Ore di sonno consigliate in base all’età

I cicli del sonno sono destinati a cambiare nel corso della vita; per questa ragione, esiste un sistema di valutazione accettato dagli scienziati che indica il numero di ore di sonno consigliate in base all'età. Si tratta di un parametro affidabile per godere di un riposo ristoratore.

Ore di sonno consigliate in base all'età

Al giorno d’oggi, sappiamo bene che i cicli del sonno variano a seconda della fase della vita nella quale ci troviamo. Vi è dunque un diverso numero di ore di sonno consigliate in base all’età, dal momento che le necessità organiche e lo stile di vita sono destinati a cambiare con il corso del tempo.

Dormire le ore di sonno consigliate in base all’età è molto importante. Non riuscire a dormire a sufficienza, infatti, causa seri problemi; al tempo stesso, non è consigliabile dormire troppo. Il sonno è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo, in particolare del cervello.

La quantità di tempo durante la quale ognuno dovrebbe dormire dipende da numerosi fattori. È vero che esiste un numero di ore di sonno consigliate in base all’età, ma si tratta solamente di un’indicazione di carattere generale. In casi specifici possono presentarsi delle variazioni a seconda delle circostanze e delle condizioni del singolo individuo.

Quante sono le ore di sonno consigliate in base all’età? L’importanza di dormire per una durata corretta

Le ore di sonno consigliate in base all’età non sono rappresentate da una cifra esatta. In realtà, è molto difficile determinare in maniera tassativa quale dovrebbe essere la sua precisa estensione. Ci sono adulti giovani che dormono per cinque ore, una durata che per loro risulta perfetta, mentre altri hanno bisogno di dormire per almeno nove ore.

Per capire se dormiamo a sufficienza, dobbiamo prestare attenzione ad alcuni segnali. In genere, quando una persona si sente assonnata e irritabile durante la giornata, probabilmente non ha riposato adeguatamente.

Allo stesso modo, quando qualcuno si sveglia al mattino e si riaddormenta dopo pochi minuti, probabilmente non ha goduto di un riposo soddisfacente. Una prova particolarmente affidabile consiste nel dormire per 15 giorni senza alcun limite, tentativo a cui possiamo dedicarci durante le vacanze.

Se alla fine di questa fase non si presenta alcun disturbo del sonno e gli orari sono regolari, possiamo affermare che la persona gode di un riposo adeguato.

Il sonno è fondamentale per il cervello

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Ore di sonno consigliate in base all’età

La National Sleep Foundation (NSF) ha presentato un elenco contenente le ore minime e massime di sonno in base all’età. Questo risultato si basa sulle ricerche scientifiche più recenti condotte sull’argomento. Secondo questo rapporto, le ore di sonno consigliate in base all’età sono le seguenti:

  • Neonati (0-3 mesi): tra le 14 e le 17 al giorno.
  • Bebè (4-11 mesi): tra le 12 e le 15 ore.
  • Bambini piccoli (1-2 anni): tra le 11 e le 14 ore.
  • Bambini in età prescolare (3-5): tra le 10 e le 13 ore.
  • Età scolare (6-13): tra le 9 e le 11 ore.
  • Adolescenti (14-17): tra le 8 e le 10 ore.
  • Adulti più giovani (18-25): tra le 7 e le 9 ore.
  • Età di mezzo (26-64): tra le 7 e le 9 ore.
  • Terza età o adulti anziani (65 anni e oltre): tra le 7 e le 8 ore.

Perché l’età influisce sulle ore di sonno?

Uomo assonnato

I neonati hanno bisogno di dormire più degli adulti perché si tratta di una necessità fondamentale per il loro sviluppo fisico e psicologico. Durante il sonno, nell’organismo dei neonati si verifica una maggiore produzione dell’ormone della crescita. Questa sostanza è fondamentale per regolare la crescita degli organi e la maturazione del sistema nervoso.

Inoltre, i neonati e i bambini si trovano in un costante processo di apprendimento. Solo attraverso il sonno riescono a organizzare e fissare le informazioni ricevute durante la giornata. A mano a mano che vanno completandosi la crescita e la maturazione, le ore di sonno necessarie si riducono.

A sua volta, nel corso dell’adolescenza si verifica un temporaneo squilibrio nei cicli circadiani, una sorta di orologio biologico interno. Ciò fa sì che gli adolescenti tendano ad andare a dormire più tardi e, di conseguenza, hanno maggiori difficoltà ad alzarsi presto. A mano a mano che si cresce, si ha bisogno di un numero di ore di sonno sempre inferiore.

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L’ipotesi del nonno che dorme male

Uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society indica che uno dei motivi che provocano il variare degli schemi del sonno con l’avanzare dell’età potrebbe essere una forma di adattamento evolutivo. Questa possibilità è nota con il nome di “Ipotesi del nonno che dorme male”.

Secondo questo studio, i nostri antenati sono riusciti a sopravvivere anche grazie ad alcune persone che rimanevano sveglie durante la notte. Dal momento che gli anziani svolgevano meno attività di giorno e che il compito di sorveglianza non richiedeva grandi sforzi, probabilmente erano proprio loro a svolgere questa funzione.

Nelle comunità primitive che sopravvivono ancora oggi, è stato osservato che le persone anziane vanno a dormire molto prima e si svegliano all’alba. Potrebbe trattarsi di un comportamento ereditato dai nostri antenati, che ci dimostra anche che le ore di sonno variano in base all’età.

Bibliografia

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