Tipologie di gravidanza: quali sono?

Sapere di essere incinte è una benedizione, ma la prima cosa che la donna deve conoscere è il tipo di gravidanza che sta affrontando. Saperlo sarà determinante per capire se creare una nuova vita sia fattibile oppure no.
Tipologie di gravidanza: quali sono?

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Quando una donna riceve la bella notizia di essere incinta si scatenano in lei un turbinio di emozioni, paure, dubbi e ormoni. Ogni visita di controllo medico sfocia in mille domande per sapere se la gravidanza si sta sviluppando nel modo corretto o meno. Tuttavia, la prima cosa che la futura madre deve sapere è quale delle tipologie di gravidanza possibili la riguarda.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute, la gravidanza è la parte del processo di riproduzione umana che inizia quando viene impiantato l’ovulo fecondato nell’utero e che si conclude con il parto.

Ogni donna ha il proprio modo di vivere la gravidanza, e alcuni sono più complicati di altri. Non è detto neanche che due gravidanze per la stessa donna saranno uguali.

Tuttavia, sapevate che dal punto di vista medico esistono tre tipologie di gravidanza? Questa classifica ha a che fare con il modo in cui avviene l’impianto dell’embrione nell’ovulo fecondato.

Vi invitiamo a scoprirle con noi!

Tipologie di gravidanza

1. Gravidanza intrauterina

Gravidanza intrauterina

Si verifica quando l’ovulo fecondato si impianta correttamente all’interno dell’utero e si sviluppa normalmente, senza alcuna anomalia.

La gravidanza intrauterina è quella vissuta dalla maggior parte delle donne. Dura circa 40-42 settimane, dal primo giorno dell’ultima mestruazione o 38 settimane circa dalla fecondazione dell’ovulo.

Quando l’ovulo viene fecondato, la placenta si sviluppa. E grazie al cordone ombelicale il futuro bebè riceve tutti i nutrienti di cui ha bisogno per crescere.

In base alle condizioni o ai fattori che incidono sulla salute della donna al momento di rimanere incinta, si può parlare di gravidanza a basso rischio o ad alto rischio.

  • Gravidanza a basso rischio

È la gravidanza sotto controllo di una donna in buona salute. Riguarda perlopiù le donne tra i 19 e i 35 anni. Non ci sono malattie che mettano a rischio la vita della madre o lo sviluppo del feto.

  • Gravidanza ad alto rischio

Si verifica quando la gravidanza non è sotto controllo. Interessa le donne con meno di 18 anni (gravidanza precoce) o con più di 35 anni (gravidanza tardiva), come riportato in uno studio realizzato dalla Universidad de Valparaiso (Cile).

Inoltre, si verifica quando la donna inizia a soffrire di malattie come diabete, cardiopatie o pielonefrite (malattia renale).

Ma anche quando la donna entra a contatto con malattie come rosolia, toxoplasmosi, sifilide, virus da immunodeficienza acquisita o virus del papilloma umano.

Le gravidanze ad alto rischio possono concludersi in modo positivo, senza mettere a rischio la salute della donna o il corretto sviluppo del feto, ma è fondamentale che entrambi vengano sottoposti ad un adeguato controllo medico.

In tal senso, c’è una classificazione medica, nel caso in cui la notizia della gravidanza sia accompagnata dalla frase: “non è solo uno..sono due”, che è la seguente:

  • Gemelli dizigoti (o, semplicemente, gemelli)

Ogni zigote darà origine a una placenta e a una borsa amniotica indipendente. Ci saranno, quindi, due placente e due borse amniotiche.

  • Gemelli monozigoti (gemelli identici)

Nella maggior parte dei casi a dividersi è l’embrione, ma non la placenta. Richiede controlli più approfonditi (ecografie mensili per quasi tutta la gestazione), visto che c’è una sola placenta che alimenta i due feti.

2. Tipologie di gravidanza: ectopica

Gravidanza ectopica

Questo è un altro tipo di gravidanza, conosciuta anche come gravidanza extrauterina.

Si presenta a causa di una complicazione verificatasi durante la risalita dell’embrione lungo le tube di Falloppio e che non riescono a raggiungere l’utero. L’embrione si impianta in un punto non adatto, che non ne permette il corretto sviluppo, così come afferma questo studio realizzato dalla Pontificia Universidad Católica del Cile.

La gravidanza ectopica è molto rischiosa per la vita della madre e non offre alcuna possibilità per il feto. Tra le tipologie di gravidanza, questa solitamente non supera il primo trimestre. La donna inizia a sanguinare e a sentire forti dolori tra la sesta e la settima settimana.

In caso non si verifichi un aborto spontaneo, il medico tende a raccomandare un’interruzione chirurgica o con determinati farmaci chemioterapici, in modo da salvare la vita della donna.

Bisogna dire che aver avuto una gravidanza ectopica non rende la donna incapace di avere una successiva gravidanza intrauterina. Tuttavia, in questo caso bisognerà sottoporsi a un adeguato controllo medico per gestire una normale gravidanza.

In base al punto in cui l’impianto dell’embrione si verificherà, si presenteranno diversi tipi di gravidanze ectopiche:

  • Tubarica o ampollare

L’embrione si annida nelle tube di Falloppio e produce una infiammazione e un’ostruzione tubarica.

  • Istmica

L’impianto dell’embrione ha luogo nell’istmo, alla fine della tuba di Falloppio.

  • Ovarica

L’embrione si impianta nell’ovaio e può essere confusa con una cisti.

  • Cervicale

La fecondazione ha luogo nel collo uterino o nella cervice.

  • Addominale

L’embrione si impianta in una cavità peritoneale. Questo tipo di gravidanza è davvero poco comune.

  • Intramurale

Ubicata nel miometrio, lo strato muscolare interno dell’utero. È il tipo di gravidanza più rara.

Leggete anche questo articolo: Linea alba: segno distintivo della gravidanza

3. Tipologie di gravidanza: gravidanza molare

Aborto spontaneo

In questo tipo di gravidanza l’ovulo è stato fecondato in modo anomalo, come afferma una ricerca condotta dall’Instituto Nacional de Perinatología (Messico) Di conseguenza, la placenta cresce in modo sproporzionato e si trasforma in un insieme di cisti che costituiscono la cosiddetta mola idatiforme. Il risultato è che:

  • L’embrione non può svilupparsi nel modo corretto e non sopravvive.
  • La gravidanza molare deve essere interrotta non appena accertata la sua esistenza.

Esistono due tipi gravidanza molare:

  • Completa

Non c’è alcun segnale di normalità, né nell’embrione né nel tessuto della placenta. Tutti i cromosomi appartengono al padre, quando normalmente la metà dovrebbero appartenere alla madre.

  • Parziale

La placenta può presentare segnali di normalità, tuttavia, l’embrione si sviluppa in modo anomalo. La metà dei cromosomi provengono dalla madre, ma quelli che appartengono al padre si esprimono in due gruppi. Il feto, invece di avere 46 cromosomi, ne presenta 69.

Non saltate i controlli medici!

Qualunque sia il tipo di gravidanza che dovrete affrontare, la cosa più importante è avere un adeguato e opportuno supporto medico.

Lo specialista vi indicherà quali sono le probabilità che riusciate a portare a termine la gravidanza nel migliore dei modi, senza mettere a rischio la vostra salute né quella del nascituro.


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