Coronavirus e diabete: cosa fare?

I pazienti affetti da diabete, così come altri gruppi a rischio, devono attuare le misure preventive adatte all'attuale situazione dovuta al coronavirus. In questo articolo vogliamo condividere alcune raccomandazioni generiche.

Cura dei pazienti anziani

A causa dell’allarme provocato dal coronavirus molti pazienti affetti da diabete e chi si prende cura di loro hanno dovuto adottare apposite misure di prevenzione. La pandemia da COVID-19 è recente e ci sono molte incognite sul modo in cui si muove. Oggi vi diciamo cosa fare in caso di coronavirus e diabete. 

Finora non disponiamo di informazioni esatte su alcuni aspetti, come la diffusione del virus, il suo raggio di azione, la sua fisiopatologia. Tuttavia, siamo riusciti a individuare determinate categorie a rischio, come gli anziani, le persone immunodepresse e i diabetici.

Sebbene il coronavirus (che causa l’infezione da COVID-19) sia un patogeno che non provoca un elevato tasso di mortalità in condizioni normali, le categorie menzionate tendono a presentare gravi complicazioni e ad affrontare risvolti fatali. In questa sede vogliamo sottolineare un caso in particolare, ovvero quando sono contemporaneamente presenti coronavirus e diabete.

Nel seguente spazio spieghiamo come adottare efficienti strategie di prevenzione nel caso in cui si soffra di diabete e diamo alcuni consigli alimentari che possono essere utili per tutelare la salute di queste persone.

Prevenzione del coronavirus

Lavarsi le mani
Una delle misure da adottare per prevenire il coronavirus è lavare correttamente le mani.

I pazienti affetti da diabete, come chiunque altro, devono intensificare l’igiene delle mani come metodo di prevenzione del coronavirus. Nonostante il virus possa rimanere attivo su alcune superfici, secondo gli esperti è sensibili al sapone, all’acqua e all’alcol.

Per questo motivo, lavarsi le mani spesso e disinfettare gli oggetti che tocchiamo spesso -tra cui i cellulari- sembra essere fondamentale. Oltretutto, si consiglia di non uscire di casa per evitare il contatto con altre persone.

Una distanza di 2 metri tra le persone dovrebbe essere sufficiente a evitare la propagazione del virus, che parte dalle gocce di saliva emesse mentre si parla.

Non esistono indizi tali da far pesare che gli alimenti possano essere un vettore di contagio. Eppure si consiglia di cuocere del tutto la pietanza per evitare possibili rischi.

Leggete anche: Gli alimenti che contengono più tossine

Coronavirus e diabete: come intervenire?

Recarsi in ospedale non è una buona idea, se non in presenza di un grave quadro sintomatologico. Per questo motivo, la soluzione migliore è avere a portata di mano i numeri di telefono dei servizi medici.

È oltretutto fondamentale conservare in dispensa prodotti alimentari tali da soddisfare il fabbisogno di tutti gli inquilini nel periodo di isolamento domiciliare e fino a quando il periodo di contagio del virus non sarà terminato. È altrettanto necessario poter contare su strumenti di controllo della glicemia, così come su medicinali adatti a regolare questo parametro.

Nel caso in cui un diabetico contragga la malattia, si consiglia di mettersi subito in contatto con il personale sanitario per sapere con esattezza quanto spesso bisogna controllare i valori della glicemia. È bene sottolineare che non va sospeso alcun farmaco, a meno che non sia il medico a indicarlo.

Secondo alcuni esperti, i FANS potrebbero complicare il decorso della malattia, ma non esistono studi scientifici in merito tali da provare la veridicità di questa affermazione. In ogni caso, è meglio evitare l’automedicazione e seguire passo dopo passo i consigli degli esperti.

Alimentazione contro l’infiammazione e il coronavirus

Frutta e verdura in caso di coronavirus e diabete
Determinati alimenti previsti nel quadro di una dieta sana e bilanciata possono apportare benefici ai pazienti affetti da diabete.

Il coronavirus causa una polmonite che può danneggiare la vita dell’individuo. Per questo motivo l’alimentazione avrà sempre lo scopo di ridurre l’infiammazione. Le prove scientifiche hanno stabilito che determinati alimenti, come l’aglio o le verdure crocifere, presentano caratteristiche antinfiammatorie. Alla luce di ciò, se ne consiglia il consumo in situazioni simili.

Studi recenti suggeriscono che la curcuma può contribuire a prevenire e a migliorare le condizioni di alcune patologie polmonari. Grazie alla sua capacità antiossidante e antinfiammatoria, infatti, diventa un grande alleato nella lotta alla malattia.

Potrebbe interessarvi sapere anche: Prevenire il contagio da coronavirus

Diabete e coronavirus: raccomandazioni conclusive

Visti i pochi dati a disposizione della sanità su questo virus, è fondamentale sottolineare l’estrema importanza che assume la prevenzione in caso di pregresse condizioni di diabete o di altre patologie. È necessario mantenere più possibile la giusta igiene per evitare il contagio, e non uscire di casa, salvo per cause di forza maggiore.

Le persone che appartengono a categorie a rischio corrono un rischio maggiore di andare incontro a gravi complicazioni. In seguito a ciò, devono avere ben chiaro come agire nel caso in cui iniziassero a manifestare sintomi della malattia. Seguire precisi consigli alimentari potrebbe aiutare a migliorare i sintomi, sebbene non esistano studi specifici in merito poiché si tratta di una patologia estremamente recente.

Per concludere, dobbiamo sottolineare che è fondamentale prevenire il collasso del sistema sanitario. A questo scopo, non ci si deve recare in ospedale se non in casi di estrema necessità. Bisogna avvisare le autorità competenti nel caso si iniziassero a notare sintomi o se si sospetta di aver contratto la malattia.

Bibliografia

Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.

  • Lelli D., Sahebkar A., Johnston TP., Pedone C., Curcumin use in pulmonary diseases: state of the art and future perspectives. Pharmacol Res, 2017. 115: 133-148.
  • Xu C., Mathews AE., Rodrigues C., Eudy BJ., et al., Aged garlic extract supplementation modifies inflammation and immunity of adults with obesity: a randomized, doublé blind, pacebo controlled clinical trial. Clin Nutr ESPEN, 2018. 24: 148-155.
  • Wu Z., McGoogan JM., Characteristics of and important lessons from the coronavirus disease 2019 (COVID-19) outbreak in China: summary of a report of 72314 cases from the chinese center for disease control and prevention. JAMA, 2020.
Torna in alto