L’infuso di camomilla è una bevanda naturale diventata famosa per i suoi interessanti usi medicinali. Sebbene molti non dispongano di dati scientifici, sono in corso diverse ricerche a supporto delle proprietà di questa bevanda.
La camomilla fa parte della famiglia Asteracea e ne esistono diverse specie. Quelle più usate nella preparazione del famoso infuso sono la Matricaria chamomilla e la Matricaria nobilis. Quali sono le principali proprietà? Quali benefici vengono attribuiti all’infuso di camomilla? State per scoprirlo!
Proprietà dell’infuso di camomilla
L’infuso di camomilla si ottiene dai fiori essiccati della pianta, che vengono cotti in acqua. Presenta un delicato sapore dal retrogusto floreale molto piacevole. Come spiegato in un articolo pubblicato su Pharmacognosy Reviews, presenta sostanze bioattive dai potenziali effetti benefici. In particolare contiene le seguenti sostanze:
- Sesquiterpeni.
- Flavonoidi.
- Cumarine.
- Poliacetilene.
Con circa 120 elementi chimici, questa pianta offre diversi benefici alla salute umana. Ecco, dunque, perché al suo infuso e ad altre formulazioni a base di camomilla vengono attribuiti effetti antimicrobici, antinfiammatori, antiossidanti, ansiolitici e antispasmodici.
Principali benefici dell’infuso di camomilla
L’infuso di camomilla è uno dei protagonisti per eccellenza della medicina naturale. Anche se oggi sappiamo che non può essere considerato un trattamento di elezione in caso di malattia, c’è chi se ne serve per calmare i sintomi di diversi disturbi. Quali?
1. Dona sollievo dai dolori mestruali
I fenoli contenuti nell’infuso di camomilla hanno un effetto antispasmodico che dona sollievo dai dolori mestruali. In uno studio pubblicato sull‘Iranian Journal of Obstetrics, Gynecology and Infertility, si legge che a seguito del consumo di questa bevanda per diversi mesi, molte donne hanno riscontrato notevoli miglioramenti.
D’altra parte, poiché si tratta di una bevanda rilassante, hanno riscontrato anche una riduzione della tensione associata al ciclo. Tutto lascia pensare che la camomilla riduca la produzione di prostaglandina, sostanza responsabile del dolore e dell’infiammazione. Sono tuttavia necessari ulteriori studi.
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2. Protegge la salute dell’apparato digerente
Sono note le proprietà digestive dell’infuso di camomilla. Da centinaia di anni, infatti, questa bevanda viene preparata per calmare disturbi gastrointestinali quali flatulenza, indigestione, diarrea, nausea e vomito.
Al riguardo, tuttavia, abbiamo ancora poche prove scientifiche, ma una revisione sistematica pubblicata su Electronic Physician Journal, spiega che questi effetti sono attribuibili all’azione antimicrobica, antinfiammatoria e rilassante della pianta.
3. Migliora la qualità del sonno
Non esiste una pianta naturale in grado di combattere da sola i disturbi del sonno, ma alcune, come la camomilla, sono utili alleati per un sonno di qualità. Grazie al suo contenuto di apigenina, un antiossidante, la camomilla stimola i recettori del cervello e riduce l’insonnia.
In uno studio pubblicato sul Journal of Advanced Nursing le donne in fase post-parto che avevano consumato infuso di camomilla per due settimane hanno poi riscontrato un miglioramento nella qualità del sonno. Inoltre, hanno riportato un numero inferiore di sintomi di depressione associati ai disturbi del sonno.
4. Regola i livelli di glucosio nel sangue
Per tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue è fondamentale migliorare le abitudini alimentari e lo stile di vita. In caso di improvviso aumento dei livelli di glucosio, bere un infuso di camomilla sembra apportare diversi benefici. Per quale motivo?
Gli studi suggeriscono che gli estratti di camomilla stimolano le funzioni del pancreas, organo incaricato di produrre insulina. Quest’ultima è un ormone responsabile di regolare i livelli di zucchero nel corpo. Sebbene manchino evidenze scientifiche, le scoperte fatte finora sono promettenti.
5. Protegge la salute del cuore
Gli antiossidanti contenuti nell’infuso di camomilla, flavonoidi in primis, hanno effetti benefici sulla salute del cuore. Ovviamente questo non significa che sostituisca la terapia medica in caso di patologie cardiache. Significa semplicemente che assunto nel quadro di una dieta bilanciata riduce i rischi di malattia.
Un breve studio pubblicato sul Journal of Endocrinological Investigation indica che i pazienti diabetici che consumano infuso di camomilla durante i pasti riferiscono un miglioramento nei livelli di colesterolo totale, trigliceridi e colesterolo cattivo.
Quali altri benefici apporta l’infuso di camomilla?
Il consumo di camomilla sotto forma di infuso (e in altre presentazioni) si è diffuso ovunque. Per questo motivo, gli sono stati attribuiti altri benefici oltre a quelli già menzionati. È importante tenere conto, tuttavia, che molti provengono da dati aneddotici e sono dunque privi di supporto scientifico:
- Ansia e depressione: le proprietà sedative della camomilla sono vantaggiose in caso di stress, ansia e depressione. Sebbene a questo scopo venga impiegata soprattutto in aromaterapia, è anche utile consumarla sotto forma di tè.
- Salute cutanea: l’applicazione topica dell’infuso di camomilla ha dimostrato effetti positivi per calmare i sintomi cutanei quali irritazione, arrossamento e desquamazione. C’è persino chi lo usa in caso di scottature o eczemi.
- Raffreddore: inalare i vapori rilasciati dall’infuso di camomilla caldo funge da coadiuvante in caso di congestione e irritazione nasale dovuta al raffreddore.
- Salute delle ossa: le prove scientifiche sul consumo di infuso di camomilla e sulla prevenzione delle malattie delle ossa sono ancora poche. Ciononostante, alcune ipotesi suggeriscono che questa bevanda abbia effetti antiestrogeni che contrastano la perdita di densità ossea.
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Chi dovrebbe evitare il consumo di infuso di camomilla?
Il consumo di infuso di camomilla è sicuro e privo di rischi per la maggior parte degli adulti sani. Attualmente non sono stati registrati effetti indesiderati dall’esito fatale o effetti tossici a seguito dell’ingestione di questa bevanda. Ciononostante, se ne sconsiglia il consumo nei seguenti casi:
- Precedenti di allergia alla camomilla o alle piante della famiglia delle margherite.
- Casi accertati di reazione allergica al polline.
- Soggetti con malattie croniche a carico di reni e fegato, che dovranno chiedere consulto al medico.
- Lattanti e bambini piccoli.
Cosa ricordare sulla camomilla?
La camomilla, a prescindere dalla sua presentazione, è un utile pianta per migliorare la sintomatologia di determinati disturbi. Non deve sostituire la terapia medica in nessun caso.
Chiunque desideri consumare questa pianta sotto forma di infuso, può bere 2 o 3 tazze al giorno per una maggiore sicurezza. In presenza di patologie pregresse o se si segue una terapia medica, l’ideale è rivolgersi al proprio medico.
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