Il trattamento dell’herpes riduce il rischio di malattie come l’Alzheimer e la depressione? Secondo le ultime evidenze scientifiche, sì.
Molte persone soffrono sporadicamente di infezioni da virus dell’herpes, specialmente nelle labbra e nelle mucose. L’infezione compare spesso a causa di sbalzi climatici, esposizione prolungata al sole, contatto con un cibo irritante, stanchezza, stress o squilibri ormonali (nel caso delle donne).
L’importanza di individuare e trattare precocemente le malattie è sempre stata sottolineata, ma il trattamento dell’herpes risulta ancora più importante visto che di recente sono stati diffusi dati che hanno suscitato, oltre che sorpresa, grande interesse.
I risultati degli ultimi studi indicano una relazione tra il virus dell’herpes e il rischio di soffrire di depressione e Alzheimer. Ne consegue che il trattamento dell’herpes è fondamentale per prevenire queste condizioni.
Il virus dell’herpes entra nell’organismo e vi rimane
Gli Herpesviridae sono una grande famiglia di virus altamente infettivi. Una volta infettate le cellule, rimangono in uno stato quiescente e, a seconda delle circostanze favorevoli (stanchezza, stress, debolezza), scatena l’infezione.
Di solito l’infezione si verifica a carico della pelle e delle mucose (labbra e genitali). Alcuni studi neuroscientifici indicano che anche i neuroni possono essere infettati da questi virus.
Una volta nel sangue, il microrganismo patogeno può raggiungere il cervello e stabilirsi nelle sue cellule capace di riattivarsi in futuro, con l’avanzare dell’età.
Alcuni aspetti da considerare
Va ricordato che i virus dell’herpes simplex (tipo 1 e 2) di solito causano infezioni recidive o ricorrenti e colpiscono la pelle, la bocca, le labbra, gli occhi e i genitali.
Il Manuale MSD indica anche che le infezioni più frequenti di maggiore gravità sono: encefalite, meningite, herpes neonatale e infezione generalizzata nei soggetti con immunodeficienza.
Alla luce di quanto detto, i ricercatori si sono chiesti se i virus dell’herpes sono responsabili dei casi di Alzheimer.
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Il virus dell’herpes e l’Alzheimer sono correlati?
Alcuni scienziati hanno scoperto che quando si stabilisce nel cervello, il virus dell’herpes provoca infiammazione (neuroinfiammazione), uno dei fattori di rischio di Alzheimer. L’accumulo di questi virus nel cervello potrebbe favorire alla formazione di placche senili, abbondanti nel cervello delle persone con Alzheimer.
Per comprendere meglio questa relazione, è stato condotto uno studio che ha rivelato che il trattamento dell’herpes con farmaci antivirali riduce il rischio di soffrire di demenza senile fino al 50%.
Oltre a ciò, la protezione contro il rischio di demenza risulta maggiore quanto più lungo è il periodo di trattamento (più di 30 giorni). Questi dati fanno ben sperare sulla possibilità di trovare opzioni terapeutiche migliori per l’Alzheimer.
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Il virus dell’herpes e l’umore
La ricerca suggerisce anche che il virus dell’herpes può essere collegato alla depressione, uno dei disturbi dell’umore più comuni.
Un altro aspetto interessante è l’effetto delle infezioni da herpesvirus su malattie come depressione, disturbo bipolare e schizofrenia.
Le analisi post mortem del sistema nervoso di persone che avevano sofferto di questi disturbi hanno rilevato la presenza del virus dell’herpes con un’incidenza maggiore rispetto a chi non aveva sofferto di disturbi dell’umore.
Pertanto, il trattamento farmacologico antivirale viene proposto come prevenzione delle malattie neurodegenerative. Dosi, tipo di farmaco e regime di trattamento richiedono ancora ulteriori ricerche.
Il trattamento dell’herpes è necessario per prevenire l’Alzheimer e la depressione?
Il trattamento dell’herpes forse non è mai stato più importante di adesso. Questo dato ci porta a riflettere su varie tematiche, tra cui l’importanza di seguire le indicazioni del medico o di sottoporsi tempestivamente a controllo in caso di disagio o preoccupazioni.
Bibliografia
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