Con l’avanzare dell’età, l’organismo sembra rispondere in maniera sempre meno efficace contro le malattie alle quali si trova esposto. Questo invecchiamento immunitario aumenta i rischi di contrarre malattie.
Tale processo, tuttavia, non è del tutto irreversibile. Corrette abitudini e uno stile di vita sano mantengono in salute il sistema immunitario fino a età avanzate.
In questo articolo spieghiamo che cos’è l’invecchiamento immunitario, perché si verifica, quali sono le sue conseguenze e in che modo possiamo frenarlo.
Che cos’è l’invecchiamento immunitario?
Il sistema immunitario protegge il corpo da elementi interni ed esterni che possono essere nocivi e causare malattie. Ci riferiamo ai germi (batteri, virus, funghi, parassiti), le proprie cellule anomale e gli allergeni.
A questo scopo, il sistema immunitario produce anticorpi, il cui compito è distruggere o neutralizzare le sostanze nocive. In altre parole, si tratta della nostra difesa contro qualunque minaccia o invasione.
Il sistema immunitario, però, non è inalterabile, bensì cambia nel corso della vita. Nel caso dei neonati, per esempio, l’immunità acquisita non si è ancora del tutto consolidata.
I bambini in giovane età possiedono solo alcuni anticorpi, che hanno ricevuto dalla madre attraverso la placenta e in seguito durante l’allattamento per mezzo del latte materno. Tuttavia, con il tempo e l’esposizione agli elementi sopracitati, i meccanismi di difesa continuano a svilupparsi e perfezionarsi.
Le funzioni immunitarie del corpo iniziano a diminuire poco dopo il raggiungimento della maturità sessuale. I cambiamenti più importanti in tal senso sono associati alle cellule staminali, ma anche la disponibilità delle cosiddette cellule T risulta mutata.
Quando si invecchia, però, si assiste a una drastica trasformazione. Si verifica il processo inverso a quello dell’infanzia, dunque non è un miglioramento. In linea generale, l’invecchiamento immunitario potrebbe essere definito come l’effetto che l’età esercita sulle cellule, le cui funzioni iniziano a venire meno.
In cosa consiste l’invecchiamento immunitario?
Il sistema immunitario diventa meno efficace, con la conseguente perdita di diverse funzioni, tra cui:
- Non riconosce con precisione i corpi estranei oppure considera le proprie cellule come nemiche.
- Riduzione dei leucociti: si abbassa il loro numero e la loro capacità di rispondere alle infezioni.
- I macrofagi diventano più lenti a distruggere cellule cancerose e batteri.
- Gli anticorpi non rispondono in modo efficiente.
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Conseguenze dell’invecchiamento immunitario
I cambiamenti che si manifestano con l’età indeboliscono l’attività immunitaria del corpo. Questo significa che le persone anziane sono più inclini a soffrire di infezioni, sviluppare il cancro e contrarre diverse malattie, come l’influenza o la polmonite.
Molte malattie autoimmuni, di fatto, si presentano con frequenza maggiore nel corso della seconda metà dell’età adulta. Affinché possano svilupparsi, diversi strumenti di difesa del corpo non devono assolvere al loro compito.
Oltre a ciò, durante la terza età il corpo tende a guarire più lentamente perché la quantità di cellule che rendono possibile la guarigione è minore. Questo fenomeno può trasformarsi in un circolo vizioso: a causa della lenta guarigione, l’organismo è più esposto al pericolo di contrarre nuove malattie.
È importante segnalare che con la vecchiaia la risposta immunitaria non solo si indebolisce, ma presenta anche uno squilibrio nelle sue due modalità: l’immunità innata, che è la prima linea di difesa contro le infezioni, e l’immunità adattativa, che consente al corpo di ricordare e attaccare specifici agenti patogeni.
A causa della perdita di immunità adattativa, possono riattivarsi agenti patogeni inattivi che il corpo aveva già soppresso. Gli esempi classici sono rappresentati dall’herpes zoster e dalla tubercolosi.
