L’infezione da papilloma virus umano (HPV) è una delle malattie sessualmente trasmissibili più comuni. Questo virus appartiene alla famiglia papillomaviridae e chiunque può contrarlo in qualunque momento della propria vita sessuale.
Sebbene nella maggior parte dei casi sia asintomatico e inoffensivo, i problemi di cui è responsabile a lungo termine possono essere gravi, se non si interviene in tempo.
Approfondiamo il tema.
Quanti tipi di papilloma virus umano esistono?
Ad oggi, si conoscono oltre 200 tipi di papilloma virus umano. La maggior parte di essi viene trasmesso facilmente attraverso il contatto sessuale.
Dal momento che ne esiste una tale quantità, è stato necessario fare una classificazione che si basa soprattutto sul loro potenziale di insorgenza del cancro. Secondo il report pubblicato sul American Cancer Society, in questo gruppo rientrano i tipi di VHP da rischio basso a elevato.
Quelli a basso rischio non sono responsabili del cancro, ma quelli ad alto rischio, come quelli di tipo 16 e 18 di HPV potrebbero esserlo.
Chi colpisce e come si contrae il papilloma virus umano?
L’HPV è così comune che la maggior parte della popolazione lo ha contratto almeno una volta. Da una parte, le verruche plantari e sulle dita e sui palmi delle mani, ad esempio, sono uno dei segni più comuni dell’infezione e molto diffuse tra i bambini, oltre a essere associate ad ambienti umidi come piscine, spogliatoi, e così via.
Dall’altro lato, le infezioni genitali e orofaringee si diffondono principalmente per via sessuale. Di fatto, il papilloma virus umano è considerato la più comune infezione sessualmente trasmissibile degli ultimi tempi.
Consultate questo articolo: 6 sintomi del tumore del collo dell’utero da conoscere
Sintomi dell’HPV
Secondo quanto esposto dagli esperti della Mayo Clinic, i principali sintomi sono i seguenti:
1. Infezioni cutanee
L’infezione del tessuto cutaneo causata dal papilloma virus umano provoca la comparsa di verruche. La zona del corpo in cui compaiono dipende dal tipo di papilloma virus umano.
Sono di colore grigiastro o bianco sporco, spesso con punti neri visibili all’interno. Questi puntini neri sono il virus attivo.
Verruca comune
Appare soprattutto nelle dita e nei palmi delle mani, ma può diffondersi anche a gomiti, ginocchia e così via.
Si diffonde attraverso il contatto diretto con la lesione, pertanto dobbiamo prestare particolare attenzione ai bambini che si mordono le unghie o la pelle intorno alla verruca. Di solito sono indolori e sono causate dai papilloma virus umano 2 e 7.
Verruca plantare (“occhio di pernice”)
Compare sulla pianta del piede. Questo tipo di verruca è per lo più correlato a piscine, docce, spogliatoi, e così via. Per via della loro posizione, possono essere molto dolorose. Sono causate soprattutto dai papilloma virus umano 1, 2, 4, 27 e 57.
Verruche a mosaico
Le verruche a mosaico sono caratterizzate da un insieme di verruche fuse tra loro, più superficiali e poco dolorose. Compaiono sulla pianta del piede a causa dell’infezione del papilloma virus umano 3.
Epidermodisplasia verruciforme
Si tratta di un’anomalia genetica. Il sistema immunitario non riesce a combattere né controllare le infezioni causate dal virus del papilloma.
Il risultato è la comparsa abbondante di lesioni pigmentate (macule) e lesioni con aspetto di bolle (papule). Si diffondono con maggiore frequenza nelle dita e nei palmi delle mani. Sono causate dai papilloma virus umano 5 e 8.
2. Infezioni della mucosa non genitale
In questo caso la trasmissione, in un gran numero di casi, avviene per via sessuale, in particolare il sesso orale. Di fatto alcuni autori ritengono che la principale via di contagio avvenga in particolare mediante il sesso orale.
Papilloma orale o faringeo
Il virus è responsabile anche dello sviluppo di lesioni nella mucosa orale e faringea. Sono lesioni ruvide, con aspetto di bolle e un colore sporco.
Alcuni virus sono detti “ad alto rischio”, ovvero quelli che possono scatenare l’insorgenza del cancro. Questo si verifica soprattutto sulla parte posteriore della lingua, nelle tonsille o all’inizio della gola.
3. Infezioni della mucosa genitale
In alcuni casi l’infezione può causare la comparsa di verruche genitali. Ciò è collegato ai tipi 6 e 11. Si tratta di lesioni fastidiose, ma indolori e non cancerogene.
Il problema, però, riguarda i tipi ad alto rischio: il 16 e il 18. Anche se sono i due più spesso associati al cancro, ce ne sono circa una dozzina. Il più noto è il tumore al collo dell’utero, ma il carcinoma può verificarsi anche nella vagina, nella vulva e nel pene.
Diagnosi
- Pap test. Viene impiegato nella diagnosi di tumore al collo dell’utero. Si tratta di una citologia vaginale che permette di rilevare le cellule precancerose dopo aver analizzato il campione in laboratorio.
- Test HPV. Si basa su tecniche di biologia molecolare per poter rilevare il DNA del virus. Questo test viene utilizzato per determinare se una persona è affetta o meno da un tipo ad alto rischio.
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Prevenzione
- Vaccinazione. Attualmente la campagna di vaccinazione si rivolge a ragazze a partire dai 12-13 anni. Il vaccino protegge contro i tipi di virus ad alto rischio.
- Metodi contraccettivi di barriera. Il preservativo maschile e femminile, sebbene non protegga al 100% dall’infezione, può aiutare a prevenire il contagio.
Che fare se ho l’HPV?
Il ginecologo o l’urologo potrebbero prescrivere nel vostro caso la crioterapia. Questa tecnica consiste nell’applicazione di azoto liquido sulla zona interessata. Dopo l’applicazione si consiglia di utilizzare cerotti o gocce di acido salicilico sulle lesioni, fino a completa guarigione.
Secondo il Dr. Sheldon Morris, “le verruche sui genitali esterni possono essere eliminate con il laser, mediante l’applicazione dell’elettrocauterizzazione (un bruciatura elettrica circoscritta), con la terapia del freddo (crioterapia) o mediante chirurgia”.
Tuttavia è necessario consultare sempre il medico specialista, l’unico in grado di diagnosticare e prescrivere la terapia più adatta per trattare il caso di ogni paziente.
Bibliografia
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- Zaldívar, G., Martín- Molina, F., Sosa-Ferreyra, C. F., Ávila-Morales, J., Lloret-Rivas, M., Román-Lara, M., & Vega-Malagón, G. (2012). Cáncer cérvicouterino y virus del papiloma humano. Revista Chilena de Obstetricia y Ginecología, 77(4), 315–321. https://doi.org/10.4067/S0717-75262012000400014
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- Clínica Mayo. https://www.mayoclinic.org/es-es/diseases-conditions/hpv-infection/symptoms-causes/syc-20351596
- American Cancer Society. https://www.cancer.org/es/cancer/causas-del-cancer/agentes-infecciosos/vph/vph-y-cancer.html