Meditazione Vipassana: cos’è e quali benefici offre

La meditazione Vipassana è una pratica millenaria ancora viva al giorno d'oggi. Scoprite come migliorare la vostra vita con la respirazione consapevole e la presenza mentale.

Uomo che si dedica alla meditazione Vipassana.

Lo scopo della meditazione Vipassana è quello di trasformare la percezione del mondo che ci circonda. Attraverso l’osservazione consapevole, si ottiene una maggiore conoscenza della propria realtà interiore. Nello specifico, migliora la capacità d’introspezione e di concentrazione.

Scopo della meditazione Vipassana è aiutare il praticante a vedere le cose per come sono, al di là dei pregiudizi. In tal senso, l’obiettivo è conquistare una sensazione di pace e di equilibrio tra salute fisica e mentale attraverso un’analisi neutrale degli eventi, escludendo i giudizi di valore.

Cos’è la meditazione Vipassana?

È la più antica forma di meditazione esistente ed è ormai famosa in tutto il mondo. La meditazione Vipassana è praticata da oltre 2500 anni, ovvero quando il Buddha la rese popolare. Attualmente, la mindfulness incorpora alcuni aspetti di questa tecnica a beneficio dei suoi praticanti.

Nel complesso, mira a far acquisire una percezione ottimista della vita. Imparando a interconnettere mente e corpo, i praticanti raggiungono uno stato di pienezza e pace; si sentono più a loro agio con l’esistenza e riescono a trovare soluzioni migliori ai problemi quotidiani.

Basta dedicare qualche minuto al giorno a questa meditazione per avviare un percorso rapido e sicuro verso la conoscenza di sé. Una volta integrata l’abitudine nella quotidianità, la nostra visione del mondo inizierà a cambiare.

L’ideale è dedicare sempre lo stesso orario alla pratica. Per esempio, ogni sera prima di andare a dormire è un’ottima idea. È dimostrato che meditare di notte influisce beneficamente sul sonno e sulla qualità del riposo.

Posizione meditazione.
La meditazione Vipassana mira a cambiare la percezione della vita in chi la pratica. Lo scopo è quello di aiutare a vedere più chiaramente ciò accade.

Leggete anche: 5 esercizi di mindfulness per dormire meglio

Quali sono i benefici della meditazione Vipassana?

Come già accennato, i principali benefici della meditazione Vipassana riguardano la conquista di una maggiore pace mentale insieme a una migliore capacità d’introspezione. Tuttavia, comporta anche altri effetti positivi, che esamineremo nel dettaglio di seguito.

1. Migliora la capacità di osservazione

Ricordiamo che guardare e vedere non sono la stessa cosa. Quando iniziamo a meditare regolarmente, miglioriamo la nostra capacità di andare oltre alle apparenze.

Ovvero non ci soffermiamo solo su quello che vedono gli occhi, ma entriamo più nel dettaglio, interpretando ciò che vediamo per arrivare a un’osservazione più accurata della realtà.

2. Aiuta a rilassarsi

Dopo una giornata stressante, la meditazione aiuta ad abbassare i livelli di stress. Meditare prima di andare a dormire è il consiglio migliore. Tuttavia, è una pratica che si può eseguire in qualsiasi momento della giornata, ad esempio, dopo il lavoro o lo studio.

3. Migliora l’umore

Lo stress è tra i fattori scatenanti degli scoppi d’ira. In tal senso, la meditazione è altrettanto ottima per migliorare l’umore, non solo perché riduce i livelli di stress ma anche perché aiuta a regolare le emozioni attraverso la consapevolezza di sé.

4. Riduce i livelli d’ansia

Quando si inizia a valutare la propria vita da una prospettiva più ottimista (ma senza perdere di vista i fatti oggettivi), l’ansia comincia a ridursi sensibilmente.

Ciò non significa che diventeremo ottimisti incalliti, ma che probabilmente avremo uno sguardo meno catastrofico degli eventi.

5. La meditazione Vipassana agisce sulla pressione arteriosa

Si tratta di uno dei principali benefici per la salute fisica di questa disciplina. Naturalmente, tale effetto è correlato con i benefici appena descritti.

