L’ibuprofene è uno dei farmaci più venduti nel nostro Paese, ed è alla portata di tutti. Non necessita di prescrizione medica per l’acquisto ed è reperibile in farmacia, a dosaggi più o meno bassi. Trattandosi di un farmaco particolarmente diffuso, sono nati diversi luoghi comuni sull’ibuprofene, sui quali è necessario fare chiarezza.
Sebbene alcuni farmaci siano liberamente acquistabili in farmacia senza prescrizione medica, questo non significa che non ci siano delle raccomandazioni ben specifiche per la loro corretta somministrazione. Un dosaggio sbagliato di qualsiasi farmaco può provocare gravi problemi di salute.
Per questo motivo, sia per l’ibuprofene che per qualunque altro farmaco da banco, dobbiamo informarci sui possibili effetti indesiderati. Vediamo, pertanto, i diversi miti sull’ibuprofene che circolano in generale tra la popolazione.
Cos’è l’ibuprofene?
Si tratta di un medicinale che appartiene alla famiglia dei farmaci analgesici non steroidei. Viene utilizzato soprattutto nel trattamento del dolore, dei processi infiammatori e per ripristinare gli stati febbrili.
Sebbene si tratti di un farmaco molto utilizzato e piuttosto sicuro, non è esente da una serie di effetti collaterali. Tra questi troviamo:
- Disturbi gastrici, come l’ulcera duodenale
- Reazioni allergiche
- Problemi cardiovascolari
Per questo motivo è fondamentale fare un uso razionale sia di questo farmaco che di tutti gli altri, anche se liberamente acquistabili in farmacia. Dovremmo sempre informarci sulle indicazioni e sulle controindicazioni dei medicinali.
4 luoghi comuni sull’ibuprofene
1. Il paracetamolo e l’ibuprofene sono la stessa cosa!
Uno dei miti sull’ibuprofene più diffusi tra la popolazione globale è che questo farmaco sia perfettamente equiparabile al paracetamolo. Tuttavia, non è così.
Il paracetamolo non ha effetti antinfiammatori, mentre l’ibuprofene sì, per cui quando accusiamo dolore associato a un’infiammazione, è indicato il secondo, non il primo. Un esempio sono i dolori mestruali, che si presentano con infiammazione delle ovaie e per i quali l’ibuprofene è più efficace.
Per il trattamento dei quadri febbrili è più efficace il paracetamolo, sebbene entrambi presentino effetti antipiretici.
Leggete anche: Intossicazioni da farmaci, cosa fare?
2. Prendere l’ibuprofene prima di bere alcol previene i postumi della sbornia
È molto comune che tra i giovani si diffondano diversi miti per combattere i postumi della sbornia quando escono a far festa. Tra questi miti spicca quello che sostiene che prendere un ibuprofene prima di bere alcolici prevenga i postumi della sbornia.
Questa affermazione è assolutamente falsa. Inoltre, assumere ibuprofene e poi bere alcol, non solo non previene i postumi, ma aggrava la situazione.
Entrambi vengono metabolizzati dal fegato, caricando doppiamente di lavoro questo organo. Questo aspetto può aumentare le concentrazioni di alcol nel sangue, il che aumenterà gli effetti sull’organismo.
3. Luoghi comuni sull’ibuprofene: può provocare dipendenza
Non è raro associare il consumo di analgesici e di antinfiammatori lievi con analgesici più complessi, come nel caso degli oppioidi. Verso i primi, appartenenti alla famiglia dell’ibuprofene, non si verifica una condizione di dipendenza né di tolleranza. Vale a dire che il consumo di ibuprofene per brevi periodi e a dosi adeguate non provocherà nel paziente un bisogno compulsivo di proseguire il trattamento.
Sì, è vero che a volte può verificarsi una sensazione di tolleranza o una riduzione dei suoi effetti. Tuttavia, il motivo risiede principalmente nell’intensità del dolore accusato e non nell’inefficacia del farmaco.
Leggete anche: Dipendenza da oppioidi: perché si verifica?
4. L’ibuprofene può provocare problemi epatici
Tra i luoghi comuni sull’ibuprofene troviamo i possibili effetti collaterali epatici che possono derivare da questo farmaco. È molto comune confondersi con il danno al fegato potenzialmente provocato dal paracetamolo.
La verità è che l’ibuprofene non danneggia il fegato, bensì colpisce lo stomaco, provocando potenziali ulcere. D’altro canto, il paracetamolo è epatotossico, ovvero tossico per il fegato.
Luoghi comuni sull’ibuprofene e conclusioni
Come possiamo vedere, esistono false convinzioni e luoghi comuni sull’ibuprofene ampiamente diffusi tra la popolazione globale. E sebbene alcuni professionisti siano a favore dell’automedicazione con questo farmaco, vi consigliamo di informarvi sempre sull’uso corretto rivolgendovi a un professionista.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Espallargas Vargas, I., & Rodríguez De La Serna, A. (2004). Ibuprofeno. DOLOR. https://doi.org/10.2165/00128415-201214270-00079
- Bejarano, P. F. (2016). Ibuprofeno y analgesia. Ibuprofeno y Analgesia.
- Carabaño Aguado, I., Jiménez López, I., López-Cerón Pinilla, M., Calvo García, I., Pello Lázaro, A. M., Balugo Bengoechea, P., … Ruiz Contreras, J. (2005). Eficacia de ibuprofeno y paracetamol como antitérmicos. Anales de Pediatria. https://doi.org/10.1157/13071307