Sindrome di astinenza neonatale, un fenomeno allarmante

Si stima che un bambino su dieci entri in contatto con sostanze stupefacenti durante la gravidanza. Vediamo come si manifesta la sindrome di astinenza neonatale e come prevenirla. 

Neonato con il braccialetto.

Con il termine sindrome di astinenza neonatale si indica un insieme di sintomi accusato dal neonato esposto durante la gravidanza a determinate sostanze o farmaci. Può manifestarsi prima o dopo la nascita.

Si verifica se durante la gestazione la donna assume sostanze psicoattive come eroina, alcol, metadone e persino marijuana. Molte droghe riescono ad attraversare la placenta, l’organo che collega il feto alla madre. In seguito a ciò, il nascitura sviluppa una dipendenza dalla sostanza.

Le stime indicano che un bambino su dieci entra in contatto con sostanze stupefacenti durante la gravidanza. Vediamo come si manifesta la sindrome di astinenza neonatale e come prevenirla.

Cause

Sindrome di astinenza neonatale e auscultazione.

La sindrome di astinenza neonatale si verifica quando la madre assume determinate sostanze o droghe durante la gravidanza. Tuttavia, non avviene con tutte. Affinché si sviluppi questa condizione, la droga deve attraversare la placenta e raggiungere il feto, che deve sviluppare dipendenza. Si può verificare prima o dopo la nascita.

  • Sindrome di astinenza pre-natale: la madre smette di assumere la sostanza durante la gravidanza. Il bambino soffre di astinenza dentro l’utero.
  • Sindrome di astinenza post-natale: la madre continua a fare uso della sostanza fino alla nascita del bambino. Il bambino non entra più in contatto con la droga al momento della nascita.

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Quali sostanze possono provocare la sindrome di astinenza neonatale?

La maggior parte delle droghe agiscono anche sul feto. È però accertato che alcune sostanze presentano maggiori probabilità di provocare questa sindrome.

In primo luogo, è importante sapere che gli oppiacei causano questo problema in un caso su due. In altre parole, una donna incinta che fa uso di eroina o metadone ha il 50% di probabilità di dare alla luce un bambino affetto da questa sindrome.

Sebbene sottovalutato, il consumo di alcol in gravidanza è una delle abitudini più pericolose per il bambino. Anche l’alcol può causare sindrome da astinenza, nonché gravi malattie come malformazioni e ritardo mentale.

Lo stesso avviene con le anfetamine e i barbiturici. Questi ultimi comprendono gli ansiolitici e i sedativi di largo consumo, sebbene richiedano prescrizione medica.

La cocaina, invece, non è in grado di produrre la sindrome di astinenza neonatale. Ciò non significa, tuttavia, che non sia tossica per il feto. Sono numerose le ricerche che dimostrano in che modo il consumo di cocaina possa nuocere allo sviluppo del nascituro.

Droghe di diverso tipo.

Sintomi della sindrome di astinenza neonatale

I sintomi accusati dal neonato dipendono dal tipo di droga e dall’ultima volta in cui la madre ne ha fatto uso. Si manifestano in genere dal giorno successivo alla nascita fino a cinque giorni dopo. Ogni neonato vive questa situazione in modo diverso, ma i sintomi più comuni sono:

  • Tremore e convulsioni.
  • Irritabilità, pianto incessante e intenso.
  • Difficoltà a dormire.
  • Tono muscolare rigido.
  • Difficoltà nella suzione che porta a denutrizione. In alcuni casi vomito.
  • Diarrea, disidratazione e sudorazione eccessiva.

È interessante notare che i neonati prematuri manifestano di solito sintomi più lievi e un recupero più rapido. Anche in questo caso, tuttavia, la maggior parte accusa febbre e congestione nasale.

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Per concludere

L’unico modo per prevenire la sindrome di astinenza neonatale è evitare di assumere sostanze psicoattive durante la gravidanza; tutto quello che la donna ingerisce può avere delle ripercussioni sul feto.

Se aspettate un bambino e assumete dei medicinali o sostanze varie, chiedete consiglio al medico. Ugualmente se conoscete una donna in questa situazione. Lo specialista può aiutarvi a smettere o a incoraggiare la futura mamma a smettere. Qualunque attenzione non è mai troppa per proteggere la salute del proprio bambino.

Bibliografia

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