Considerato che qualunque momento è buono per mettere in pratica tutte le strategie possibili per smettere di fumare, in questo articolo ve ne proponiamo alcune che possono rivelarsi utili allo scopo.
La prima cosa da fare è convincersi quanto prima dell’importanza di abbandonare un’abitudine così nociva, sia nel breve che nel lungo termine.
Probabilmente qualcuno di voi sarà già un esperto della materia e avrà smesso di credere nei metodi risolutivi, presentati spesso come “l’unico in grado di farvi smettere“, ma che su di voi non hanno funzionato.
Il fatto è che per le dipendenze non esiste una ricetta magica, un metodo che funzioni sempre e con tutti.
Ogni individuo ha caratteristiche e abitudini proprie; per cui è necessario trovare la soluzione a lui più confacente. Ovvero, trovare l’approccio che meglio si adatta meglio alle sue necessità.
Deve essere molto chiaro un altro concetto: smettere di fumare richiede forza di volontà e impegno, tuttavia, possiamo avvalerci di una serie di utili strategie per smettere di fumare, come quelle che vi proponiamo in questo articolo.
Strategie per smettere di fumare che funzionano davvero
La persona che decide di smettere definitivamente di fumare, tende a passare attraverso tre fasi:
- Preparatoria: la prima fase nella quale stabilisce un fermo proposito.
- Abbandono del vizio: momento in cui l’astinenza causa malessere, induce a vacillare e spinge a riprendere l’abitudine. Si tratta di una fase particolarmente critica.
- Mantenimento: una fase importantissima, in quanto permette di consolidare il nuovo stile di vita e di non ricadere nel vizio.
Con questo in mente, si può sapere meglio cosa aspettarsi a ogni fase e di cosa abbiamo bisogno.
1. Strategie psicologiche per smettere di fumare nella fase preparatoria
Fumare è un gesto che include fattori sociali, variabili psicologiche e, soprattutto, una dipendenza fisica dalla nicotina. Perciò, quali sono le principali implicazioni della fase preparatoria?
Ridurre i fattori sociali e di disponibilità
1. In primo luogo è utile stilare una lista delle situazioni o dei momenti della giornata in cui il bisogno di avere una sigaretta tra le dita si fa più intenso. Ad esempio: al risveglio, dopo il caffè, nella pausa dal lavoro, quando siamo in compagnia degli amici o quando siamo nervosi.
Ridurre i fattori psicologici
3. Un’efficace strategia psicologica è quella di considerarsi da subito “non fumatori“.
4. Invece di comunicare a tutti che state cercando di smettere di fumare, facciamoci coraggio: affermiamo di aver smesso.
5. Focalizzando l’attenzione sul processo in corso (sto smettendo) potrebbero affacciarsi ripensamenti, momenti di crisi; meglio visualizzarci come vorremmo essere: non fumatori.
Leggete anche: Qual è il momento migliore per smettere di fumare?
2. Strategie psicologiche per smettere di fumare nella fase di abbandono
Eccoci nella fase critica. Probabilmente siete pienamente convinti della necessità di smettere di fumare, ma la dipendenza psicologica e fisiologica sono così forti da mettervi in seria difficoltà. Per tale ragione, vi diamo qualche suggerimento.
Controllo dei fattori sociali e della disponibilità
6. Alcuni ambienti o abitudini risvegliano in modo automatico il bisogno di fumare: il bar preferito, la palestra, il locale in cui incontriamo gli amici.
7. Questo è il momento giusto per cambiare ambienti, amicizie e creare nuove abitudini.
8. È l’occasione per offrire nuovi stimoli al cervello attraverso i quali sviare l’attenzione. In tal senso si rivela efficace intraprendere attività e interessi più sani come lo sport, il ballo, la pittura, la musica o la partecipazione a eventi culturali.
Controllo dei fattori psicologici
9. Imparate a identificare le situazioni di rischio e ad adottare delle auto-istruzioni a contenuto positivo per affrontare i momenti di crisi.
10. Allo stesso tempo, percepirsi come una persona risoluta, dotata di grande forza di volontà, favorisce un atteggiamento più positivo e alimenta l’autostima.
Ridurre la dipendenza da nicotina
11. Un consiglio utile in questa fase è quello di passare in modo graduale dalla vostra solita marca di sigarette a un tipo che contenga meno nicotina.
Leggete anche: 4 regole alimentari per chi smette di fumare
3. Strategie psicologiche per smettere di fumare nella fase di mantenimento
Ce l’abbiamo fatta… almeno per il momento. Dato che nonostante non si fumi da diversi mesi, il rischio della ricaduta è sempre possibile.
La voglia di fumare è ancora presente ed è persino possibile che si ripresentino i sintomi associati all’assuefazione, come mal di testa, irritabilità e ansia.
Per tale ragione è importante non abbassare la guardia, mantenendo fede alle abitudini che abbiamo instaurato e tenendo sotto controllo i fattori psicologici e la disponibilità.
I seguenti sono i consigli più indicati per questa fase.
12. Non perdete mai di vista il “perché”, ovvero i motivi che vi hanno fatto decidere di smettere di fumare.
13. Dare valore allo sforzo impiegato, rafforza la motivazione a continuare e a non ricadere.
14. Continuare a svolgere le attività che ci hanno aiutato a smettere di fumare contribuisce a rafforzare il benessere generale.
15. Condividere le strategie per smettere di fumare a chi deve ancora iniziare tutto il processo. Questo è un modo per rafforzare l’obiettivo raggiunto e sentirsi orgogliosi dei risultati ottenuti.
Cosa si può imparare da queste strategie?
Questo elenco comprende alcune linee guida che possono rivelarsi utili ad abbandonare definitivamente il fumo.
L’intenzione è quella di adattare tali soluzioni alle nostre necessità individuali. In modo tale, da integrarle meglio nella nostra quotidianità.
Di fatto, queste semplici raccomandazioni per una migliore qualità della vita, sono alla portata di tutti.
Bibliografia
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