Per leggere correttamente il prospetto di un medicinale, e conoscere così le sue proprietà e gli effetti che innesca nell’organismo, è fondamentale capire le differenze tra farmacocinetica e farmacodinamica. Entrambi i termini appartengono a una scienza più ampia: la farmacologia.
La farmacologia studia le varie droghe, ovvero quelle sostanze chimiche che in un modo o in un altro possono alterare i processi biochimici e fisiologici del corpo umano. Le droghe contenute nei farmaci vengono utilizzate a scopo terapeutico o preventivo.
A tal proposito, la farmacocinetica è lo studio di come il corpo assorbe, distribuisce, metabolizza ed escreta qualsiasi medicinale. D’altra parte, la farmacodinamica è lo studio dei meccanismi e degli effetti che produce un medicinale una volta somministrato.
Caratteristiche della farmacocinetica
Come già spiegato, la farmacocinetica è una parte della farmacologia. Ovvero, studia i diversi processi che subisce il farmaco una volta somministrato. In questo modo, possiamo dire che studia i cambiamenti che l’organismo provoca al medicinale. Le fasi sulle quali si concentra la farmacocinetica sono conosciuti con l’acronimo LADME:
- Liberazione
- Assorbimento
- Distribuzione
- Metabolismo
- Escrezione
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Liberazione e assorbimento
I principi attivi vengono formulati insieme ad altri componenti che favoriscono precise proprietà farmacocinetiche. Per questo, affinché l’effetto di un principio attivo si verifichi è necessario che si liberi dalla sua formulazione.
Una volta liberato, inizia il processo di assorbimento. Tramite questo meccanismo, il principio attivo raggiunge il sangue così da distribuirsi in tutto l’organismo e raggiungere i diversi organi.
Distribuzione
Quando il principio attivo raggiunge il flusso sanguigno e il cuore pompa il sangue, viene distribuito in tutto il corpo. Il modo in cui il medicinale si distribuisce può essere:
- In forma libera
- Associata a proteine plasmatiche: molti medicinali necessitano di unirsi a proteine del sangue per essere trasportati. In un secondo momento, potranno esercitare il loro effetto.
Nella fase di distribuzione si parla di “biodisponibilità”, termine con cui si intende la quantità di principio attivo che raggiunge la circolazione sanguigna dopo la somministrazione. In questo modo, un medicinale con una biodisponibilità del 20% rende disponibili 20 milligrammi ogni 100 prelevati per innescare l’effetto.
Metabolismo ed escrezione
Il metabolismo è l’insieme di reazioni chimiche alle quali viene sottoposto un medicinale con il fine di renderlo più solubile in acqua e facilitarne l’escrezione. L’organo che normalmente si occupa del metabolismo è il fegato.
Una volta metabolizzato, e quindi aver subito le trasformazioni chimiche pertinenti, il principio attivo potrà essere eliminato tramite diverse strade di escrezione. La via principale di escrezione dei medicinali è quella renale, ovvero attraverso i reni sotto forma di urina.
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Caratteristiche della farmacodinamica
È facile notare che sono molteplici le differenze tra farmacocinetica e farmacodinamica. Al contrario della prima, la farmacocinetica studia i cambiamenti che il principio attivo produce nell’organismo, non il contrario. Nella farmacocinetica si studiano il risultato, l’intensità e la durata dell’effetto del principio attivo. Inoltre si valuta la reazione tra il farmaco e il suo luogo di azione.
Affinché un principio attivo possa scatenare gli effetti desiderati, deve unirsi a un luogo di azione. Normalmente questo luogo di azione sono proteine chiamate recettori, che si trovano nelle pareti cellulari. Attivandosi innescano una via di segnalazione che termina con una risposta biologica.
D’altra parte, è anche importante capire cos’è il meccanismo di azione dei medicinali. Questo fa riferimento al modo in cui i farmaci innescano l’effetto nell’organismo quando il principio attivo entra in contatto con i recettori cellulari.
Farmacocinetica e farmacodinamica: conclusioni
Le differenze tra farmacocinetica e farmacodinamica sono piuttosto chiare se abbiamo chiari i vari concetti. Al contrario, sarà normale confondere entrambi i termini e risulta complicata la comprensione di molti prospetti.
Potete consultare il medico o il farmacista i diversi meccanismi descritti in questo articolo. La combinazione di farmacocinetica e farmacodinamica è ciò che, infine, genera l’effetto terapeutico o preventivo dei farmaci.
Bibliografia
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