Diminuendo lo stress e l’ansia e migliorando l’umore, anche il corpo ne beneficia. Non dimentichiamoci che mente e corpo sono strettamente vincolati.

6. Aumenta la motivazione intrinseca

Una volta che inizieremo a meditare, apprezzeremo man mano tutti i benefici che comporta. In tal senso, è del tutto logico che la motivazione per la meditazione aumenti sempre di più, e non perché siamo costretti a farlo, ma perché è qualcosa che ci piace davvero.

Può interessarvi anche: Motivazione, 5 modi per ritrovarla quando si è oppressi

Come si pratica la meditazione Vipassana?

Il primo aspetto legato alla pratica è quello di raggiungere uno stato di calma attraverso la respirazione. Alcune persone preferiscono mantenere gli occhi chiusi, ma non è indispensabile. L’idea è quella di concentrarsi sulle fasi d’inspirazione ed espirazione in modo controllato.

Ma attenzione a non respirare in modo forzato. Lo scopo primario è sentire gli effetti rilassanti della respirazione sul corpo. Successivamente, cominceremo a respirare in modo naturale, ma senza perdere il ritmo iniziale.

Durante tutti questi passaggi, noteremo l’emergere di pensieri, percezioni ed emozioni legate alla nostra vita. La prima cosa da fare è evitare di esprime giudizi sui nostri pensieri. Lasciamoli fluire naturalmente, senza farci soffermaci su di essi.

Per tutto il tempo della meditazione possiamo portare la concentrazione su specifiche parti del corpo. AD esempio, al centro petto, percependo come il battito cardiaco inizia a sincronizzarsi con il respiro.

Meditazione.
Un luogo tranquillo, lontano da distrazioni, faciliterà la pratica di questa meditazione.

Meditare soli o in compagnia?

All’inizio è meglio eseguire la meditazione Vipassana da soli. Questo perché la presenza di altre persone può costituire una distrazione, riducendo notevolmente la concentrazione. Tuttavia, una volta padroneggiata la tecnica, è bene eseguirla in gruppo.

Si raccomanda di praticare la meditazione di gruppo con persone che hanno raggiunto i livelli più avanzati della tecnica; e di non esitare a chiedere consigli a chi pratica la disciplina da più tempo.

Bibliografia

Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.

  • Carini, Catón Eduardo. “Flujos y Reflujos En El Desarrollo Del Budismo Asiático: Un Recorrido Por La Historia Del Movimiento de Meditación Vipassana.” Numen 20.1 (2018): n. pag. Numen. Web.
  • Rusch HL, Rosario M, Levison LM, Olivera A, Livingston WS, Wu T, Gill JM. The effect of mindfulness meditation on sleep quality: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Ann N Y Acad Sci. 2019 Jun;1445(1):5-16. doi: 10.1111/nyas.13996. Epub 2018 Dec 21. PMID: 30575050; PMCID: PMC6557693.
  • Sharma H. Meditation: Process and effects. Ayu. 2015;36(3):233-237. doi:10.4103/0974-8520.182756
  • D´Angelo, Ana. “Tecnologías de Autorregulación: Apropiaciones Psi de Las Técnicas Zazen y Vipassana de Meditación.” Avá 32 (2018): 109–129. Print.
  • Hirano M, Yukawa S. [The impact of mindfulness meditation on anger]. Shinrigaku Kenkyu. 2013 Jun;84(2):93-102. Japanese. doi: 10.4992/jjpsy.84.93. PMID: 23847996.
  • Delgado Pastor, Luis Carlos. Correlatos Psicofisiológicos de Mindfulness y La Preocupación. Eficacia de Un Entrenamiento En Habilidades Mindfulness. N.p., 2009. Universidad de Granada. Web.
  • Levine GN, Lange RA, Bairey-Merz CN, et al. Meditation and Cardiovascular Risk Reduction: A Scientific Statement From the American Heart Association. J Am Heart Assoc. 2017;6(10):e002218. Published 2017 Sep 28. doi:10.1161/JAHA.117.002218
  • Miró Barrachina, María. “La Atención Plena (Mindfulness) Como Intervención Clínica Para Aliviar El Sufrimiento y Mejorar La Convivencia.” Revista de psicoterapia 17.66 (2006): 31–76. Print.
Torna in alto