Rinvasare le piante che abbiamo appena acquistato può sembrare semplice, ma in realtà non lo è. Prima di procedere, bisogna valutare alcuni aspetti.
Il rinvaso è innaturale per le piante e rappresenta per esse un grande dispendio energetico. Dobbiamo pensare che questa procedura non sarebbe necessaria se si trovassero nel loro habitat naturale.
Per le piante, rappresenta un cambiamento importante, e se non viene fatto bene può indebolirle. In alcuni casi, questo indebolimento le colpisce così tanto da farle seccare senza rimedio. Ecco alcune raccomandazioni per rinvasare le piante appena acquistate.
Aspetti da prendere in considerazione per rinvasare le piante
Il periodo dell’anno
Per piantare nel terreno, non importa il periodo dell’anno. Possiamo farlo in qualsiasi momento, in quanto la pianta non soffrirà molto. L’operazione può dunque essere immediata. Tuttavia, è indispensabile prendere in considerazione l’irrigazione, soprattutto in estate. La pianta dovrebbe ricevere acqua a sufficienza perché in caso contrario potrebbe seccarsi molto facilmente.
Se invece il rinvaso viene effettuato dal terreno a un vaso, la situazione è diversa. Se è così, c’è il rischio di un danno alle radici, quindi è necessario attendere fino a quando l’attività vegetativa della pianta sarà minima. Il periodo migliore dell’anno per rinvasare le piante è l’inverno.
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Scegliere il vaso giusto per rinvasare le piante
Uno degli aspetti più importanti per il rinvaso delle piante è la scelta del vaso adatto. Un vaso troppo piccolo sarà dannoso per la pianta, ma lo sarà anche uno troppo grande. In quest’ultimo caso, la pianta potrebbe ricevere troppa acqua, che alla fine la farebbe morire.
È necessario osservare lo sviluppo della pianta e scegliere un vaso che si adatti alla sua evoluzione, lasciando sempre alcuni centimetri di profondità e larghezza. Se si tratta di una pianta ancora molto piccola e che crescerà molto, è preferibile effettuare due o più rinvasi a seconda delle dimensioni.
Per quanto riguarda il materiale del vaso, sia l’argilla che la plastica hanno i loro vantaggi e svantaggi. I vasi in plastica hanno il grande vantaggio di essere economici e molto leggeri, quindi facili da trasportare.
Uno degli svantaggi è che il sole, nel tempo, può indebolire il materiale e il vaso può rompersi. Un altro problema con i vasi di plastica è che, non trattandosi di un materiale poroso, l’apparato radicale della pianta può avere difficoltà a mettere le radici.
I vasi di argilla, invece, sono molto forti e permettono alle radici di svilupparsi correttamente. Anche dal punto di vista estetico sono migliori di quelli in plastica. Sono, però, più costosi e se cadono o vengono urtati si rompono.
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L’estrazione della pianta
L’estrazione della pianta è la parte più delicata, soprattutto se vogliamo rinvasare le piante da un vaso all’altro. È necessario rimuovere la pianta con molta attenzione in modo che la base del terreno intorno a essa non si sgretoli. Se questo accade, l’adattamento della pianta al suo nuovo contenitore può essere più difficile.
L’irrigazione rende questo compito molto più facile. Quando il terreno è ben bagnato, il vaso può essere picchiettato per staccare la terra. Infine, la pianta viene presa dal fusto principale o dal tronco ed estratta.
Inserimento nel nuovo vaso
Per rinvasare le piante in un nuovo vaso, è importante assicurarsi che siano centrali, né troppo in alto né troppo in basso rispetto al bordo. Infine, il vaso dovrebbe essere riempito con più substrato, esercitando una pressione con il pugno della mano, in modo che la terra si compatti.
È importante preparare il substrato in anticipo a seconda delle esigenze di ogni pianta. Può essere un elemento decisivo per la sua durata.