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Consigli per combattere l’invecchiamento immunitario
È possibile ridurre i rischi associati all’invecchiamento immunitario, nonché ritardare la comparsa di questo processo fisiologico.
A tale scopo, dovremo prestare attenzione a diversi aspetti del nostro stile di vita. Possiamo raggrupparli all’interno del quartetto di base: sport, alimentazione, abitudini ed emozioni.
Attività fisica regolare
Secondo alcune recenti ricerche, l’esercizio fisico ha un effetto determinante nel mantenimento del sistema immunitario. Da un punto di vista fisiologico, la spiegazione di ciò deriva dal fatto che il tessuto muscolare produce alcune proteine, chiamate miochine, che riducono l’infiammazione e contribuiscono a preservare la funzione immunitaria.
Altri studi evidenziano che le persone attive producono più anticorpi in risposta alla vaccinazione rispetto agli individui meno attivi. L’esercizio fisico, poi, è utile anche per proteggerci dalle infezioni e da altre malattie croniche che possono contribuire all’indebolimento dei sistemi.
Infine, lo sport ci libera da stress e preoccupazioni, aumentando i livelli degli “ormoni della felicità” (serotonina, dopamina, ossitocina). Ci aiuta, quindi, a essere di buonumore, un aspetto importante per guarire da una malattia o per evitare di ammalarci.
Una dieta sana equivale a un sistema immunitario sano
Anche se non esiste un’evidenza diretta che indichi che una dieta sana possa ridurre l’invecchiamento immunitario, ne esistono molte nel senso contrario. In altre parole, un alto consumo di grassi trans, zuccheri e farine raffinate contribuisce alla comparsa di malattie. E più ci ammaliamo, più esauriamo le capacità di guarigione del nostro corpo.
Al contrario, una dieta sana comprende frutta e verdura in abbondanza, olio di oliva, pesce e pollo in quantità maggiore rispetto alle carni rosse, latticini, poco zucchero e meno farina.
Un piano alimentare simile è associato a un rischio inferiore di obesità, malattie cardiovascolari, diabete e diverse neoplasia. Oltre a ciò, un’alimentazione bilanciata contribuisce al mantenimento di un peso adeguato.
Nelle persone anziane, il grasso accumulato può esercitare un effetto negativo sull’infiammazione cronica. Quest’ultimo è un fattore associato a quasi tutte le malattie tipiche della vecchiaia, dal diabete di tipo 2 alle malattie cardiovascolari e al cancro.
L’infiammazione cronica svolge un ruolo determinante anche nelle malattie autoimmuni comuni tra le persone anziane.
Abitudini ed emozioni sane
Quando parliamo di abitudini sane, oltre all’esercizio fisico già citato, dobbiamo considerare il corretto riposo. Ci consente di recuperare le energie e mantiene attivi i nostri sistemi.
D’altra parte, dobbiamo evitare il consumo di sostanze che alterano il nostro organismo: alcol, sigarette e doghe. Anche un eccesso di caffeina è nocivo. Naturalmente, queste considerazioni si estendono anche al sovraccarico di lavoro, le preoccupazioni, lo stress e le emozioni negative.
Tutto ciò che produce uno squilibrio e ci fa ammalare danneggia la capacità del corpo di guarire e recuperare le proprie energie. In altre parole, nuoce alla vita utile del nostro sistema immunitario.
Prevenire l’invecchiamento immunitario
Non dobbiamo aspettare l’arrivo della terza età per prevenire i rischi associati all’invecchiamento immunitario. Se ci troviamo ancora nel pieno della gioventù o dell’età adulta, possiamo iniziare fin da subito a prenderci cura del nostro sistema immunitario.
Non è difficile né molto costoso: fare sport, mangiare cibi sani, non fumare, limitare il consumo di alcol, ridurre le preoccupazioni e dormire bene. I benefici a lungo termine sono inestimabili.
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