La riabilitazione cardiologica per tornare attivi

La riabilitazione cardiologica è un programma messo punto per il paziente che ha sofferto di attacco di cuore, in modo da aiutarlo a riprendere le sue normali attività quotidiane. Ve ne parliamo nel dettaglio in questo articolo.

Paziente che si sottopone alla riabilitazione cardiologica

La riabilitazione cardiologica è una forma standard di monitoraggio attivo dei soggetti che hanno avuto un infarto del miocardio o che si sono sottoposti a un intervento al cuore. Ogni caso è a sé stante e trae vantaggio da diversi programma.

In poche parole, la riabilitazione cardiologica prevede l’educazione alla salute e l’attività fisica, così come sostegno emotivo. Lo scopo è quello di migliorare la qualità di vita del paziente cardiaco, affinché possa svolgere tutte le attività nel modo più normale possibile.

Come ulteriore obiettivo, si punta a far acquisire consapevolezza al paziente delle abitudini di vita da modificare per prevenire un nuovo attacco cardiaco. Si potrebbe dire che nella riabilitazione cardiologica è più importante l’educazione piuttosto che gli esercizi.

Le associazioni di cardiologia dei vari Paesi del mondo raccomandano i programmi di riabilitazione cardiologica: non ci sono dubbi, infatti, in merito alla loro efficacia. Studi scientifici hanno già dimostrato che questi programmi sono in grado di ridurre il rischio di angina pectoris e di infarti.

Chi può trarre beneficio dalla riabilitazione cardiologica

I programmi di riabilitazione cardiologica non sono applicabili a qualsiasi paziente che ha sofferto di cardiopatia ischemica. Si fa una selezione di coloro che potrebbero trarre maggiori benefici dal programma. Gli specialisti, tuttavia, concordano sul fatto che a trarne vantaggio sono i soggetti che hanno sofferto o che soffrono di:

  • Insufficienza cardiaca: una patologia in cui il cuore non ha forza a sufficienza per pompare il sangue nel sistema cardiocircolatorio. Per chi ne soffre svolgere le comuni attività quotidiane diventa complicato.
  • Angina pectoris: è il dolore ricorrente al torace provocato da un minore afflusso di sangue al cuore. La riabilitazione cardiologica è fondamentale per evitare che tale condizioni sfoci in un infarto acuto del miocardio.
  • Infarto acuto del miocardio: è la patologia cardiaca grave e mortale per eccellenza. Avviene la morte delle cellule cardiache a causa dei un’importante riduzione dell’afflusso di sangue al cuore.
  • Malattia arteriosa periferica: quando l’ateriosclerosi occlude le arterie degli arti superiori o inferiori, si manifesta questa malattia arteriosa periferica. I fattori di rischio sono simili a quelli della cardiopatia ischemica.
  • Chirurgia cardiologica: quando non è possibile una soluzione alternativa all’intervento chirurgico, il paziente viene supportato dopo l’intervento con la riabilitazione cardiologica per essere reinserito nella società e nel suo ambiente naturale.
  • Trapianto di cuore: è l’ultima opzione in caso di patologia cardiaca. Sebbene non sia molto comune, i progressi scientifici permettono sempre più spesso di considerarlo un’opzione per pazienti molto gravi, che non hanno alternative.

Dolore al cuore

Fasi e staff per mettere a punto la riabilitazione

La riabilitazione cardiologica prevede tre fasi, delle quali le ultime due corrispondono al programma di esercizi e di rieducazione. Queste fasi sono:

  • Ricovero o diagnosi: si determinano le caratteristiche del paziente. A seguito di studi e valutazione da parte dello staff medico, si deciderà se il paziente è idoneo a beneficiare del programma di riabilitazione. Se la risposta è sì, allora verrà inserito nel programma.
  • Programma attivo: il paziente inizia la riabilitazione, dunque programma di allenamento, colloqui psicologici, educazione alla salute e monitoraggio medico per la supervisione farmacologica. La durata di questa fase varia a seconda delle necessità.
  • Dimissioni: la terza fase riguarda le dimissioni, quando lo staff della riabilitazione capisce cioè che il paziente è in grado di proseguire con il cambiamento del proprio stile di vita in autonomia, nel suo ambiente quotidiano.

Queste fasi prevedono una guida e un sostegno da parte di uno staff di intervento multidisciplinare. I professionisti che intervengono sono:

  • Medico cardiologo: colui che definirà il piano e deciderà il dosaggio farmacologico.
  • Infermiere: osserva il programma, registrando dettagliatamente i fatti.
  • Chinesiologo/fisioterapista: avrà il compito di gestire gli esercizi e di supervisionarli.
  • Medico fisiatra: insieme al fisioterapista, definisce gli esercizi.
  • Psicologo: si occupa dell’aspetto emotivo del paziente in riabilitazione cardiologica, rappresentando un aiuto dal punto di vista affettivo.

La riabilitazione cardiaca

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Cosa prevede la riabilitazione cardiologica

Come dicevamo all’inizio, la riabilitazione cardiologica non è solo un programma di esercizi chinesiologici, ma è piuttosto una rieducazione alla salute. Per questo motivo è composta da diverse aree, tra cui:

  • Valutazione medica: lo staff medico determina il tipo di riabilitazione più indicata e di terapia farmacologica a integrazione della fase successiva a episodi cardiaci, in modo da migliorare i parametri.
  • Esercizi: nella riabilitazione cardiologica, vengono proposti esercizi adatti al paziente che serviranno a migliorare la condizione del muscolo cardiaco. Sono diversi: dalla cyclette al sollevamento pesi con supervisione.

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  • Educazione al benessere: l’obiettivo è che il paziente modifichi il proprio stile di vita. Per riuscirci, viene educato a corrette abitudini alimentari e all’attività fisica. Gli viene insegnato a gestire lo stress, in quali casi consultare il medico senza esitazione, quali abitudini sono nocive e come gestire altre malattie che potrebbero complicare la situazione.
Bibliografia

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