La mancanza di mestruazioni, nota come amenorrea, è motivo di preoccupazione per la donne, poiché causa di infertilità. È naturale in questi casi interrogarsi sulla possibilità di rimanere incinta. Continuate a leggere per scoprirlo.
Bisogna ricordare che ogni mese le donne attraversano la fase dell’ovulazione, momento durante il quale può avvenire la fecondazione a seguito di rapporti sessuali. La conclusione di questo periodo è segnato dalle mestruazioni, ovvero dall’espulsione degli strati superficiali dell’endometrio.
Cos’è l’amenorrea?
Possiamo definire l’amenorrea come l’assenza delle mestruazioni. Questa condizione è uno dei motivi principali che spinge a chiedere un parere ginecologico, in quanto causa di grande preoccupazione.
Nella maggior parte dei casi, l’amenorrea indica che l’ovulazione non si è verificata ed è associata all’infertilità. Ciononostante, questo sintomo non è sempre legato a questa condizione.
L’assenza del ciclo mestruale, di fatto, può essere la naturale conseguenza di determinate tappe della vita, come l’infanzia, la gravidanza, l’allattamento, la perimenopausa e la menopausa.
Tipi di amenorrea e principali cause
Le donne presentano le mestruazioni per la maggior parte della loro vita, motivo per cui gli specialisti concordano nel classificare l’amenorrea in due tipi a seconda dell’età in cui compare tale fenomeno e della causa.
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Amenorrea primaria
Indica l’assenza della prima mestruazione nelle giovani che hanno raggiunto i 16 anni con normale sviluppo e manifestazione dei caratteri sessuali secondari. Se a 13 anni non è ancora presente la peluria sul pube né è comparsa la prima mestruazione, è lecito sospettare un caso di amenorrea.
L’amenorrea primaria è da attribuire a malformazioni congenite o anomalie genetiche. A tal proposito, tra le cause più comuni possiamo citare:
- Imene imperforato.
- Malformazione dell’utero o della vagina, tale da impedire la fuoriuscita del sangue.
- Tumore ipofisario o ipotalamico.
- Agenesia mülleriana.
- Sindrome di Turner.
Amenorrea secondaria
Quando parliamo di amenorrea secondaria, facciamo riferimento all’assenza di mestruazioni per un periodo minimo di 3 mesi in donne che avevano cicli mestruali regolari. Si presenta nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 35 anni.
La principale causa di questo sintomo è la gravidanza, poiché in seguito al concepimento l’ovulazione non ha luogo. Ma questo fenomeno può essere dovuto anche all’allattamento, alla menopausa e all’assunzione della pillola anticoncezionale.
Oltre a ciò, specifici fattori influiscono sulla sua comparsa, tra questi l’obesità, lo stress, l’ansia e l’attività fisica intensa. Quando la causa dell’amenorrea non è fisiologica, è probabile che si tratti del sintomo di una malattia e per l’esattezza: .
- Sindrome dell’ovaio policistico.
- Malattie della tiroide: ipotiroidismo e ipertiroidismo.
- Tumore ipofisario o ipotalamico secretore di prolattina.
- Farmaci per il trattamento della schizofrenia o della psicosi.
- Insufficienza ovarica primaria.
Posso rimanere incinta nonostante l’amenorrea?
Ora che sappiamo cos’è l’amenorrea, i diversi tipi e le rispettive cause, è giunto il momento di rispondere alla domanda che apre l’articolo: è possibile rimanere incinta nonostante si soffra di amenorrea? La risposta dipenderà dal tipo e dalla causa.
In caso di amenorrea primaria dovuta a una malformazione congenita o all’imene imperforato, la risposta è sì, si può rimanere incinta. L’ovulazione avviene normalmente, ma senza la fuoriuscita di sangue. La soluzione a questo problema, di solito, è un intervento chirurgico.
D’altro canto, quando l’amenorrea primaria è dovuta alla disgenesia gonadica, come nel caso della sindrome di Turner, è impossibile rimanere incinta in modo naturale. È tuttavia possibile ricorrere all’inseminazione artificiale con donazione di ovuli.
Per quanto riguarda l’amenorrea secondaria dovuta a farmaci o a fattori di predisposizione, è sufficiente eliminare la causa per regolare i cicli mestruali e garantire il concepimento. Se il disturbo dipende dalla sindrome dell’ovaio policistico o da malattie della tiroide, rimanere incinta è molto più difficile, se non impossibile. La donna dovrà sottoporsi a regolari controlli medici e trattare la patologia soggiacente.
Infine, quando l’amenorrea è il risultato di un tumore con secrezione di prolattina si dovrà tenere conto di molteplici fattori. In questo caso, una gravidanza sarà possibile solo se si tratta di un microadenoma (o piccolo tumore). Inoltre, si dovrà iniziare il trattamento medico più indicato e sottoporsi a relativa supervisione medica.
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È possibile rimanere incinta nonostante le difficoltà di concepimento
La presenza di amenorrea non sempre è indice di infertilità. Sebbene il concepimento risulterà più complesso, nella maggior parte dei casi basterà sottoporsi ad adeguato trattamento e a controlli medici periodici.
Se la causa di amenorrea impedisce il naturale concepimento, come nel caso della sindrome di Turner, si può sempre optare per l’inseminazione artificiale. I progressi medici attuali permettono di migliorare la prognosi di patologie per le quali in passato non vi era possibilità di intervento.
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