sovrapproduzione di acido da parte dello stomaco. Ciò impedisce il corretto assorbimento di minerali importanti, come il calcio e il magnesio.
- Un ulteriore aspetto essenziale ha a che fare con la vitamina k, prodotta dall’intestino.
Se quest’ultimo non è in ottime condizioni e non funziona correttamente, potremmo soffrire le conseguenze di un deficit di tale vitamina, fondamentale per mantenere le ossa forti e sane.
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2. Quando l’ansia e la stanchezza ci assalgono
Quando il microbiota umano o la flora batterica intestinale sono alterati, questo squilibrio si ripercuote prima di tutto sul nostro stato d’animo.
Questo è dovuto alla presenza di un nervo che collega cervello e intestino e al fatto che il segnale circola in entrambe le direzioni tra i due organi.
Se consumiamo un eccesso di grassi saturi, questi attaccano la flora microbica, scatenando sintomi emotivi ben precisi.
Per evitare questo problema, è necessario correggere l’alimentazione e stabilire abitudini alimentari più sane per evitare alcun problema all’intestino:
- Mangiare più frutta e verdura fresche.
- Bere acqua in abbondanza.
- Assumere kefir: un alimento meraviglioso per prenderci cura della flora batterica.
3. Prurito cutaneo e problema all’intestino: un legame insospettabile
Si tratta di un sintomo piuttosto curioso e difficile da mettere in relazione con l’intestino. Quando compare il prurito, infatti, siamo più propensi a pensare subito ad una reazione allergica piuttosto che ad un disturbo gastrico.
- Se il nostro problema, ad esempio, è l’intestino permeabile, le particelle degli alimenti che non digeriamo in modo adeguato entrano nel flusso sanguigno.
- In questo caso, quindi, le scorie in eccesso finiscono per intossicare l’organismo. Il sistema immunitario reagisce a questa condizione in modo esagerato: con prurito, infiammazione, gonfiore…
Se notiamo questi sintomi, sarà opportuno consultare subito il nostro medico di famiglia.
4. Unghie fragili
Avere unghie fragili che si rompono facilmente può essere un evidente segnale di un cattivo assorbimento dei nutrienti che compongono la nostra alimentazione.
Si sente spesso dire che “siamo ciò che mangiamo”. Noi preferiamo sottolineare, piuttosto, che “siamo ciò che il nostro intestino assorbe”.
Se l’intestino non lavora bene, se la flora batterica è scarsa o in cattivo stato, l’organismo non sarà in grado di digerire e metabolizzare correttamente gli alimenti. Risulterà impossibile assorbire le vitamine e i minerali che rafforzano le unghie e la salute del corpo in generale.
5. Ventre gonfio
A volte capita di guardarci allo specchio e di chiederci, davanti ad una pancia un po’ troppo voluminosa, come mai siamo ingrassati in così poco tempo.
- Niente panico, esiste una spiegazione. Questo gonfiore addominale non è dovuto alla presenza di grasso, bensì di aria che si accumula nell’intestino, sintomo chiaro di una disfunzione di quest’organo.
- La radice del problema, nonostante tutto, non sempre risiede nell’assunzione di cibi che contengono gas. Spesso, infatti, si tratta di una reazione dovuta ad un’allergia o ad un’intolleranza alimentare.
Teniamo poi in considerazione che i latticini, per fare un esempio, molto spesso sono tra gli allergeni più diffusi della nostra alimentazione.
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6. Feci bianche
La comparsa di feci bianche non è un sintomo da prendere alla leggera e può significare un problema all’intestino. Nel caso in cui dovessimo notare che le nostre feci presentano questo colore, è necessario segnalarlo subito al medico.
- Molto probabilmente sono conseguenza della sindrome dell’intestino irritabile (a volte chiamato più semplicemente colite), fenomeno spesso accompagnato anche da episodi di diarrea.
- Anche le alterazioni all’interno della flora batterica e le infiammazioni intestinali possono portare alla comparsa delle feci bianche. Queste potrebbero essere legate ad un problema epatico di maggiore gravità, il quale richiederà sicuramente un trattamento più specifico.
In conclusione, possiamo dire che si tratta di sintomi ben precisi che difficilmente avremmo messo in relazione con il funzionamento dell’intestino e che, invece, potrebbero avere molto a che fare con quest’organo fondamentale.
Ovviamente, dinanzi a qualsiasi dubbio, è sempre conveniente consultare un buon professionista. Soltanto un medico può offrirci una diagnosi corretta e i relativi trattamenti da seguire.
In ogni caso, citando di nuovo il leitmotiv del “siamo ciò che mangiamo”, perché non prenderci cura di noi attraverso quello che portiamo a tavola?
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